La torre maledetta




La torre maledetta dei templari


Recensione di Cristina Bruno


Autore: Barbara Frale

Editore: Newton Compton

Genere: romanzo storico

Pagine: 352

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. Parigi, inverno 1302. Filippo il Bello, re di Francia, comanda l’armata più formidabile del mondo cristiano, ma il regno è sull’orlo della bancarotta. Per pagare i debiti di stato, il sovrano ha un piano che potrebbe costargli la scomunica: intende aggredire Firenze con un pretesto, per razziare le sue vaste riserve di fiorini d’oro. Ma non ha fatto i conti con Bonifacio VIII… La Signoria di Firenze, infatti, ha chiesto la protezione del pontefice, dal momento che in Vaticano abita la sola persona in grado di fermare il re di Francia: Arnaldo da Villanova, detto il Catalano, medico talentuoso benché tacciato di praticare la magia. Il Catalano può interpretare i misteriosi segni impressi nel più antico sigillo dei Templari, e così rivelare oscure verità sul leggendario Ordine combattente. Si vocifera, infatti, che nella grande torre dell’Ordine proprio fuori Parigi ci sia nascosta un’immensa fortuna aurea. I Templari potrebbero salvare la Francia, ma intendono davvero condividere il segreto della loro ricchezza?

Recensione

Siamo all’inizio del 1300 in una Parigi ricca e gaudente popolata da studenti della sua prestigiosa università, oltre a nobili e banchieri. Il sovrano Filippo il Bello si trova tuttavia a dover far fronte a una grave crisi finanziaria.

Le casse dello Stato sono vuote e così deve trovare un modo per rimpinguarle. Le possibilità non sono molte e i prestiti non sono facili. Restano sul tavolo l’eventualità di attaccare la ricca città di Firenze oppure di attingere alle pingui casse dei Templari.

All’interno della loro roccaforte parigina infatti sembrano custodire enormi ricchezze, frutto di prestiti, depositi, conti cifrati e forse qualcos’altro. Qual è il segreto dei Templari e chi ne è a conoscenza? Potrà Filippo risolvere i suoi problemi finanziari e che ruolo hanno nella vicenda il papa Bonifacio VIII, Dante Alighieri e l’alchimista Arnaldo da Villanova?

Ci troviamo nel bel mezzo del Medioevo alle prese con un intricato romanzo storico. Tra le sue pagine troviamo tutti i protagonisti dell’epoca, sia in campo politico che culturale. Tra Filippo e Bonifacio infatti vediamo muoversi agilmente Arnaldo, Dante e persino Raimondo Lullo che con la sua mnemotecnica fu di ispirazione anche a Giordano Bruno.

La Parigi e la Roma del tempo sono simili alle attuali, stesso traffico, stessa parlata, stesse problematiche di vivibilità. E anche gli intrighi sono incredibilmente vicini a quelli contemporanei. Stati in perenne difficoltà economica che cercano in qualche maniera di venire a capo della mancanza di fondi in modi più o meno leciti.

E sullo sfondo il grande potere dei signori della finanza dell’epoca come i Templari o i fiorentini pronti a prestare denaro come anche a riciclarlo o conservarlo in depositi anonimi, nascosti sotto codici cifrati alfanumerici. Il 1300 come il 2000, appare sconvolto da guerre guerreggiate e altre invece solo giocate a tavolino tra inganni e astuzie.

E naturalmente non può mancare un pizzico di alchimia, la scienza più amata e più temuta nel Medioevo. Arnaldo e la sua cerchia rappresentano quello studio situato in una terra di mezzo tra il consentito e il proibito. Mal visto dalla Chiesa e tuttavia tollerato perché spesso si rivelava utile con la sua esperienza nella metallurgia, nella medicina, nell’erboristeria.

L’alchimista godeva di privilegi, era ricercato per le sue vaste conoscenze ma era anche visto come un pericoloso manipolatore e poteva facilmente essere tacciato di stregoneria e fare una veloce e brutta fine.

E poi ecco il principale protagonista: l’Ordine dei Templari, con la sua carica di segretezza e di misterioso fascino, pronto a condurre il lettore ad affacciarsi alle porte dell’Oriente, tra crociate e reliquie, a caccia delle mitiche miniere di Re Salomone. La traccia che tutti cercano è forseracchiusa in un sigillo…


A cura di Cristina Bruno

fabulaeintreccio.blogspot.com

 

Barbara Frale


è una storica del Medioevo nota in tutto il mondo per le sue ricerche sui Templari. Autrice di varie monografie, ha partecipato a trasmissioni televisive e documentari storici. Ha curato la consulenza storica per la serie I Medici. Masters of Florence in onda sulla RAI ed è autrice, insieme a Franco Cardini, del saggio La Congiura, sui Pazzi. La Newton Compton ha pubblicato con successo I sotterranei di Notre-Dame, In nome dei Medici. Il romanzo di Lorenzo il MagnificoCospirazione MediciLa torre maledetta dei templari e il saggio I grandi imperi del Medioevo.

 

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