L’amica d’infanzia




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Jessica Fellowes

Editore: Mondadori

Traduzione: Alessandro Zabini

Genere: Thriller, romanzo psicologico

Pagine: 256 p., R

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Nonostante le profonde diversità, Bella e Kate sono amiche fin da bambine: Bella, introversa e insicura, vive all’ombra di Kate che invece ha imparato a utilizzare il suo fascino per manipolare le situazioni e si nutre dell’ammirazione dell’amica. Quando i genitori di Kate si trasferiscono in un’altra città, Kate tradisce la promessa di rimanere in contatto con Bella e sparisce. Molti anni dopo, si trovano a vivere nello stesso quartiere, entrambe adulte e sposate: Bella è un’artista affermata, Kate invece un’attrice di scarso successo, ma basta un attimo perché Bella ricaschi nella rete magnetica e pericolosa di Kate. Con il passare dei mesi la spirale di ambiguità della loro amicizia diventa sempre più feroce fino a degenerare durante una festa, dove Bella, complice l’amica, perde completamente il controllo. Una sera che segnerà per sempre il destino delle due donne con esiti drammatici. Jessica Fellowes, amata autrice della celebre serie “I delitti Mitford“, mette abilmente in scena un gioco di specchi in cui le due protagoniste sono a tratti complici, a tratti rivali, vittime e carnefici al tempo stesso. Il risultato è un noir domestico a regola d’arte.

… nella vita nulla va a finire come ci si aspetta.”

Recensione

Sono in difficoltà su come definire questo romanzo, poiché thriller non è esattamente ciò a cui mi fa pensare e invece, l’ho avvertito molto di più come romanzo psicologico ad alto impatto emotivo.

Bella?

Sì?

Sei la mia migliore amica?

Sì.

Io sono la tua migliore amica?

Sì.

Sempre e per sempre?

Sì.”

A quanti di voi è capitato, da bambini, di essere legati ad un amico/a pur avvertendo quella strana sensazione alla base del collo, quel senso perenne di debolezza, di non totale indipendenza e un senso in qualche modo di raggiro?

Oddio, non che a sei anni ti poni certe domande, ma crescendo poi sì, nel momento in cui inizi apercepire maggiormente te stessa e chi ti sta intorno.

Sicuramente è difficile se chi cerca di “averti” in esclusiva fa di tutto per farti anche piazza pulita attorno e, fa in modo che ogni cosa che ti venga richiesta appaia naturale perché, fra amiche ci si ascolta.

Essere l’amica della più bella della scuola, della più popolare, della più coinvolgente, di quella che tutti ammirano, ma diciamocelo, il vantaggio quale dovrebbe essere?

Io in prima persona l’ho provato e lì ho imparato, che non bisogna mai annullarsi a favore dell’altro, perché questo non porterà altro che problemi, da quelli piccoli a quelli ben più seri.

I loro occhi si incontrarono e le loro labbra sorrisero all’unisono. Qualunque cosa Kate le avesse chiesto di fare quella sera, Bella sarebbe stata complice dei suoi crimini, senza poterlo impedire.”

Nello stesso modo in cui, però, nell’adolescenza il legame appare vitale, di norma un allontanamento e la maturità aiutano a sgretolare questo tipo di rapporti non proprio salubri.Addirittura, si riesce a dimenticare, a cancellare totalmente e, ciò che rimane lo utilizziamo come monito e insegnamento per i nostri figli, che magari vediamo nelle medesime situazioni. Anche se farci ascoltare è difficile perché se non si sbatte il naso non si impara.

Questo però, a patto che il più debole sia cresciuto e maturato a sufficienza.

Purtroppo, però, per Bella le cose non sono andate così, lei è cresciuta, si è sposata, è diventata mamma ma, ha vissuto ogni singolo anno, dalla partenza della sua amica, come un lutto, come un vuoto incolmabile al quale non è riuscita a trovare un vero e proprio rimedio.

Un nuovo incontro, uno sguardo, e tutto è destinato a ricominciare.

Un rapporto vissuto in modo malato da parte di Bella, che ritorna ad essere l’adolescente timida, chiusa, indecisa e priva di volontà che era un tempo e un rapporto di forza da parte di Kate, che ritrova la sua bambola preferita e riesce, da subito a irretirla come se fossero tornate indietro nel tempo ai loro 17 anni.

Una storia forte, un tema rilevante che va a toccare le debolezze di una donna che è sempre stata abituata a vivere esclusivamente sullo stesso asse di un’altra donna, molto più forte di lei e che nonostante tutto il tempo trascorso, non è mai riuscita a mettere un punto fermo.

Un gioco sporco, una manipolazione da paura quella di Kate, che ha usato ogni arma a sua disposizione per tenere di nuovo Bella attaccata a sé, come se quest’ultima in un attimo avesse perso ogni volontà di agire, se non seguire questa donna pericolosa.

Un legame di amore, paura e odio che ha resistito per ben sessantunanni, e non si è mai allentatodel tutto.

“Alla luce spenta, galleggiarono nell’oscurità. Fuori, i rami dell’albero si inclinarono, e la pioggia non cadde.”

Jessica Fellowes ha sicuramente scritto una storia importante, che induce a riflettere in modo approfondito sul tema dell’amicizia, sui limiti e sui vincoli necessari affinché non inizi a diventare troppo soffocante se non addirittura pericoloso.

C’è un inizio scoppiettante, una ripresa anni dopo come se il tempo non si fosse mai fermato e una fine, un sipario che si chiude su una storia dolce amara, che costringe a fare dei bilanci e cerca di portare una sorta di equilibrio nel rapporto delle due donne.

Chi pensa di affrontare questo romanzo convinto di trovarsi davanti ad un thriller, solo perché la sinossi potrebbe in parte fuorviare l’attenzione e creare false attese, lasci perdere.

È una bella storia ma qui non si respira adrenalina, non ci sono inseguimenti e polizia. Qui, al contrario, avranno un ruolo da protagonisti emozioni e sentimenti che si alterneranno, come i trenini sulle montagne russe fra saliscendi violenti di risa, pianti, dubbi, incertezze e tanti rimpianti.

In definitiva consiglio il romanzo a chi ama le storie a grande impatto psicologico.

La lettura risulta essere molto veloce, tant’è che ho esaurito la storia in meno di una giornata senza dedicarci ogni singolo minuto e questo però, mi ha fatta riflettere sul fatto che, se dovessi proprio andare a cercare il pelo nell’uovo, pur essendomi piaciuto il libro, a mio avviso, il prezzo in digitale è eccessivo in rapporto alle pagine cartacee dichiarate.

Troverai un’altra migliore amica.

Come potrei? Al mondo non c’è nessun’altra che conosco da quando avevo sei anni e che mi piace.

Davvero?

Davvero.

Tu non ci sarai.

No, non ci sarò.

Però ci scriveremo.

E poi ci incontreremo.

E poi ci incontreremo.

Non è la fine.

No, è l’inizio di qualcos’altro, un nuovo capitolo.

Forse un intero nuovo libro!”

Buona lettura!

 

 

Jessica Fellowes


Jessica Fellowes: nipote dell’acclamato autore britannico Julian Fellowes, è scrittrice e giornalista, conosciuta per essere l’autrice di cinque libri sui retroscena della celebre serie TV Downton Abbey, molti dei quali sono apparsi nella lista dei bestseller del New York Times e Sunday Times. Ex vicedirettrice di «Country Life» e giornalista del «Sunday Mail», ha scritto per diverse testate tra cui il «Daily Telegraph», il «Guardian», il «Sunday Times» e «The Lady». L’assassinio di Florence Nightingale Shore. I delitti Mitford (Neri Pozza 2017) è il primo di una serie di gialli ambientati negli anni Venti. Seguono Morte di un giovane di belle speranze (Neri Pozza 2018), Scandalo in casa Mitford (Neri Pozza 2019), Il processo Mitford (Neri Pozza 2020) e L’amica d’infanzia (Mondadori 2021).

 

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