La sorella preferita




Recensione di Katia Fortunato


Autore: Jessica Knoll

Traduzione: Giulio Silvano

Editore: Rizzoli

Genere: Thriller

Pagine: 476

Anno di Pubblicazione: 2019

Sinossi. Brett Courtney è una star di “Goal Diggers”, uno dei reality di maggior successo della tv statunitense, sotto le cui telecamere sfila, col trucco rifatto, la vita privata e lavorativa di quattro donne manager, belle, giovani e ricche. A ventisette anni, Brett ha per le mani un piccolo impero nel campo del fitness di lusso ed è già un’icona: omosessuale impegnata in una strenua battaglia per i diritti delle donne, ha l’ambizione di ridefinire l’identità femminile, a partire dai suoi canoni estetici. Quando la sorella maggiore di Brett, Kelly, viene scritturata nel cast del programma, la competizione fra le Diggers esplode rinfocolata dai produttori dello show, più che disposti a esasperare i conflitti fra le ragazze in cerca di una nuova, succulenta storyline. Perché il pubblico televisivo non vuole certo la verità: vuole lo spettacolo, vuole il sangue. E questa volta lo avrà. La sorella preferita è il racconto nero e scintillante – con morto – di un universo distorto dai riflettori, che riscrive la vita fino a distruggerla.

Recensione

E’ stato strano leggere questo libro, io che non seguo i reality e non ne ho mai visto uno, mi sono ritrovata a scoprire i meccanismi, le “trappole” e gli intrallazzi che ruotano intorno a programmi del genere.
Penso che “La sorella preferita’ voglia essere un inno al femminismo, ma si ritrova a raccontare di come tutto sia un nido di vespe.

Le donne, sono tra loro le più spietate nemiche, persino fra sorelle.
Inganni, bugie, voglia di emergere e chi se ne frega se dentro ci buttiamo anche una ragazzina di dodici anni se può servire allo scopo, tanto prima o poi le toccherà fare i conti con la vita, meglio prima, così è preparata e meglio se a buttarla nelle fauci del lupo sono la mamma e la zia, almeno così impara anche a non fidarsi di nessuno… Vabbè…

“Eccola lì, la personificazione dell’uguaglianza di genere. Vorrebbe far credere che dà più importanza alla sua integrità che al portafogli. L’integrità è la roccia su cui sbatti la testa quando perdi la presa sul potere. L’ultima cosa di cui il mondo ha bisogno è l’ennesima donna con dei principi. No, quello che ci serve sono donne con i soldi. Le donne con i soldi hanno flessibilità, e non c’è niente di più pericoloso di una donna che può muoversi in ogni direzione che desidera.”

Arrivismo a parte, che esce fuori violento e duro, il libro è bello e si legge velocemente. Inizi e ti ritrovi a pag 100 e non sai neanche bene tu come ci sei arrivata. La trama ti prende, ti cattura.

L’autrice ha saputo mescolare bene la suspense e i colpi di scena, messi qua e là, non te li aspetti proprio. Per non parlare del finale…

Jessica Knoll


Cresciuta nella periferia di Philadelphia, Jessica Knoll ha lavorato come editor di “Cosmopolitan” e per “SELF”. Vive a New York con il marito. Il suo primo romanzo è La ragazza più fortunata del mondo (Rizzoli, 2015).

 

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