L’educazione di Giulia




L’educazione di Giulia


Autore: Vittorio Sandri

Editore: Faust Edizioni

Genere: Narrativa contemporanea

Pagine: 220

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Roma, una sera di aprile come tante. Un uomo di successo rientra a casa, in un elegante appartamento a ridosso del centro. Una vita all’apparenza perfetta, invidiabile, eppure a notte inoltrata i pensieri, ancora una volta, torneranno a tormentarlo. Luoghi e voci di un passato mai dimenticato, di una vicenda inconclusa che come un segreto si porta dentro da sempre. Giulia… quell’attrazione istintiva, magnetica, e quella capacità di sorprenderlo che gli aveva fatto abbandonare ogni cautela, ignorare ogni avvertimento. Ma, del resto, nei primi anni ’90 era solo un ragazzo che cercava di destreggiarsi nella capitale, tra lavoro e Università, e non poteva certo immaginarne le conseguenze. «Non dovevo dimostrare più nulla a nessuno, in particolare a me stesso. Un tempo ero stato giovane, stupido e ingenuo. Prima di essere stato educato. Di diventare l’uomo che ero oggi». Perché L’educazione di Giulia, in fondo, è un gioco di parole a specchio: non solo l’educazione di Giulia, ma soprattutto quella che Marco ha ricevuto da Giulia. L’uomo si perde nei suoi ricordi, fino al momento in cui non viene svegliato dal telefono che inizia a vibrare al suo fianco. È il segnale che aspettava.

Recensione di Chiara Forlani


La storia si sviluppa su due piani temporali: il presente di un uomo di successo, con una famiglia che rasenta la perfezione e una vita soddisfacente, e il passato, nel quale spicca l’incontro con Giulia, una giovane conosciuta durante gli anni dell’università.

La narrazione di ciò che è accaduto negli anni giovanili è intensa e preponderante, tanto da fare di questo libro un romanzo di formazione.

Tutto era visto con ottimismo. Mi sentivo davvero a cavallo di un mondo che stava cambiando. I vecchi equilibri crollavano uno dopo l’altro e nuovi eventi si susseguivano a una velocità difficile da assimilare. L’Unione Sovietica continuava a perdere pezzi mentre gli americani avevano appena finito di mostrare i muscoli nel Golfo Persico.”

Giulia ha caratteristiche singolari: sembra contemporaneamente distaccata e presente, ha studiato matematica ma si interessa di letteratura. È l’alter ego femminile del “bel tenebroso” , intellettuale post esistenzialista che in quegli anni era tanto di moda. Si ammanta di mistero ma forse è solo svagata, il suo fascino è frutto dell’ingenua suggestione di chi ha visto troppi film.

“Giulia parlava, raccontava fatti, cose, storie e allo stesso tempo non diceva nulla, rimanendo un mistero.”

Il suono del telefono nella notte, e le azioni che lo seguono, rappresentano un passaggio decisivo del romanzo. Sono il segnale che fa scattare nel lettore il massimo dell’interesse, perché la storia vira verso il mistero: quali sono le intenzioni del protagonista?

Vuole mettersi sulle tracce del suo lontano passato? La storia si dipana dal passato al presente, trasmettendo tensione al lettore, quasi come in un giallo.

Nel tempo attuale, il protagonista ottiene un nome, un indirizzo e un numero di telefono” e all’improvviso decide di partire, mentendo alla propria moglie. Cosa nasconde quella missione?

Leggendo il romanzo, ho incontrato diversi aspetti che risvegliano echi lontani nella mia memoria. Sono ricordi, consuetudini di una società novecentesca che ha lasciato il segno. Un modo di vivere meno superficiale di quello attuale, dove i luoghi di ritrovo erano ambienti di cultura, anche se a volte sfiorati per caso, solo per ammantarsi di profondità intellettuale.

Anche il mito del viaggio ad Amsterdam, rievocato dal protagonista, ne fa parte. La capitale olandese in quegli anni rappresentava la libertà, e per riuscire ad avere i soldi per mettere in atto quel sogno si poteva decidere di lavorare nei fine settimana, mentre si frequentava l’Università.

Un romanzo intenso, fatto di amore, di nostalgia e di saggezza.

Una lettura molto godibile, che riconcilia con la vita. In fondo, ci dice Sandri, tutta la nostra esistenza mira a

comprendere che la vita non è un evento lineare, ma un tutto fatto di scambi, cambi di direzione, incontri, emozioni che sfuggono al nostro controllo.”

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INTERVISTA


Sul web non ho trovato la sua biografia. Perciò le chiedo: vuole raccontarci qualcosa di sé? Come è arrivato alla scrittura di questo romanzo?

E in effetti per trovarmi sul web bisogna spulciare per bene.. eppure ci sono: al web non si nascondenulla.  Sono un autore presso il quotidiano online Ferarraitalia.it e la mia biografia è in calce ad ogniarticolo pubblicato. Sono nato a Ferrara nell’ormai lontano ’77 ed ho conseguito il diploma di maturitàal Liceo Ariosto della città estense, al quale ha fatto seguito un percorso di studi in scienze politicheiniziato presso l’Alma Mater StudiorumUniversità di Bologna, proseguito poi a Parigi pressol’Institut d’Études Politiques (Sciences Po) con il conseguimento del Diplôme du programmeinternational e terminato con il successivo conseguimento della Maîtrise en Science politiqueall’Université Paris Nanterre. Ho inoltre trascorso lunghi periodi in Spagna e Inghilterra e vivo e lavoro tuttora all’estero, anche se considero Ferrara, la città della metafisica immutabile nella suabellezza, un porto senza mare nel quale è sempre possibile fare ritorno.  

Per quello che riguarda la scrittura, “L’educazione di Giulia” è il mio primo romanzo, anche se in passato avevo già vinto dei concorsi per racconti brevi. L’ho scritto di getto, iniziato e terminato nello spazio di pochi mesi, ma del resto era una storia che avevo dentro, e non dovevo fare altro che trasformare i pensieri in frasi e parole, buttarli su carta, dargli una costruzione logica e una struttura temporale.

Il personaggio di Giulia è intenso, addirittura più intrigante dello stesso protagonista. C’è qualcosa di autobiografico, nel suo passato c’è stata una vera Giulia?

Non è la prima volta che ricevo questa domanda. Anche l’editore stesso un giorno mi chiese se vi fosse qualcosa di autobiografico in questo libro. E risposi di sì, senza però precisare se mi riferissi a Marco (il protagonista maschile), a Giulia, oppure a entrambi. Non lo saprei dire con certezza neppure io. Questo perché in questa storia vi è probabilmente qualcosa di relativo a tutti noi, e che non è delineato unicamente in uno dei personaggi, ma in tutti. Magari solo un episodio, una vicenda o una frase che ci ha lasciato un ricordo, e un’emozione difficile da cancellare. E che a tratti riemerge, ci ritorna nei pensieri, continua a farci compagnia. E che ci lascia immaginare la possibilità di un’altra vita, diversa e alternativa a quella che stiamo vivendo. Ma del resto, chi può davvero dire di non avere mai incontrato Giulia nel suo passato? Una persona intrigante e indecifrabile, di cui ancora, in maniera intima, conserviamo il ricordo. Sì, Giulia è un mistero anche per me, che spero i lettori possano aiutarmi a risolvere.  

Qual è il messaggio che intende trasmettere al lettore nella sua opera?

Con “L’educazione di Giulia” ho tentato di proporre una narrativa che non è solo una successione di eventi, ma che vuole portare con sé anche idee e considerazioni, condivisibili o meno.  Che incuriosisca il lettore, e, perché no, che spinga alla riflessione. Alla maturazione di un’opinione personale su tutta la vicenda che potrebbe essere anche diversa dalla mia (del resto non ho verità in tasca). Vi sono molteplici messaggi in questo libro, forse quello centrale è la capacità di riconoscere la finzione dalla realtà, smettere di negare l’evidenza, lasciarsi alle spalle quello che non si riesce più a gestire per non rischiare di dovere buttare via anche tutto il resto.  Continuare a progredire anche nelle difficoltà, per poi guardarsi indietro e ritrovarsi, inaspettatamente, vincenti.

A cura di Chiara Forlani

https://www.chiaraforlani.it/

Vittorio Sandri 


nato e cresciuto a Ferrara, dove si è diplomato al Liceo Ariosto, ha studiato Scienze Politiche  a Bologna. In seguito ha ottenuto il Diplòme du  programme international presso l’Institut d’études poli-
tiques (Sciences Po) di Parigi e la Maîtrise en science politiche  all’Université Paris Nanterre. Trascorsi lunghi periodi in Europa tra Spagna, Francia e Inghilterra, attualmente vive e lavora all’estero.
Ha collaborato con continuità al quotidiano on line Ferraraitalia.it. L’educazione di Giulia è il suo romanzo d’esordio.