L’inverno della morte rossa




L’INVERNO DELLA MORTE ROSSA


Autori: Pierpaolo Brunoldi, Antonio Santoro

Editore: Newton Compton Editori

Genere: thriller storico

Pagine: 288

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. VI secolo d.C. Sotto il regno della regina degli Ostrogoti Amalasunta, tra le aspre montagne e le foreste selvagge dei Monti Simbruini, Benedetto da Norcia guida i suoi monaci con fede incrollabile e ferrea disciplina. L’ordine da lui fondato segue un codice scandito da un rigido impegno di lavoro e preghiere. Ma alcuni efferati omicidi gettano l’intera comunità nel terrore. La natura cruenta dei delitti porta a pensare che il colpevole sia il leggendario Lupo scarlatto, il cui nome viene sussurrato con timore. Qualcuno deve fermarlo. E così, determinati a interrompere l’inquietante spirale di sangue, si fanno avanti due uomini: il nobile conte Optari, formidabile guerriero germanico e fedele servitore della regina, e Tiberio, giovane e colto senatore, che vorrebbe restituire a Roma la grandezza perduta. Presto si renderanno conto che nella comunità di frati benedettini si nascondono segreti indicibili.  C’è una sola certezza: l’assassino non si fermerà fino a quando la sua vendetta non sarà compiuta. Quali oscuri segreti nasconde il monastero dei benedettini?

Recensione di Gabriele Loddo

L’inverno della morte rossa” è un thriller storico ambientato nell’Italia del medioevo. È un periodo duro per le popolazioni italiche che ancora fanno i conti con le conseguenze generate dalla caduta dell’Impero Romano d’Occidente, dalle guerre, l’invasione dei Goti e le carestie.

Roma ha perso gli antichi poteri, il Senato è corrotto, e chi dovrebbe governare per il bene comune pensa esclusivamente al proprio tornaconto.

Questi sono anche gli anni in cui l’eremita Benedetto fondalontano dalle corti di Roma e di Ravenna, una nuova comunità religiosa: il Monacheismo.

La sua è una disciplina rigida che ha il merito di divulgare con impegno e grande senso del sacrificio il credo cristiano.

La comunità si sviluppa nei territori circostanti al paese di Subiaco. In pochi anni vanta la costruzione di ben 13 monasteri, e quando tutto sembra procedere per il meglio una serie di morti tra i monaci e le scorribande di un gruppo di predoni guidate dal Lupo Rosso, generano il panico tra i suoi abitanti.

Compito di indagare sulle uccisioni e di fermare il Lupo Rosso viene assegnato a Tiberio dal Papa, e al conte Optari dalla Regina dei Goti Amalasunta. I due uomini sono molto diversi ma presto si troveranno a collaborare e, dopo le prime incomprensioni, impareranno ad apprezzare le reciproche qualità, a fare affidamento l’uno sull’altro.

Il thriller è interessante, la narrazione scorrevole e coinvolgente.

Il contesto storico è poco approfondito: forse l’obbiettivo degli autori era quello di voler sviluppare maggiormente il lato “giallo” del romanzo.

Comunque una piacevole lettura di cui si prospetta un sequel con i principali protagonisti.

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Pierpaolo Brunoldi, Antonio Santoro


Pierpaolo Brunoldi: dopo la laurea in Veterinaria, ha studiato recitazione e conseguito un master specialistico in sceneggiatura. Ha scritto drammaturgie selezionate in concorsi nazionali, sceneggiature e racconti pubblicati in diverse antologie. Collabora con riviste di settore e testate web. La Newton Compton ha pubblicato Il libro maledetto del Cardinale e, con Antonio Santoro, La fortezza degli inquisitori, precedentemente pubblicato con il titolo La fortezza del castigo, Il monastero delle nebbie, La profezia del tempio perduto e L’inverno della morte rossa.

Antonio Santoro: regista, attore e drammaturgo, è nato a Cava de’ Tirreni nel 1973. Diplomatosi presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ha diretto numerosi spettacoli e scritto diversi testi per il teatro. Si è laureato al DAMS, e ha due master in sceneggiatura. Con Pierpaolo Brunoldi ha scritto La fortezza degli inquisitori, precedentemente pubblicato con il titolo La fortezza del castigo, Il monastero delle nebbie, La profezia del tempio perduto e L’inverno della morte rossa.