L’altra gemella 




L’altra gemella


Autore: Carole Johnstone

Editore: Rizzoli

Traduzione: Luigi Maria Sponzilli

Genere: thriller

Pagine: 384

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi.Dalla finestra, Cat osserva il frutteto spazzato dal vento. Nonostante il parere della polizia, lei lo sa: El non è morta. Il filo invisibile che la lega alla gemella è ancora la sua bussola, la sua ossessione. Per troppo tempo avevano condiviso tutto, desideri e incertezze, fantasie e paure. Fino all’amore per il loro vicino, Ross. Con lui si incontravano di nascosto nel vialetto incuneato tra il giardino e il lavatoio, a Mirrorland, un luogo animato da cowboy, pirati e avventure ai confini della terra. Ma come in una favola nera, era bastata una notte a cancellare il mondo che avevano creato, e con questo, la loro infanzia.Dall’ultima volta che si sono viste sono passati dodici anni. El si è sposata con Ross ed è rimasta a vivere a Edimburgo, nella casa in cui sono cresciute. Cat si è trasferita in California. Si era promessa che non avrebbe mai rimesso piede al 36 di Westeryk Road, ma ha bisogno di sapere che ne è stato della sorella, scomparsa per mare con la sua barca a vela. La villa in stile georgiano non è cambiata di una virgola, e non è cambiato nemmeno Ross, tuttora affascinante, ombroso, irresistibile, capace di risvegliare in lei sentimenti da tempo sopiti. Sua sorella è là fuori, da qualche parte. Per trovarla, Cat dovrà seguire l’istinto e gli indizi che qualcuno, forse la stessa El, ha disseminato per le stanze della casa: tasselli di un passato che uno in fila all’altro riportano in superficie ricordi e segreti fino ad allora taciuti.Il debutto folgorante di una nuova voce del thriller, un romanzo vorticoso e imprevedibile che scandaglia il silenzio che può nascere tra due donne in tutto e per tutto uguali e opposte.

 Recensione di Laura Salvadori

Una favola nera, questa è stata la mia prima impressione.

Nera, labirintica, con sfumature di plumbea inquietudine che hanno fatto vibrare le mie antenne di un sentimento di orrore misto a impazienza.

Del resto, quando si parla di gemelli, le mie antenne sono sempre altamente ricettive. Il tema del doppio non cessa mai di affascinarmi. E in questa opera prima, densa di riferimenti al mondo dell’immaginario infantile, si rimane costantemente intrappolati in una nube di inquietudine e di estrema curiosità.

Anche l’ambientazione fa la sua parte. La Scozia, il suo mare freddo e inospitale, i paesaggi plumbei e misteriosi. E una casa che sembra senza fine, piena di pertugi, porte nascoste, mondi magici che si spalancano dietro alle pareti. Mirrorland, un luogo che non c’è. Un mondo che si specchia dentro e fuori il mondo reale. Una stanza dei clown, una nave immaginaria. Ma anche stanze proibite, quella di Barbablu e quella di Barbanera, dove le gemelle non possono entrare, a nessun  costo.

El e Cat sono cresciute qui. Dentro questa casa, un contenitore di magia e di orrore. Insieme ad una madre scostante ed ad un nonno che conosce molte storie di pirati. Fantasia e realtà si confondono. Mirrorland è un giardino segreto, ma anche un luogo in cui nascondersi da oscuri personaggi che popolano l’infanzia delle due gemelle.

Un luogo opprimente, ma pur sempre l’unico luogo che El e Cat conoscono. Un luogo in cui costruire un mondo parallelo, in cui giocare e in cui cercare di sopravvivere ad accadimenti più grandi di loro. Finchè non arriva Ross a rompere ogni equilibrio. Finchè El scompare in mare.

La storia gira su se stessa e risucchia il lettore in un vortice di mistero. Non tanto l’indagine di polizia intorno alla scomparsa di El, quanto il passato, che torna, spaventoso e ambiguo, a confondere i ricordi di Cat. Ed è proprio il passato, forse, la chiave di volta. El è morta, oppure no?

Qualcuno l’ha uccisa oppure è solamente una messa in scena ordita da qualcuno che sa troppo?

La lettura è un valzer di colpi di scena, conditi da un’atmosfera lugubre e misteriosa. Finzione e realtà finiscono per confondere il lettore e lo trascinano in un mondo immaginario che fa forse più paura della realtà. La trama diventa una caccia al tesoro e i ricordi sono il pretesto per riscrivere una storia che sembra innocente e che invece nasconde terribili coni d’ombra. La nostra mente è un setaccio che filtra solo ciò che può sopportare, celando per sempre ciò che è meglio dimenticare.

Carole Johnstone confeziona un thriller originale e dai toni lugubri e ottenebranti. Un libro che scorre molto bene e regala una lettura fuori dalle righe, adattissimo a chi è sensibile al paranormale e si sente attirato dalle storie horror.

Forse, a mio avviso, si calca un po’ troppo la mano su questi aspetti, cosa che diventa evidente soprattutto nel finale. Ma se siete attirati dalle favole nere e di fronte ad uno specchio non cercate il vostro riflesso ma il mondo invisibile che si cela dietro alla trasparenza, allora questo libro fa proprio per voi.

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C.L. Johnstone


è una scrittrice scozzese, autrice di numerosi racconti pubblicati in tutto il mondo. L’altra gemella è il suo primo romanzo.