L’aroma inconfondibile




 L’AROMA INCONFONDIBILE DEL TÈ

di Maria Elisabetta Giudici

Morellini 2023

Narrativa, pag. 283

Sinossi.

«Nella lunga e avventurosa vita nel mio “altrove immaginario”, io, Ciarli Walker, suddita del Regno delle Due Sicilie, ho provato a cancellare me stessa, a mimetizzarmi, a essere cattiva un giorno e dolce e affabile un altro, a ingannare e a mentire, a fingere amore. Perfino a uccidere.» 

1834. Ciarli ha sedici anni quando capisce che trovare la madre naturale significa toccare con mano l’inizio del mondo. Quando una nave sconosciuta getta l’ancora al largo del suo mare pugliese, Ciarli si imbarca come clandestina per raggiungere l’Africa, “la terra al di là del mare”, in cerca di una realtà lontana e diversa. Ma occorre un’occasione, o almeno una fantasia universale, per riscrivere un’esistenza. E così, in quella terra sconosciuta, Ciarli viene reclutata come spia dal governo inglese. La sua missione è avvicinarsi a un uomo d’affari francese per carpire più informazioni possibili riguardo il suo coinvolgimento nel progetto degli scavi del canale di Suez. Muovendosi in una terra di contrasti, tra il vuoto di un deserto estremo e spettacolare e le claustrofobiche capitali nomadi, incontrerà la natura predatoria dell’uomo, la violenza, la menzogna e l’inganno, ma anche i vincoli preziosi della solidarietà e dell’amicizia, fino a quando dovrà fare i conti con la più cruda delle realtà. 


Recensione di Giulia Manna

Questo libro è un’avventura al femminile.
Ciarli ha solo sedici anni e non desidera altro che trovare quella madre che l’ha abbandonata subito dopo il parto nella spiaggia di Polignano. Fu ritrovata qualche ora dopo la nascita da un signore inglese che provò a crescerla come meglio poteva, ma l’animo della ragazza è inquieto e tormentato dal desiderio di conoscere la propria storia. Ciarli non ha altra traccia della madre se non una perla nera. Troppo poco come gli dice l’uomo che l’ha cresciuta supplicandola di non partire alla ricerca di quella donna che forse non troverà mai. 

La giovane si intrufola in una nave in partenza per l’Africa spacciandosi come ragazzo. Dà lì inizierà una vera e propria avventura con in sottofondo la costruzione del canale di Suez. La trama è ricca di intrighi e colpi di scena, per non parlare dell’amore. Noi donne non siamo nulla senza amore. 

Ciarli dovrà reinventarsi per sopravvivere. 

L’autrice ha una scrittura semplice e con uno stile narrativo con un buon ritmo, ma è il finale inaspettato che lascerà il segno. 

Buona lettura.

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Maria Elisabetta Giudici


Maria Elisabetta Giudici è nata all’Aquila, ma vive a Roma fin dall’infanzia. Svolge attivamente la professione di architetto. Il suo primo romanzo, Il re di carta edito da Emersioni ha vinto il Premio Histonium 2019. Con il secondo romanzo La foresta invisibile, edito da Castelvecchi, ha vinto il Premio Acqui Terme 2020, il Premio inediti Etna Book 2020 e il Premio Pegasus Cattolica 2021. Nel 2022 pubblica il terzo romanzo storico dal titolo I guardiani delle aquile, Castelvecchi Editore.