La vendetta del vento




Recensione di Marianna Di Felice


Autore: Roberto Ciardiello

Editore: Dark Zone

Genere: Horror

Pagine: 98

Anno di pubblicazione: 2018

 

 

 

 

 

Sinossi. Fabiana ha quattordici anni e un vuoto di memoria. In una tranquilla mattina di maggio si ritrova in mezzo a un prato, circondata dalla solitudine, un manto di nebbia a offuscarle la mente. Dovrebbe essere a scuola a conquistare gli ultimi ottimi voti prima delle vacanze estive, eppure è da tutt’altra parte, senza sapere come sia arrivata lì, cosa sia successo la notte appena passata. Si è incamminata verso casa dopo aver festeggiato il compleanno dell’amica Cristina; il resto è stato inghiottito da un buco nero. Quando i ricordi le piombano addosso, il peso di un’orrenda verità la schiaccia. Le torna in mente nonna Maria, le sue parole, perché tra l’erba ha visto un soffione curvarsi sotto il vento in arrivo dal mare, oltre lo strapiombo. “Esprimi un desiderio, piccola, e soffia forte forte…” E allora Fabiana lo fa. Soffia e aspetta. Perché anche gli animi più docili possono covare rancore. E desiderio di vendetta.

 

Recensione

Quando il lettore in poche pagine riesce ad entrare nel vivo della storia e a rimanerci significa che l’autore è stato bravo a scrivere il racconto. Già da subito il lettore percepisce la nota paranormale che lo porta a capire cosa sia successo a Fabiana.

Dapprima non si sofferma sull’accaduto perché sa che è un genere che può nascondere molto altro per questo va avanti, ma quando la storia si palesa sotto i suoi occhi e capisce cosa è successo allora il dolore che prova lo fa contorcere come se avesse messo del sale su una ferita aperta perché ciò che succede a Fabiana è raccapricciante.

Come dovrebbe essere un horror appunto!

Ma questo horror pare essere realtà, quella realtà che si incontra nelle notizie quotidiane e per questo fa ancora più male. Aldo doveva andare dove aveva deciso di portare Gigi, la chiusura non doveva ostacolarli semmai dovevano andare in un locale simile questo suggerisce il lettore ai due mentre legge.

Magari dovevano andare altrove e magari Fabiana non doveva trovarsi lì. Perché gli adolescenti credono di essere tanto coraggiosi?

Perché non vogliono, come alcuni pensano, disturbare i genitori?

A questo punto il lettore inizia a gridare per farsi sentire da Fabiana, ma come succede sempre, sia in certi libri che nei film, i personaggi non ascoltano il lettore o lo spettatore e quest’ultimo non può riscrivere la storia.

Accade l’inevitabile perché al lerciume non vi è fine, perché Aldo e Gigi non sono nei loro corpi, c’è altro a guidarli. Anche se il lettore arrivando inizialmente a questa soluzione ne osserva subito un’altra che riconduce la colpa alla vera natura dei due. Sotto sotto sono due mostri, o forse lo sono anche in superficie però quelli che hanno intorno non lo vedono perché sono due persone che vengono isolate dagli altri, sono sporchi e allucinati.

Ad Aldo forse parla la coscienza quando vede l’isteria di Gigi,  inizia ad avere paura perché sa cos’hanno fatto o forse è la roba che ingurgita che gli fa vedere ciò che non vuole vedere perché in qualche modo amplifica le sue paure. E l’innocente Fabiana? Lei ora medita vendetta, ma questa è eterea, portata dal vento, dal sospiro di una vita stroncata che si infila nelle luride fauci di chi ha osato sporcarla con volgarità e violenza.

Non potrà scappare dalla vendetta portata dal vento e di questo il lettore gioirà anche se è per lui una gioia effimera perché alla fine non torna tutto come prima. Il lettore pensa anche a chi aspetta Fabiana dalla sera del compleanno di Cristina e non la vede tornare e si strugge di tristezza ed è una reazione più che appropriata per un horror che non ha la falsità commerciale alla quale ci abituano, no questo horror spiazza davvero chi lo legge e gli lascia l’amarezza che rimane in bocca per un po’ perché è dura da digerire e forse il lettore meditava una vendetta più dura per chi ha fatto ciò che ha fatto a Fabiana.

Alla fine però deteriorarsi in solitudine è una giusta vendetta, trovarli in un luogo angusto dove il vento porta morte, rotti come la Panda che guidava Aldo e senza più cigolii sinistri a rompere il silenzio è la soluzione alla crudeltà.

L’autore riesce a far vedere ciò che scrive, coinvolgendo in pieno il lettore grazie alla sua scrittura lineare e descrittiva tanto che quest’ultimo prova intense emozioni negative che gli stringono il cuore e lo commuovono.

Non svelo oltre, vi dico solo…buona lettura!

A cura di Marianna Di Felice 

marisullealidellafantasia.blogspot.it

 

Roberto Ciardiello


 ha iniziato a scrivere qualche anno fa. Brevi racconti hanno passato varie selezioni per comparire in antologie (Delos, Edizioni XII, WePub, Sogno Edizioni). Altre sue opere brevissime si sono classificate prime o seconde in vari concorsi on line e festival horror a livello nazionale. Nel 2016 pubblica “La vendetta nel vento” tramite il self publishing di Amazon. Successivamente, nel 2018, lo stesso entra a far parte della scuderia Dark Zone Edizioni, dopo essere stato sottoposto a editing. Ad aprile 2017 pubblica, sempre self, La casa dalle radici insanguinate, romanzo che uscirà nuovamente entro fine 2019, anch’esso con l’editore Dark Zone.

 

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