La vita estranea




LA VITA ESTRANEA 


Autore: Mario Balsamo

Editore: Morellini

Genere: Narrativa Contemporanea

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2022

 

Sinossi. Leo, famoso emulo di Houdini, scopre di avere un tumore in fase terminale. Dopo un primo momento di disperazione, sospende i suoi numeri di escapologia e cerca di ridefinire la sua esistenza, completamente stravolta dalle circostanze. Per una serie di casualità, incontra sulla sua strada Irene, una terapeuta che usa l’ipnosi per fargli prendere consapevolezza e farlo dialogare con la sua morte. Con la donna, dotata anche di poteri sciamanici, Leo comincia un viaggio che lo catapulta dentro un hospice (una struttura per malati terminali). La cosa gli permette di riacquistare la serenità e di vedere la sua fine imminente come un’occasione di autenticità. Oltre alla voce di Leo in presa diretta, a raccontare la sua storia da un altro punto di vista c’è lo stesso Leo, defunto, che dall’Aldilà si prende la briga di svelare i segreti della vita dopo la morte. Naturalmente lo fa in maniera ironica, divertente e surreale.

Recensione di Gabriele Loddo

Leo Lantri è il più grande escapologo che abbia mai calcato i palcoscenici in spettacolari manifestazioni circensi o di magia. Addirittura, è ritenuto superiore in abilità al grande Houdini.

È per lui un gioco da ragazzi liberarsi dalle camicie di forza, scardinare lucchetti e manettesfuggire dalla stretta morsa di bauli, di cilindri colmi d’acqua o di sarcofaghi sotterrati sotto metri di terra.

È pura soddisfazione, anche perché non si limita a manomettere gli attrezzi di scena: allo stesso modo, Leo scardina, ipnotizza e sottomette le menti di animali e quelle degli uomini che lo circondano. Lo fa per gioco, soprattutto, per alimentare il proprio ego che, da quando era solo un bambino, ha allenato a sopravvivere privo di pulsioni o di qualsiasi sentimento d’amore.

È cinico e strafottente. È superbo e refrattario alle altrui necessità. Si ritiene invincibile, immortale, superiore a ogni condizione umana finché, un giorno, non scopre che la natura è più forte di lui: l’escapologo nutre all’interno del cervello un tumore che presto lo condurrà a morte.

Il romanzo si dipana attraverso due linee narrative spazio/temporali comunque interconnesse luna all’altra: il Leo in vita nell’Aldiquà e l’anima di Leo, ormai morto, nell’Aldilà. Attraverso ricordi, flussi di coscienza, il riconoscimento del trauma infantile che ne ha influenzato sviluppo e comportamenti, insieme all’aiuto di Irene, giovane donna dai poteri sciamanici, l’uomo si ritrova a fare i conti con le scelte che in vita l’hanno portato a isolarsi dal resto del pianeta.

La scrittura è moderna, a tratti poetica. Conduce in un mondo intangibile dove nulla è mai concreto, i cui confini tra la realtà e l’onirico dipendono dalla visione dei personaggi impegnati a inseguire un conflitto interiore che, passo a passo, condurrà uomo e anima verso una nuova presa di coscienza.

La strutturazione è particolare, originale, di sicuro influenzata dalla professione dell’autore. Mario Balsamo è regista e cambia spesso “inquadratura alla narrazione.

Arricchisce l’esposizione con descrizioni sensoriali più adatte alla percezione visiva, ottenendo il completo coinvolgimento del lettore.

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Mario Balsamo


Laureato in filosofia con tesi in Storia del Cinema sulla filmografia di Pier Paolo Pasolini, dal 1980 al 2004 ha collaborato (come regista, programmista e autore) con trasmissioni televisive della Rai: Gente di notte, Cara Giovanna, Italia Ore 6, Portomatto, Atlante, Pomeridiana, Pista!, Big. Dal 1980 al 1983 è stato aiuto regista nella Cooperativa Teatrale Luisa Mariani.
È autore, insieme a Gianfranco Pannone, del manuale L’officina del reale. Fare un documentario: dalla progettazione al film (editore Cdg), del romanzo storico Que viva Marcos! (Manifestolibri), sulla rivolta neo-zapatista nel Chiapas e del diario di viaggio Cannella e garofano – istantanee dallo Stato di Bahia e altre storie. Dal 1996 al 1997 ha creato e co-diretto la rubrica televisiva sui libri Leggermente per Telemontecarlo. È docente del corso di documentario del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo e dell’ACT Multimedia e dirige laboratori sul cinema documentario (storia, ideazione e realizzazione) in Italia e all’estero.