L’invisibile




Recensione di Sara Pisaneschi


Autore: Giovanni Floris

Casa Editrice: Rizzoli

Genere: Narrativa

Pagine: 237

Anno di pubblicazione: 2019

 

 

 

 

 

Sinossi. Antonio e Fausto non potrebbero essere più diversi: il primo, cinquant’anni in jeans e T-shirt, vive di lavoretti in un appartamento in condivisione con tre ragazzi, sempre connesso, in attesa che il mondo riconosca il suo talento di giornalista; il secondo è un imprenditore di successo, molto riservato, con una famiglia perfetta, che dicono stia per candidarsi a sindaco della Capitale. Due rette parallele che non dovrebbero incontrarsi mai. Perciò, quando Antonio riconosce Fausto nella bottega di Oreste, un anonimo barbiere al Nomentano, si convince subito che questa ribellione alle leggi della geometria sociale nasconda qualcosa: che ci fa un uomo ricco e di potere come Fausto Maria Borghese in un posto come quello? E perché, poco dopo, Oreste sparisce nel nulla? Da quel momento, stanare Fausto diventa l’ossessione di Antonio e l’ordinata quotidianità dell’imprenditore comincia a deragliare. Ma cercare la verità di qualcun altro può essere un gioco pericoloso, se non si sono ancora fatti i conti con la propria. Ne “L’Invisibile”, Giovanni Floris racconta una trama di segreti capace di dirottare vite e anestetizzare amori, fotografando un tempo, il nostro, dove la reputazione coincide con quello che siamo, dove vince solo chi santifica le apparenze, e nessuno è mai davvero innocente.

 

 

Recensione

A volte capita di provare il desiderio di essere invisibili. Per tranquillità, per quieto vivere, per stare in pace. Nel caso di Fausto Maria per nascondere un passato che ha cercato di dimenticare.

Lui si è fatto da solo, è diventato uno dei personaggi più influenti di Roma, forse pensa di candidarsi a sindaco della capitale e frequenta solo i luoghi più in vista della città.

Allora cosa ci fa nella bottega di un piccolo barbiere di periferia?

Come fa a conoscere così bene Oreste, il barbiere in questione, e come mai, dopo aver scambiato con lui poche frasi alterate, Oreste sparisce dalla circolazione in modo così brusco e definitivo?

Ci deve essere sotto qualcosa. A trovarsi lì per caso è Antonio, giornalista un po’ allo sbando che sembra aver trovato la sua strada nel web e sui social. Che grande occasione per farsi conoscere, per riuscire a dimostrare che grande giornalista lui sia. Tutti lo devono sapere.

Perché è evidente che ci sia del marcio, ci deve essere per forza. E Fausto Maria diventa la sua ossessione.Antonio organizza interviste, fa inseguimenti, trucca foto… tutto per screditare il potente manager. Siamo quasi portati a fare il tifo per lui, finalmente c’è qualcuno che fa giustizia.

Poi però conosciamo il “corrotto. E se non lo fosse, corrotto?

In realtà sembra una bravissima persona. Ha una splendida famiglia, una vita sana, non tradisce la moglie, non prende bustarelle. Sono Antonio e le sue evidenti fake news ad essere nel torto?

Molto bello questo cambio di prospettiva, questo gioco di ruoli invertiti. Magari Fausto Maria e Antonio non sono poi così diversi, solo i contesti in cui sono cresciuti lo sono. Ed è impossibile trovare chi dei due ne uscirà vincente, è quasi una lotta ad armi pari. Floris mette in evidenza alcuni dei grandi mali dei nostri giorni.

Quello in cui se non vieni seguito da centinaia di follower fedeli sul web, non sei nessuno, sei invisibile. O il contrario, quello in cui devi parlare poco della tua vita privata per non permettere alla gente di scavare. Perché dei segreti, alla fin dei conti, ce li abbiamo tutti e meno si sa e meglio è.

Devi essere invisibile. Ma Oreste ce lo siamo dimenticato? Solo il finale darà una risposta a questo. Mi è piaciuta molto la scrittura di Floris. L’ho trovata fresca, colta e accattivante.

 

 

 

Giovanni Floris


(Roma, 1967) ha seguito come inviato del “Giornale Radio Rai” i maggiori avvenimenti di politica, esteri ed economia. Ha condotto Radio anch’io, è stato corrispondente dagli Usa nel 2002. È autore e conduttore di Dimartedì su La7, dopo tredici anni di Ballarò su Rai 3. Il suo ultimo romanzo è Quella notte sono io (Rizzoli 2016)

 

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