L’albero della nostra vita




Recensione di Fiorella Carta


Autrice: Joyce Maynard

Traduzione: Silvia Castoldi

Genere: Narrativa

Pagine: 488

Editore: NN editore

Anno: 2022

Sinossi. Eleanor è una donna giovane e indipendente, fa l’illustratrice di libri per bambini e vive da sola in una bellissima casa di campagna nel New Hampshire. Quando conosce Cam, a fine anni Settanta, è subito amore e sesso e famiglia, e in poco tempo nascono Alison, Ursula e Toby. Cam è un bravo padre ma non sa trovarsi un lavoro; e un giorno perde di vista il piccolo Toby, che ha un incidente dalle conseguenze irreparabili. Eleanor non riesce a perdonare il marito, e innalza un muro di rancori che diventa insuperabile quando scopre un tradimento. Così decide di andarsene, lasciando a Cam e ai figli la casa e la normalità in cui hanno sempre vissuto. Il suo silenzio avrà conseguenze sul rapporto con i ragazzi, che entrano in conflitto con lei e lentamente la abbandonano. Ma grazie alla sua tenacia, Eleanor saprà ricostruire se stessa e riavvicinare le persone che ama. “L’albero della nostra vita” è la storia di una donna e di una coppia, sullo sfondo di una Storia che si riflette implacabile nella vita di ciascuno: le lotte sociali, l’avvento della tecnologia, la tragedia del Challenger, un filo rosso che lega tutti in un’unica, grande esperienza umana. Con saggezza e compassione, Joyce Maynard ci mostra il potere liberatorio del perdono, l’unica forza al mondo che può rivelarci il significato più puro e creativo dell’amore.

Recensione

Rimase ferma per un attimo a guardarlo, tutti insieme. La sua famiglia. Era sempre stato il suo più grande desiderio, per tutta la vita, e si era avverato. Solo, non come lei lo immaginava. “

Cara Eleanor…
Si possono scrivere lettere ai personaggi? Si può sentire questa forte esigenza? Questo bisogno di sperare che la vita di Eleanor sia così reale da poterle scrivere due righe?

Che poi, a ben vedere, non si parla di qualcosa di eclatante, ma di semplice, profonda, dolorosa e gioiosa vita.

Si parla di famiglie che mancano, di quella che ci creiamo, di genitori, figli, amore che vorrebbe proteggere ma spesso non può, dai dolori dell’esistenza.

È la storia di una casa, di un albero, di omini di sughero che attraversano la corrente, a volte riescono a rimanere in piedi dentro la loro barchetta, altre si ritrovano impigliati fra i rovi.

Posso dire con certezza che L’albero della nostra vita mi ha regalato la più bella e intensa storia di quest’anno, perché in mezzo a queste parole c’è anche un ramo della mia di vita, quelle cadute da cui ci si rialza sempre, quell’amore viscerale per i figli, anche quando devono andar via o quando stanno male e vorresti trovare subito il rimedio.

Eleanor, giovane orfana alla ricerca di ciò che non ha mai avuto, una casa luminosa, allegra, vissuta, la voglia di famiglia, di rumore e vita.

Il primo amore di Eleanor è una casa abbandonata, ancora piena di ricordi, immersa nella campagna, vicino a un fiume che sarà cornice di momenti in antitesi.

Arriverà Cam e con lui la vita prenderà la piega tanto desiderata dalla nostra protagonista.
Ciò che vediamo scorrere fra le pagine non ha niente di differente o migliore rispetto a tante altre storie, ha solo quella caratteristica che rende lo indimenticabile, uno di quei romanzi che sai già rileggerai per tutta la vita: l’intensità e la passione che i protagonisti traslano nel lettore, la sincerità, la verità di sentimenti spesso scomodi, lo scorrere del tempo che tende la mano verso altri orizzonti, ma lascia l’altra nuda di contatti che mai più saranno gli stessi.

Vorrei poter trovare le parole per convincere tutti ad avvicinarsi a questo cammino, a questo albero che attraversa le stagioni e rimane ancora lì, come Eleanor, tutte le volte in cui ha pensato di non potercela fare e, invece, stoicamente, ha deciso di fare un passo avanti, con la sua dignità e alcune scelte coraggiose, salvifiche e ammirevoli.

Ritroverete, sullo sfondo, eventi che vi avvicineranno ancora di più a questa famiglia e i suoi cambiamenti: lo spazio, le nuove malattie, scomparse eccellenti che, bene o male, hanno lasciato comunque un sapore agrodolce anche nei nostri pensieri

Tornerò da lei, me lo sono ripromessa, tornerò su quel fiume per far viaggiare gli omini di sughero e leggere ancora delle loro avventure.

Siamo tutti omini di sughero.

 

Joyce Maynard


Joyce Maynard è una scrittrice e sceneggiatrice americana, giornalista per il New York Times, Vogue, O, The Oprah Magazine, e The New York Times Magazine. Ha pubblicato diciassette libri, tra cui At Home in the World, che racconta la sua relazione da giovanissima con J.D. Salinger. Il suo romanzo To Die For è diventato il celebre film Da morire, così come Labor Day, di prossima pubblicazione per NNE, è stato portato sul grande schermo da Jason Reitman.

 

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