Recensione di Patrizia Argenziano
Autore: Stefania Durbano
Editore: bookabook
Genere: noir
Pagine: 251
Anno di pubblicazione: 2018
Sinossi. Il santuario di Belmonte è un luogo di pace, di quiete. Tra le sue mura secolari si trova un convento dove le suore ospitano donne in difficoltà. Un giorno bussa alla loro porta Delia, una ragazza dalla vita complessa ha alle spalle un aborto, è senza soldi e famiglia. L’incontro con suor Maria, don Piero e le altre figure del convento apre uno spiraglio nel buio della sua esistenza. Tristezza e disperazione sembrano trovare sollievo nell’accoglienza che le viene riservata ma in Delia nascono una serie di dubbi: perché la sua compagna di stanza è sofferente? Cosa si nasconde dietro il volto sfregiato di don Piero? E. soprattutto, perché suor Maria insiste per farle rispettare determinate regole? Domande che porteranno a risposte impreviste, in un luogo dove niente è quello che sembra.
Recensione
Questa è la lettura che non ti aspetti, che scopri veramente pian piano, che lascia ammutoliti, senza parole, non sorpresi, increduli.
È la lettura che varca i confini del bene e del male, che confonde il protagonista e il lettore contemporaneamente perché, forse è davvero così, talvolta si accetta il male mascherato da “bene”.
E in bilico tra il bene e il male, vive Delia.
Lei, protagonista indiscussa del romanzo, forte e coraggiosa, nonostante tutte le avversità della vita, vuole darsi ancora una possibilità e si aggrappa tenacemente alla realtà.
Lei, la donna per eccellenza, che cade, si rialza, inciampa, cammina, cade esi rialza e inciampa ancora. Quell’inciampare che è il male dell’anima con le sembianze del bene, quell’inciampare che la confonde, che paradossalmente la rende schiava ma anche forte, quell’inciampare soffocato tra le mura dell’altro convento così diverso dalla corsa sul prato all’aria aperta, è quell’inciampare che scorre malefico in tutto il romanzo.
Ne è portatrice suor Maria, che incarna la superbia del male in ogni espressione. Un noir abitato da donne che lottano per sopravvivere alla sofferenza che portano nel cuore e che in ogni azione riaffiora provocando segni indelebili.
A introdurci nella storia però è una figura maschile, una figura che ritroveremo ancora e che tante di noi vorrebbero trovare sulla loro strada.
Capitoli brevi, intensi, talvolta scabrosi eppure mai volgari, capitoli che si leggono in un attimo perché la necessità di scoprire il contenuto dei successivi diventa un bisogno primario.
Delia invece, è una sorta di eroina dei giorni nostri per cui fare il tifo, quasi una paladina della giustizia un po’ alternativa.
Scrittura veloce, incalzante che suscita grande curiosità.
Un noir molto forte, crudo, cattivo eppure con pennellate di tenerezza. Attenzione è proprio il romanzo con il finale che non ti aspetti.
A cura di Patrizia Argenziano
Stefania Durbano
Stefania Durbano è nata nel Canavese nel 1969, dove vive ancora oggi. Laureata in Scienze della comunicazione, con un master in Scrittura per la televisione e nuovi media, si occupa di comunicazione e consulenze volte alla crescita personale. L’altro convento è il suo romanzo d’esordio.