L’anno della locusta




Terry Hayes


DETTAGLI:

Traduttori: Anna Maria Biavasco, Valentina Guani,

Annamaria Raffo e Roberta Scarabelli

Editore: Rizzoli

Genere: thriller

Pagine: 912

Anno edizione: 2024

Sinossi. Lupi che ululano, una donna morente in una città distrutta. Ridley Kane, agente della CIA specializzato in operazioni di infiltrazione nelle zone più pericolose del pianeta, è assillato da visioni che non riesce a decifrare. Per gli specialisti si tratta di stress post traumatico: normale per chi per lavoro scappa, si nasconde, e soprattutto uccide chi minaccia la pace del suo Paese. Immagini inquietanti, che lo accompagnano anche quando viene inviato nelle terre aride e violente tra Pakistan, Iran e Afghanistan. Il suo compito, questa volta, consiste nel trarre in salvo un informatore preziosissimo, fondamentale per sventare un attacco terroristico su larga scala organizzato da al-Tundra, comandante dell’Esercito dei Puri, la cellula islamista più temibile dopo ISIS e al-Qaida. Quando Kane arriva al punto di incontro, però, l’informatore è già stato giustiziato con la pena riservata ai traditori: crocefissione. Lui stesso cade in un agguato, ritrovandosi faccia a faccia con un avversario diverso da tutti quelli che hanno finora incrociato la sua strada. Un uomo intelligente e sanguinario, la cui sete di vendetta è una minaccia per la sopravvivenza dell’Occidente. Kane seguirà le sue tracce fino alla fredda steppa russa, fra scoperte scientifiche incontrollabili che possono diventare un’arma per le organizzazioni terroristiche. Una missione che lo metterà di fronte ai propri terrori e al rischio di estinzione del genere umano come lo conosciamo. L’anno della locusta è il ritorno in grande stile di un maestro internazionale del thriller, insuperabile nel ridefinire i contorni di un genere, mettendo in scena i grandi scontri e le minacce incombenti del nostro tempo inquieto.

 Recensione di Roberta Canu


Il romanzo presenta le caratteristiche strutturali del classico thriller tendente alla spy story, ma non sarebbe esatto relegarlo in un genere solo, infatti già dalle prime pagine si percepisce tutta l’originalità e il flusso di coscienza del protagonista che parla apertamente di sé, creando sia la giusta suspense sia il perfetto connubio tra narrativa e romanzo molto più intraprendente.

La storia è piuttosto intensa e direi molto corposa, ma la mole del libro non deve affatto spaventare in quanto risulta sempre scorrevole e non sono presenti dialoghi inefficaci o sezioni inconcludenti oppure fuorvianti.

L’autore ha centrato nel segno, non solo scrivendo un romanzo dal ritmo costantemente incalzante e dallo stile pulito, ma è decisamente riuscito a dipingere e mostrare ai lettori una definizione astratta, impossibile e altresì concreta di ciò che è il terrorismo, guardando anche alla scienza e perché no al sovrannaturale.

Per quanto riguarda i protagonisti e i personaggi che richiamano all’istante l’attenzione, devo dire che mi ha colpito soprattutto in primis il narratore, ovvero Kane, ma anche la figura femminile della giovane afghana Lelah, per la sua determinazione e l’incredibile coraggio mostrato.

Ho trovato davvero notevole  il modo in cui l’autore ha esorcizzato con estrema abilità, coadiuvato dalla poetica e dall’ironia velata, quel mondo estremo e violento dell’ISIS, in contrapposizione perenne con la CIA.

Inoltre, il protagonista ha tutte le carte in regola per essere considerato un vero e proprio eroe letterario… Lui che avverte inspiegabilmente il pericolo prima delle altre persone, sempre lui che ha delle premonizioni e sembra quasi sul punto di salvare il mondo e se stesso dalla morte e dalla distruzione di massa.

Un romanzo che riesce ad affrontare con estrema particolarità e talvolta stoicismo filosofico, le grandi domande della vita, di quando in quando trovando le risposte giuste, a volte picchiando la testa sugli stessi errori e rischiando addirittura di scivolare nel baratro della follia.

Una storia imperdibile che scruta fin dentro gli animi più corrotti e paradossalmente anche sensibili, talvolta riuscendo addirittura a scorgere una piccola luce proprio nelle crepe che spesso determinano il passato dell’essere umano, con lo sguardo già ben rivolto verso il futuro.

A cura di Roberta Canu

https://annabel3lovecraft.blogspot.com/

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Nato nel Sussex e cresciuto in Australia, trasferitosi poi a Los Angeles, ha lavorato come giornalista, autore radiofonico e sceneggiatore, vincendo numerosi premi legati al cinema e alla televisione. Tra i film ai quali ha collaborato Ore 10: calma piatta, Mad Max, Cliffhanger, Flightplan, From Hell. Il suo primo romanzo, Pilgrim, pubblicato in Italia da Rizzoli, è stato tradotto in più di trenta lingue e ha venduto un milione di copie in tutto il mondo.