L’archivio dei sogni spezzati




L’archivio dei sogni spezzati


Autore: Elizabeth Buchan

Editore: Editrice Nord

Traduzione: Patrizia Spinato

Genere: romanzi rosa

Pagine: 348

Anno di pubblicazione: 2022

 

 

 

 

 

Sinossi. Apri questo archivio, riscopri i tuoi ricordi C’è un archivio, a Roma, di cui pochi conoscono l’esistenza. Un archivio speciale, che raccoglie i ricordi e le testimonianze degli stranieri che in Italia hanno trovato la loro ultima dimora. Che siano morti per cause naturali, per un incidente o per un omicidio, di ciascuno l’Archivio Espatriati conserva i nomi e, a volte, i segreti. Come il diario in cui si imbatte la giovane Lottie, sepolto sotto una pila di carte in disordine… Quando lascia l’Inghilterra nella primavera del 1977, Nina è convinta che Roma sarà l’ennesima tappa di un lavoro che non le ha ancora permesso di mettere radici. A trentasette anni, ha ormai rinunciato all’idea di crearsi una famiglia. Poi, però, incontra Leo. Gentile, affascinante e idealista, Leo è come un vento che a poco a poco spazza via tutte le sue certezze. Nina non si è mai sentita così felice. Ancora non sa che quell’amore sarà la sua rovina… Leggendo il diario di Nina, Lottie ha l’impressione di avere molto in comune con quella donna vissuta quarant’anni prima: anche lei straniera in una città che non conosce, anche lei pronta a lasciare tutto per seguire l’uomo che ama. Per questo sente il bisogno di scoprire cosa sia successo a Nina e perché la sua vita sia stata stroncata nel momento in cui stava per sbocciare. Ancora non sa di essersi messa sulle tracce di un segreto che la riguarda molto da vicino…

 

Recensione di Chiara Forlani

Vivere è un atto creativo… Ho bene in mente queste parole, lette quand’ero giovane. Vuol dire che, in certi momenti, dobbiamo attingere dall’immaginazione, scegliere un sentiero e imboccarlo con entusiasmo, nonostante le vesciche ai piedi e i muscoli doloranti, e proseguire il pellegrinaggio.”

Lottie è una giovane donna di origini inglesi, che soffre per il suo passato di bambina che non ha mai conosciuto i suoi genitori. La mancanza del loro affetto l’ha segnata in modo profondo, per questo è in cerca di conferme e di un amore vero e totalizzante. Sulla sua strada si presenta Tom, un uomo affascinante, che la convince a sposarlo e a trasferirsi a Roma, dove lui vive. Nella capitale è pronto per lei un lavoro da sogno, come dirigente dell’Archivio Espatriati, un ente che si occupa di salvaguardare la memoria dei cittadini britannici che hanno perso la vita in Italia.

L’autrice di questo affascinante romanzo, Elizabeth Buchan, è inglese, ma riesce a calarsi nell’ambiente romano con grande abilità, dimostrando un forte amore per la nostra capitale. Sceglie di ambientare parte della sua storia in un periodo oscuro e ambiguo della storia d’Italia, la fine degli anni Settanta, quando l’attenzione dell’opinione pubblica era calamitata dal caso Moro e dall’organizzazione paramilitare Gladio. Roma è

“lo splendido quadro del fiume, con gli uccelli che volavano sfiorando il pelo dell’acqua, il sole, la fila di chioschi e i turisti”,

ma anche molto altro.

Amo in modo particolare leggere le storie in cui diari e lettere che vengono dal passato si intrecciano con la storia presente. In questo libro non manca nessuno di questi ingredienti, anzi chi lo legge troverà un intreccio serrato tra arte, storia, politica e sentimenti. Un mix perfettamente riuscito, che vi terrà incatenati dalla prima all’ultima pagina.

La vita di Nina, spezzata troppo presto, emerge dal faldone di un archivio polveroso e Lottie si fa coinvolgere in prima persona nella ricerca delle cause della sua fine prematura. Inizia un’indagine serrata, che la mette in pericolo, le fa conoscere persone ambigue, ma la porta anche a confrontarsi con se stessa, con la sua vita e le sue insicurezze. La mette in contatto anche con esseri umani generosi e altruisti, che hanno dedicato la propria vita all’amore, oppure a un ideale.

Un romanzo ricco di spunti, niente affatto scontato, che consiglio a chi ama l’arte e la storia e ha in fondo al cuore un pizzico di romanticismo.

Le scelte influenzano anche la nostra morte. Devono farlo.”

 

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Elizabeth Buchan


è nata a Guildford, nel Surrey, e si è laureata in Lettere e in Storia alla University of Kent. Ha lavorato a lungo come redattrice e editor per il gruppo Penguin Random House, prima di dedicarsi a tempo pieno alla narrativa. Grazie al successo dei suoi racconti e dei suoi romanzi, è stata nominata madrina del Guildford Book Festival e della National Academy of Writing. Attualmente vive a Londra con il marito e i figli. Ha esordito in Italia con Il museo delle promesse infrante, che ha riscosso un grande successo di critica e pubblico ed è rimasto in classifica per settimane.

 

A cura di Chiara Forlani

https://www.chiaraforlani.it/