La vendetta del ragno




 LA VENDETTA DEL RAGNO

di Lars Kepler

Longanesi, 2022

Andrea Berardini (Traduttore)

Thriller, pag. 608

Sinossi.

Un caso che riporta Joona Linna sulle tracce di una vecchia conoscenza, il serial killer Jurek Walter.

«Ci sono molte cose, nel nostro mondo, che possono cambiare di posto, e ciò che cessa di esistere spesso si lascia dietro un vuoto pericoloso che, in un modo o nell’altro, verrà colmato.»

«I due scrittori si soffermano su ogni minuzia, senza mai scadere nella pesantezza, giocando con il lettore così come il killer gioca con la polizia, tirando le fila del ragno finché non siamo costretti a riprendere quel fiato inconsapevolmente trattenuto troppo a lungo.»Lisa Cardello per Maremosso


Saga Bauer non è più un’agente della polizia di Stoccolma. È stata sospesa dal servizio, ma non desidera altro che tornare al lavoro che ama. La sua già tormentata esistenza è sconvolta da un messaggio anonimo. Qualcuno ha una pistola con nove proiettili pronti a uccidere altrettante persone, e l’ultima vittima della lista di morte è il commissario Joona Linna. Chiunque lo abbia scritto ha un solo scopo: far ricadere sulla coscienza di Saga il peso di quelle morti e, soprattutto, la responsabilità di salvare la vita all’ex collega e amico. L’omicidio del capo della polizia svedese Margot Silverman è la conferma della minaccia, e della presenza di un nuovo serial killer. Un individuo disposto a tutto e che probabilmente ha un conto in sospeso con Saga. Come un ragno che tesse la tela intorno alla preda, il killer pone lentamente fine alla vita delle vittime e sigilla il suo rituale facendo ritrovare i loro corpi avvolti in una sorta di bozzolo nei pressi dei cimiteri di Stoccolma. Mentre all’interno della polizia le false piste scardinano ogni certezza, Joona Linna sa di avere le ore contate per risolvere uno degli enigmi più angoscianti della sua carriera. Un caso che lo riporta sulle tracce di una vecchia conoscenza, il serial killer Jurek Walter…

 Recensione di Loredana Cescutti & Sabrina de Bastiani

“Un grosso ragno si sposta lungo la tela, facendo ondeggiare le grigie sacche in cui ha intrappolato le prede.”

Questo nuovo romanzo dei Kepler è sicuramente paragonabile alle ragnatele abilmente costruite che si nascondono negli angoli delle nostre case e gli autori, con le loro tastiere, si sono trasformati in un unico destabilizzante e spaventoso ragnetto.

Una bestiola famelica, assetata di sangue e di vendetta, pronta a tutto pur di raggiungere il suo scopo.

E non importa, se dietro di sé, al suo passaggio, rimarrà una scia di sangue e anzi, per questa bestiola, sarà solo un modo per risultare più esplicita.

La perfetta  simmetria che in natura permette ai ragni di costruire le loro affascinanti tele, senza dubbio ha colpito l’immaginario degli Autori e li ha sfidati a costruirne una altrettanto perfetta e senza scampo, nelle pagine di questo nuovo thriller, il nono della serie con protagonisti Joona Linna e Saga Bauer. 

Quando ci si interroga sulla longevità di una serie thriller, su quali siano gli elementi che, combinati assieme, ne garantiscano il successo, imbattersi nei romanzi di Lars Kepler è un ottimo modo per ottenere un buon numero di risposte. La principale è, nel caso, l’alchimia tra le due penne, il senso della tensione e l’essere privi di scrupoli nel creare meccanismi che siano dei veri e propri generatori di suspense e di paura.

“Inizio a pensare che tutto quello che facciamo… ma anche quello che non facciamo…finisca sul piatto della bilancia, e definisca quello che siamo…”

E insomma, ormai quando iniziamo un nuovo libro di questo incredibile e affiatato duo, non possiamo che aspettarci tutto ciò, ossia la perfezione e la perfidia, quella artistica, ma tant’è.

Non puoi leggere i Kepler con la convinzione che la lettura sarà tutto relax priva di nessun momento di autentico e concreto terrore. Non si può, semplicemente, perché loro, pur avendo un grandissimo profondo rispetto per i loro personaggi importanti, quando hanno la tastiera fra le mani, si separano dal loro ruolo di creatori di tali figure per indossare il mantello di professionisti ed è così, che riescono a estraniarsi, a privarsi della pietà e dell’empatia per colpire duro, senza guardare in faccia nessuno.

“Ora ci scambiamo l’anima… tu cadi e io resto.”

Joona verrà messo a dura prova, di nuovo, ma anche a Saga nulla sarà risparmiato, tant’è che ad un certo punto, si avrà la sensazione di essere stati assorbiti da pagine malvagie, ricche di incertezze, ambiguità e tante domande prive di risposta.

Una caccia al tesoro, con la punizione immediata ad ogni risposta sbagliata, tempo praticamente inesistente e l’unica convinzione sarà quella di incorrere nel fallimento.

Morto dopo morto, la ragnatela inizierà a diventare sempre più robusta, trasformandosi in una trappola destinata ad imprigionare i bozzoli con le sue vittime e finendo per rendere il ragno sempre più motivato e “coraggioso” e, le prede, sempre più numerose.

“le sue parole mi hanno perseguitato, mi hanno fatto dubitare di quello che sono…”

Saranno sempre Joona e Saga, contro tutti e anche contro se stessi, caduti in un limbo, in una guerra per la sopravvivenza, che dovranno per forza arrivare in fondo agli enigmi.

Pena l’inferno.

I Kepler ci hanno condotte dentro un gorgo di follia, ancora una volta, lasciandoci ripetutamente a bocca aperta, stranite e incredule per i loro colpi secchi, rapidi, che non ci hanno mai concesso il tempo, fra il prima e il dopo, per capire, per prepararci, per accettare ogni singolo DOPO.

Questa lettura si è rivelata una corsa contro il tempo, nel tentativo di ricomporre i pezzi e riuscire a capire l’incomprensibile. Angosciati, assieme ai protagonisti, per la tremenda sensazione di essere sempre e costantemente un passo indietro, burattini le cui fila sono rette e mosse da una mente malvagia e senza il minimo scrupolo, falene attirate dalla luce, dalla ricerca della verità, una bruciatura dopo l’altra.

Tempo inesistente, adrenalina fin troppa, per una storia che ribalta il lettore, che costringe i due protagonisti di punta a riflessioni profonde, a dubitare finanche di se stessi, seppure  mai fino in fondo,   ma che, anche, li renderà più consapevoli e indulgenti nei confronti di loro stessi.

L’unico dilemma, forse, potrebbe essere:

“E se avessero compreso troppo tardi?”

Vi lasciamo con quest’ultimo punto interrogativo. Se avete letto i precedenti e se amate Joona e Saga, leggetelo! Se ancora non lo avete fatto, non aspettate un secondo di più. 

“… tutti facciamo degli errori… in fondo tutti siamo responsabili delle vite degli altri… e questo pensiero rende la vita più complicata e al tempo stesso più semplice.

Buona lettura!

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Lars Kepler


Lars Kepler è lo pseudonimo di Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril (Helsingborg, 1966), coppia di scrittori svedesi che hanno deciso di unire il loro talento di autori in un genere diverso dal proprio. Proprio per mantenere la separazione tra la loro nuova avventura e le rispettive carriere, utilizzarono lo pseudonimo Lars Kepler per firmare, nel 2010, il loro esordio: “L’ipnotista”, un best seller che in Italia vende oltre 200.000 copie, superando la trilogia di Larsson. Da allora, con cadenza quasi annuale, i coniugi Ahndoril pubblicano diversi capitoli della serie con protagonista il commissario Joona Linna.