L’armata degli eroi




Recensione di Bruno Balloni


Autore: Joseph Kessel

Editore: Time Crime

Traduzione: Daniela Ciccone

Genere: Narrativa

Pagine: 208

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. 1943. Nella Francia occupata viene organizzato l’esercito delle ombre. Tuttavia, come nota Philippe Gerbier, uno dei leader della Resistenza, “i francesi non erano preparati, non erano disposti a uccidere.” E segue l’osservazione, crudele ma lucida: “L’uomo primitivo è tornato tra i francesi. Uccide per difendere la sua casa, il suo cibo, i suoi affetti, il suo onore. Uccide ogni giorno.” Ha davvero una scelta, di fronte ai nazisti e ai loro fiancheggiatori? Armi alla mano, migliaia di combattenti oseranno uscire dalle cantine, dalle strade buie, dalle terre desolate oscurate dalla notte affinché la Francia, in pieno giorno, trovi finalmente il suo vero volto. Scopriamo una storia fatta di aneddoti e racconti individuali di combattenti della Resistenza, con uno dei capi chiamato Philippe Gerbier come narratore principale. Il libro descrive i problemi delle reti clandestine, le azioni contro i tedeschi, le difficili comunicazioni tra loro, gli arresti, ma anche la vita quotidiana dei francesi dell’epoca.

TRAMA

Philippe Gerbier, Legrain, il “Bisonte”, Felix le Tonsura, Mathilde, Lemasque, sono solo alcuni dei protagonisti di questo romanzo, membri di una cellula clandestina della Resistenza francese durante l’occupazione nazista dei quali vengono descritte, a volte con poche righe altre in maniera più dettagliata, le azioni e la vita quotidiana durante il 1943, l’anno forse più duro passato dai francesi durante la Seconda Guerra Mondiale. La trama è composta per l’appunto da tanti singoli episodi, alcuni dei quali si legano tra di loro mentre altri no, rimanendo a sé stanti quali aneddoti tragici di un’esistenza vissuta senza certezze dalla popolazione civile.

Recensione

Un romanzo sulla libertà, sul desiderio dell’uomo di reagire alla sopraffazione e alla violenza, di “resistere” sovvertendo l’ordine imposto da un esercito invasore e dai connazionali che decisero, per opportunità, di schierarsi col nemico.

Come ci racconta l’autore, nessuno sa dire di preciso come e quando sia nato in Francia questo movimento, all’inizio ci furono piccoli gesti: il rifiuto di fornire le vere generalità, un contadino che tagliò un filo del telefono, un’anziana che mise il proprio bastone tra le gambe di un soldato, fatto sta che in breve, si formò un esercito formato da migliaia di persone, uomini e donne, nobili, contadini, operai, prostitute, ferrovieri, maestri, poliziotti e da chiunque potesse, in un modo o nell’altro, fare la propria parte per ostacolare l’invasore e i suoi fiancheggiatori.

Uomini e donne costretti a diventare fantasmi senza più un’identità, senza più famiglia che giorno per giorno vivevano nel costante pericolo di essere traditi, scoperti e uccisi.

Tutto ciò non fermò quest’armata di eroi della quale Joseph Kessel, con un linguaggio fluido, elementare e privo di qualsivoglia retorica ci descrive azioni e vicissitudini, atti eroici e tradimenti, aneddoti e drammi senza limitarsi ad una fredda cronologia di eventi ma portandoci nel cuore di chi scelse senza costrizione alcuna il rischio della morte piuttosto che la certezza di una vita in catene.

Un romanzo che, nel marzo 2022 risulta essere di straordinaria attualità

e, a mio parere, in grado di aprire la mente a tutti colore che ritengono il “patriottismo” solo uno slogan di moda e non invece un sentimento insito che risorge nell’essere umano nel momento in cui un potere esterno agisce per sottomettere la volontà e la libertà di un popolo.

Romanzo assolutamente consigliato e, mi rivolgo alle/agli insegnanti, da consigliare quale libro di narrativa nelle scuole.

 

 

Joseph Kessel


Joseph Kessel nacque a Villa Clara in Argentina il 10 febbraio 1898, visse in Russia e quindi in Francia- Si arruolò nell’aviazione francese durante la Prima guerra mondiale. Nel 1943 insieme al nipote scrisse il “Chant des Partisans” che musicato da Anna Marly divenne l’inno della resistenza francese durante la Seconda guerra mondiale. Fu membro dell’Académie française fino alla sua morte che avvenne il 23 luglio 1979 ad Avernes in Val-d’Oise. Kessel scrisse molte novelle e romanzi, come “Bella di giorno”, del 1928, da cui Luis Buñuel trarrà l’omonimo film nel 1967.

 

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