L’illusione del melograno 




 L’ILLUSIONE DEL MELOGRANO


Autore: Marcostefano Gallo 

Editore: Pellegrini

Genere: Giallo, romanzo

Pagine: 240

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. A Lirola il tempo scorre lento e monotono, soprattutto per Tancredi, il proprietario dell’unica farmacia del paese. Tutte le azioni della sua vita sono scandite dalla volontà della madre, che ne determina ogni passo. È come un animale in cattività, inconsapevole della propria natura e di come si viva un’esistenza normale. Ma il destino rivela le sue carte nella maniera più inaspettata.

 Recensione di Giulia Manna


Tancredi è l’unico farmacista di Lirola, piccola cittadina calabrese. E’ benestante ed i suoi genitori fanno parte di una delle famiglie più importanti della zona. Sua madre sta cercando di accasare entrambi i suoi due figli con altri rampolli. Per fortuna la sua fidanzata, Caterina è una bellissima ragazza con il fisico da modella. Il sesso tra loro non manca. Di quello Tancredi non si può certo lamentare.

Il suo matrimonio ormai alle porte sembra essere l’evento dell’anno, ma l’uomo sente che qualcosa che non va. Sembra tutto così perfetto ed irreale. Un po’ come se fosse il protagonista del film “The Truman Show”. 

I due promessi sembrano non avere non avere alcun legame al di là di quello fatto di apparenze costruito dalle loro famiglie. Tutta la vita di Tancredi è generalmente dettata da sua madre. Si intromette in qualsiasi cosa ed affare. E poi si sono degli strani incubi ricorrenti. 

Non è una semplice storia di un uomo segretamente insoddisfatto della sua vita. E’ un vero proprio giallo camuffato da racconto su come dobbiamo cerca di trovare la nostra strada facendo pulizia nelle nostre vite dando un taglio netto a ciò che non va bene. Che siano le piante o gli accadimenti della nostra esistenza non cambia niente. Bisogna badare all’essenziale per raggiungere i proprio sogni, o semplicemente per continuare a vivere senza il peso di rami ingombranti, di persone che ci incatenino a infruttifere dinamiche”. 

Ho amato questo libro. Un po’ perché credo nel destino. Quel caso che unisce e spesso come ha unito, divide. Guardò la luna che quella sera non aveva voglia di mostrare più della sua metà. Pensò che forse è così che siamo anche noi, delle metà che emergono dal mare della solitudine. E poi è quel lato oscuro che ci frega sempre, perché prima o poi bisogna condividerlo con qualcuno”. 

Anche per poco, ma prima o poi qualcuno con cui condividerlo si trova. E’ li che poi si trova la propria strada. 

E ora sporcatevi di rosso con questa lettura che vi riempirà di brividi.

Rosso è il colore del sangue, come quello che vedi quando apri con il coltello la buccia del melograno, un colore perfetto che però nasconde l’amaro. La raccolta è il premio, la ricompensa per la cura e la pazienza, o la fortuna che tutto sia andato bene. A volte sei fortunato e quello che ti capita è buono, altre volte raccogli il marcio ma non puoi fare a meno di continuare, perché in fondo è la tua vita ed è tutto ciò che hai”. 

Buona lettura.

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Marcostefano Gallo


Marcostefano Gallo vive in Calabria ma si sposta spesso verso le tante latitudini del suono e dell’immaginazione.  Si è laureato in Storia dell’arte ma è da sempre trascinato da una passione insaziabile per la letteratura e la musica. Scrittore, cantante e autore della band Noir Col. Ha esordito nella narrativa nel 2007 con “L’arte di uccidere”, a cui hanno fatto seguito “Le parole del vento”, “L’infinito per me” (2008), “La vendetta ha il mio stesso nome” (2009). Con Ferrari Editore ha pubblicato il fortunato romanzo “Circo Dovrosky” (2016)