Le ragioni della follia




Recensione di Claudia Cocuzza


Autore: Fabio Giorgino

Editore: Ugo Mursia

Collana: Giungla Gialla

Genere: Thriller

Pagine: 280

Anno di pubblicazione: 15 ottobre 2021

Sinossi. Su una spiaggia del litorale tarantino viene rinvenuto il cadavere di un docente universitario sulla cui spalla è stato impresso un marchio a fuoco raffigurante un fiore di loto. Il commissario Spiro Fusco si occupa del caso. Vive insieme alla figlia da quando Angela, tredici anni prima, ha abbandonato entrambi senza un’apparente ragione, facendo perdere le sue tracce. Quando Spiro comincia a indagare sull’assassinio del professore non immagina che le ricerche si intrecceranno con il proprio passato fino a sollevare il velo di mistero che avvolge da tanti anni l’abbandono di Angela. Un thriller avvincente e ricco di suspense che si dipana tra le mosse imprevedibili di un crudele serial killer spinto solo dalle ragioni della propria follia.

Recensione. Spiro Fusco è un commissario di polizia che opera a Taranto.

È un tipo incazzoso, uno che non le manda a dire e, a parte la componente caratteriale, ha le sue buone ragioni, legate al suo vissuto: una sera, rientrato a casa dal lavoro, trova l’armadio di sua moglie, Angela, svuotato.

Sparita, volatilizzata.

Gli lascia la figlia di tre anni, Vanessa, da crescere.

Certo, a Spiro non mancherebbero i mezzi per rintracciarla, ma la verità è che non vuole: la ferita che Angela gli ha lasciato è troppo profonda e teme di riaprirla.

Adesso Vanessa ha sedici anni e i rapporti tra i genitori e i figli adolescenti, si sa, sono turbolenti: diventano poi una specie di giro sulle montagne russe se aggiungiamo il trauma dell’abbandono subìto da entrambi, padre e figlia.

Ma Spiro ce la mette tutta: per Vanessa accantona anche il progetto di una sua realizzazione all’interno di un rapporto di coppia.

E questo è Spiro Fusco, l’uomo.

Andiamo al commissario Spiridione Fusco.

Fusco è un professionista che ha già accumulato una lunga esperienza sul campo; la sua forza sta nello spirito d’osservazione, nell’applicazione della logica deduttiva all’analisi delle situazioni investigative, ma anche nel suo istinto, quasi infallibile.

In questo episodio lo scopriamo impegnato su più fronti: la trama principale riguarda la caccia a un serial killer che marchia a fuoco le sue vittime, tatuando loro un fiore di loto, e invia agli inquirenti crittogrammi che preannunciano l’imminente azione.

Fondamentale è quindi la razionalità del commissario:

Affrontava una lotta impari, quella fra la ragione dell’investigatore e la follia di un serial killer.”

A questa si intreccia una seconda trama thriller, legata alle vicende dei suoi vicini di casa e indipendente rispetto quella principale, che ci mostra il temperamento di Fusco.

Non spoilero, ovvio, ma questo aspetto, che già si intuiva, mi ha colpita positivamente.

Dunque, abbiamo due filoni investigativi ma anche una ricca sottotrama personale, che però non è rosa, anzi: a un certo punto anche questa convergerà nell’indagine principale e ne verrà inglobata.

Gli ultimi capitoli sono una corsa contro il tempo, il ritmo diventa incalzante e il lettore non riesce a staccare gli occhi dalle pagine, alla ricerca della risoluzione di questo enigma tanto conturbante: capire quale motivazione muove la mano del killer diventa la chiave per Spiro per salvare anche le persone a cui tiene di più al mondo.

Eppure sentiva che quella follia doveva averla una ragione, e lui avrebbe fatto tutto quanto possibile per arrivare all’origine di tutto quel male. 

Passiamo all’ambientazione: siamo a Taranto e Giorgino ci incanta con la descrizione delle spiagge, del lungo mare, dei “grandi appezzamenti di terreno incolti intervallati di tanto in tanto da uliveti, vigneti” ma anche da “capannoni industriali”, del “cielo azzurro” tragicamente “usurpato dalla densa colonna di fumo proveniente dalle ciminiere dell’acciaieria ILVA”. Il tema dell’impatto ambientale degli agglomerati industriali sul territorio è molto sentito e richiamato più volte nel corso della narrazione e mi fa piacere porre l’accento sul riferimento al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, istituito nel 2017 grazie anche all’impegno di Nadia Toffa, come ricordato dall’autore.

Nota dolente: la prima parte del romanzo sembra essere stata editata in maniera differente rispetto alla seconda. Sarà una mia impressione, ma l’accuratezza, la ricercatezza e anche l’assenza di errori e refusi della seconda metà del testo purtroppo non sono caratteristiche pure delle prime pagine.

Ed è davvero un peccato perché, se mi fossi lasciata scoraggiare dalla mia primissima impressione, avrei mollato e non avrei scoperto la bellezza di questo romanzo.

A cura di Claudia Cocuzza  

www.facebook.com/duelettricisottountetto/

 

Fabio Giorgino


è nato a Maruggio in provincia di Taranto nel 1968. Le ragioni della follia è il suo romazo di esordio.

 

Acquista su Amazon.it: