Leggere distopico. Romanzi Femen




A cura di

Liliana Marchesi


 

 

Buongiorno Lettori e ben ritrovati.

Come vi dicevo la scorsa volta, il viaggio nel regno distopico è piuttosto insidioso, ma sono certa che insieme sopravvivremo egregiamente.

Quindi salite sulla mia splendida macchina (magariiii!) e allacciate le cinture. Si ballerà un po’!

 

 

Oggi approfondiremo una sfumatura particolare di questo filone letterario, ovvero quella che sul nostro sito Leggere Distopico porta il nome FEMEN. A proposito, vi invito a visitare nuovamente il sito www.leggeredistopico.com perché dopo il nostro ultimo incontro ha subito un cambiamento radicale. Vedere per credere!

 

Ma torniamo a noi…

Romanzi FEMEN. Si tratta di romanzi in cui il tema centrale gira intorno alla discriminazione nei confronti delle donne, del ruolo che “devono” avere all’interno della società e per la maggior parte di questi romanzi le protagoniste sono delle donne che attraverso le proprie fragilità, indecisioni o al contrario armate di determinazione e tenacia, affrontano il mondo distopico che le circonda.

Ci sono molti titoli che rappresentano questa fantastica categoria, ma non potendo scrivere un papiro egizio, ne ho scelti giusto tre.

 

 

 

VOX di Christina Dalcher

 

TRAMA: Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne.

 

Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole. Parole che usiamo per lavorare, per chiacchierare con gli amici, per esprimere la nostra opinione. Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…

Lo so, lo so. Molti degli uomini all’ascolto sarebbero ben felici se ogni tanto noi donne dimezzassimo il numero di parole con cui li intratteniamo, ma nel mondo di VOX sono certa che anche loro storcerebbero il naso.

Provate a immaginare, vostra moglie che non può dire al vostro bambino che lo ama perché se solo superasse la centesima parola riceverebbe una scossa tale da metterla al tappeto. Immaginate la vostra fidanzata, costretta al silenzio quando invece vorrebbe cantarvi il suo amore per voi. Oppure pensate a vostra madre che con gli occhi lucidi cerca di trasmettervi quanto è fiera di voi, senza però poterlo esprimere a parole. Dubito che vi piacerebbe vivere in un mondo simile.

 

 

Il racconto dell’ancella  di Margaret Atwood

 

TRAMA: In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Galaad: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c’è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull’intreccio tra sessualità e politica. Quello che l’ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente.

 

Sono certa che, anche solo per sbaglio, avrete sentito parlare della serie TV  “The handmaid’s tale”. Ebbene questa serie è tratta proprio da questo romanzo.

Qui non mi sbottonerò, sia per non guastare il tema puritano del romanzo, sia perché lo sto ancora leggendo. Quindi… anche nei commenti NO SPOILER gracias!

 

 

The Last Girl di Joe Hart

 

TRAMA: Una misteriosa epidemia ha ridotto il numero di donne sulla terra a meno di 1.000. Le sopravvissute sono state isolate e tenute rinchiuse in un centro scientifico e, da oltre vent’anni, vengono trattate come cavie. Zoey, che ha sempre vissuto da prigioniera è determinata a fuggire prima di essere sottoposta a dei successivi test dai quali nessuna è mai tornata. La fuga sembra essere un’impresa impossibile e, in più, anche se avrà successo, Zoey non sa cosa la potrà aspettare fuori da quelle mura, in quel nuovo e inospitale mondo di cui non sa assolutamente nulla, se non le bugie con le quali è stata cresciuta. Zoey, che potrebbe essere una delle ultime speranze di salvare l’umanità, sarà costretta così a tirare fuori una forza e una brutalità che non pensava di avere per salvare innanzitutto se stessa e provare a conquistarsi quella famiglia che non ha mai avuto.

 

Questo libro, il primo di una trilogia, ha un ritmo e una trama tali che vi risulterà davvero difficile staccarvi dalle pagine. Anche in questo caso, come avrete intuito dalla trama, la protagonista femminile, proprio in quanto donna, ha un ruolo davvero fondamentale.

Ma quale messaggio vogliono farci arrivare questi e altri romanzi come questi?

Ognuno di noi quando legge un libro trae le proprie conclusioni, ma penso di non sbagliare dicendo che nel 2019 la donna ancora non è vista come dovrebbe essere, ovvero semplicemente un essere umano.

 

Uomo, donna, entrambi i sessi mangiano, respirano, si cibano, sognano e amano.

Entrambi i sessi sono assolutamente necessari per la sopravvivenza della nostra specie.

Entrambi i sessi sono importanti e speciali per motivi uguali e diversi e, sebbene spesso si senta dire “uomo e donna, due pianeti diversi”, beh… questi due pianeti che lo vogliate o meno ruotano all’interno della stessa orbita. Un motivo ci sarà, non credete?

 

Alla prossima amici, spero di non avervi annoiato troppo.

Come sempre vi invito a visitare il nostro sito, dove troverete tutte le informazioni riguardanti i romanzi citati. Fatemi sapere, se vi va, con un breve commento cosa pensate di questo articolo e del tema proposto.

Un bacio distopico dalla vostra Liliana Marchesi.