La verità sul tenere segreti





Recensione di Marina Morassut


Autore: Savannah Brown

Traduzione: Cristina Proto

Editore: Rizzoli

Genere: Thriller YA

Pagine:  336 pagg.

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Il padre di Sydney è l’unico psichiatra di una letargica cittadina dell’Ohio. Ed è anche, improvvisamente, morto. La ragazza non lo accetta, proprio non riesce ad affrontare il dolore e venire a patti con la sua scomparsa: nessuno può convincerla che lo schianto che l’ha ucciso in macchina sia stato un incidente. Quando comincia a ricevere messaggi minatori, Sydney non ha più dubbi, e i plausibili moventi per un omicidio sono fin troppo numerosi: suo padre, attraverso i suoi pazienti, era a conoscenza dei segreti di tutta la città. Tra cui quelli di June, la reginetta del ballo, che inspiegabilmente appare e scompare al funerale, e con la quale Sydney si addentrerà in una tenera relazione fatta di momenti rubati e isolati. Sarà quando June tenterà di allontanarla per motivi misteriosi che la verità sui messaggi anonimi, sui segreti, sul passato comincerà a venire a galla. Ma Sydney vorrà davvero saperla?

Recensione

Godibile thriller con il preciso target della fascia “young adult”, alla quale si rivolge strizzando l’occhio per i temi che tratta e che a leggere tra le righe della biografia di questa giovane autrice si intuisce essere il leitmotiv delle poesie che scrive e che condivide sul suo canale YouTube..

Nonostante questo, o forse proprio per questo motivo, è un primo romanzo riuscito e valido, che ha anche il pregio di avvicinare i lettori di questa fascia di età al genere thriller, pur mantenendolo ad un livello di puro intrattenimento, senza farlo diventare forzatamente “ansiolitico” o splatter.

Malgrado la corrente sotterranea thriller di questa vicenda quindi, in realtà è la commistione tra questo genere ed i temi cari all’autrice, che fanno di questo romanzo una prova ben riuscita, tanto che lo scorso anno, a distanza di un solo anno dalla pubblicazione di questo suo primo libro, ne ha già pubblicato un secondo, dal titolo “The things we don’t see”. In realtà la vicenda di cui leggiamo non è propriamente originale ed anche la parte finale è un già visto. Ma proprio la scrittura fresca di questa giovane autrice, unitamente ai temi trattati, fanno emergere questo romanzo dalla pletora dei suoi consimili.

Diciannove capitoli in cui Savannah Brown ci racconta la vita di una sonnolenta cittadina dove si conoscono un po’ tutti e dove il padre della protagonista, la diciasettenne Sidney, è l’unico psichiatra. Che quindi conosce i segreti di tutti i suoi pazienti nonché concittadini. Quando egli muore in un incidente stradale, la figlia non si dà pace, ravvisando nell’improvvisa morte del giovane padre la possibilità che non si tratti di una morte naturale, ma di un omicidio. E quando poi scopre che la diciottenne June, ex cheerleader amata da tutti e reginetta del ballo scolastico nonché fidanzata di uno dei più intelligenti e ricchi studenti del paesotto era stata paziente del padre, non ha dubbi sul fatto che il padre sia stato ucciso. Soprattutto quando poi inizia a ricevere messaggi minatori sul cellulare, che tra le altre cose riportano in auge un suo episodio di qualche anno prima, che l’aveva fatta ingiustamente salire agli onori della cronaca locale.

Il periodo successivo di cui ci parla il romanzo e che si risolve in circa nove mesi, è un connubio tra temi che soprattutto i giovani vivono con estrema esuberanza: il lutto, l’accettazione della morte, le dinamiche interpersonali all’interno e all’esterno dell’ambito scolastico, e i temi portanti e filosofici della vita, dai più grandi quesiti dell’essere, all’egoismo dei più piccoli desideri personali, che a volte si confondono nell’attimo stesso in cui li si vive, fino a sfocarsi e a creare una violenza senza pari.

Come già detto, l’autrice, forse anche in lode alla sua giovane età e alle esperienze di vita già vissute, intride di poesia il suo romanzo e liberamente in prosa ci parla della vulnerabilità, della ricerca del piacere e del caos che ne deriva, della libertà di amare senza distinzione alcuna, insieme all’ossessione dei pensieri sulla caducità della vita e il desiderio di non veder cambiare le persone e le situazioni già acquisite e divenute familiari, insieme al desiderio prorompente di novità.

Questo romanzo è un anelito alla possibilità di ricominciare a vivere anche dopo un lutto, senza per questo fare della propria vita una colpa vivente, ma realizzando la felicità senza dimenticare per questo il proprio passato.

                                                                                                                                                                     

A cura di Marina Morassut

libroperamico.blogspot.it

 

Savannah Brown


Savannah Brown è una modella e scrittrice americana, nata in Ohio, che vive a Londra. È autrice di due raccolte di poesie e di due romanzi. E’ anche una YouTuber, diventata virale per il video “What Guys Look For In Girls – A Slam Poem”. Condivide usualmente poesie sul suo canale YouTube.

 

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