Le Sultane




Recensione di Chiara Alaia


Autore: Marilù Oliva

Editore: Solferino

Genere: Noir

Pagine: 256

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. In un condominio popolare di via Damasco, a Bologna, tre ultrasettantenni regnano in contrastate. Sono l’astuta Wilma, la tirchia Mafalda e la golosa Nunzia. Imperfette e segnate da vite altrettanto imperfette – liti e meschinità, malattie proprie o di parenti, la difficoltà di far quadrare i conti – l’aspetto peggiore della loro quotidianità è probabilmente Carmela, l’inquilina del secondo piano, rumorosa e cafona. Una spina nel fianco che si aggiunge alle mille grane di sempre: un marito con l’Alzheimer, nipoti viziati, una figlia satanista e un figlio perduto. Purtroppo, quando la vita aggiunge ogni giorno un nuovo piccolo peso al fardello che ti porti sulle spalle, perdere l’equilibrio è un attimo. E in quell’attimo prendi in mano i fili del destino e ti accorgi che anche tu hai il potere di tirarli con decisione. O forse di tagliarli come le Parche. Variazione sui temi del Macbeth, noir urbano, commedia delle periferie: il romanzo di Marilù Oliva è tutto questo e molto di più. È una storia irresistibile che parla delle nostre convivenze difficili, delle nostre umanità confuse, dello scontro tra volontà e destino. Della vita che passa e che lasciamo indietro, e del prezzo da pagare per riprendercene almeno un po’.

Recensione

Uscito per la prima volta nel 2014, Le Sultane viene oggi riproposto da Solferino, l’editore con cui Marilù Oliva ha pubblicato anche il suo ultimo romanzo, Biancaneve nel Novecento, candidato al Premio Strega.

Prendete tre signore di una certa età, Wilma, Mafalda e Nunzia, ognuna con le proprie fissazioni, i propri rimpianti e desideri (perché sì, di desideri ne hanno ancora), e provate a immaginare il rapporto che le lega. Una sorta di solidarietà di cameratismo, non solo di amicizia – che si è costruita nel corso degli anni per il fatto di vivere nello stesso palazzo, un condominio popolare di Bologna.

Provate a immaginare ora la loro quotidianità.

Immaginate la sofferenza silenziosa di Wilma, abile ambulante dai capelli sempre in ordine, che ha perso un figlio in un incidente e ha un rapporto conflittuale con l’altra figlia, Melania, entrata a far parte di una setta. Immaginate la solitudine di Nunzia, vedova bigotta, superstiziosa, con un fratello alcolista a carico, e tanto golosa da essere incapace di contenersi, nonostante l’elefantiasi alle gambe che l’affligge. Immaginate infine la stanchezza di Mafalda, la donna più tirchia sulla faccia della terra, impegnata nella faticosa gestione di un marito malato di Alzheimer e alle volte dei suoi pestiferi nipoti.

Ora provate a immaginare cosa succederebbe se un evento inatteso, un omicidio ad esempio, sconvolgesse le loro esistenze.

L’autrice l’ha fatto, raccontando una pagina dopo l’altra di come tre (apparentemente) innocuevecchiette possano spingersi oltre il limite e disfarsi degli schemi etici e culturali che fino a quel momento hanno consentito loro di sopravvivere, laddove la società e gli affetti le hanno abbandonate.

Le Sultane è molto più di una commedia noir, di una trama grottesca, divertente, ingegnosa, giocata su equivoci, occultamenti ed errori. Il romanzo di Marilù Oliva è una riflessione delicata e lucidasulla condizione umana, sulla vecchiaia e sul conflitto tra le generazioni, sui sogni che si scontrano con una realtà dura e ben poco gentile.

E in questa giostra di storie, situazioni e personaggi, in cui viene spontaneo sospendere il giudizio, poiché i colpevoli” sono a loro volta vittime vittime di egoismi e meschinità a Wilma, Nunzia e Mafalda è affidato forse il compito di ricordarci che l’educazione, il rispetto, il diritto di realizzare i propri desideri sono tutte cose che non dobbiamo mai perdere di vista o smettere di pretendere.

Marilù Oliva


Marilù Oliva è scrittrice, saggista e docente di lettere. Ha scritto numerosi romanzi di successo a sfondo giallo e noir. Ha co-curato per Zanichelli un’antologia sui Promessi Sposi, e realizzato due antologie patrocinate da Telefono Rosa, nell’ambito del suo lavoro sulle questioni di genere. Collabora con diverse riviste ed è caporedattrice del blog letterario Libroguerriero. I suoi romanzipiù recenti sono L’Odissea raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre (Solferino 2020) e Biancaneve nel Novecento (Solferino 2021).

 

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