L’omicidio Attanasio





Recensione di Salvatore Argiolas


Autore: Matteo Giusti

Editore: Castelvecchi

Genere: Reportage giornalistico, saggio

Pagine: 128

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Il Congo, le sue ricchezze, la sua violenza, il suo passato e il suo futuro. Una storia drammatica che ha travolto anche il nostro ambasciatore Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, che erano nel Paese per aiutare un popolo disperato. Matteo Giusti raccoglie le parole, i ricordi, le speranze e i progetti di chi li ha conosciuti e lotta ogni giorno per dare una speranza al gigante africano, che l’Occidente si limita a tenere in vita solo per spremerlo economicamente. Un Paese che potrebbe essere un paradiso, ma che spesso sa essere un autentico inferno in terra. Prefazione di Denis Mukwege.

Recensione

Il nome Congo richiama immediatamente alla memoria le strazianti parole, “L’orrore”. L’orrore” di Cuore di tenebra”, il capolavoro dello scrittore inglese di origine polacca Joseph Conrad che racconta lo sfruttamento africano da parte degli europei.

Un altro scrittore britannico, il premio Nobel Rudyard Kipling, nel suo famoso romanzo “Kim” parla di “Grande gioco” riferendosi agli intrighi e agli scontri geopolitici delle grandi potenze.

Questi riferimenti letterari possono aiutare a creare una cornice plausibile che aiuti a comprendere i retroscena della morte dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio, della sua scorta, il carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustapha Milambo trucidati il 22 febbraio 2021 da un commando armato ancora non identificato.

Il Congo è una terra sventurata che ha una lunga storia di sofferenze e di sfruttamento e che incredibilmente fu negli decenni finali dell’Ottocento, regno privato del re del Belgio Leopoldo II, uno degli uomini più malvagi mai esistiti.

La straordinaria ricchezza di questo sfortunato Paese è stata anche la sua dannazione perché fu sempre sfruttato spietatamente e il Re del Belgio arrivò a possedere più di due milioni di chilometri quadrati di territorio compresi i suoi circa nove milioni di abitanti.

Se questo fosse un giallo, sarebbero molti i sospettati, tanti quante sono le milizie che percorrono la Repubblica Democratica del Congo, nazione che subisce l’influenza nefasta dei vicini come Ruanda, Burundi, Uganda che spesso agiscono per conto di altre potenze più grandi e dai mezzi quasi illimitati.

I moventi ipotizzati per la strage sono molteplici ma si fa strada l’idea che gli assassini volessero compiere un rapimento finito nel sangue e certi indizi fanno ritenere che i colpevoli siano soldati dell’esercito congolese.

Matteo Giusti nel suo libro, quasi un instant book “L’omicidio Attanasio. Morte di un ambasciatore” ci fornisce un accurato excursus storico che consente di inquadrare perfettamente la cronologia insanguinata di questa enorme nazione, una delle più grandi dell’Africa e soprattutto riporta diverse testimonianze che rendono chiaro lo scenario geopolitico che fa da sfondo al dramma dell’ambasciatore Attanasio, del carabiniere Iacovacci e dell’autista Milambo.

Qui entra in gioco la grande geo-politica” dice un sindacalista congolese esule in Italia, “perché ruandesi, ugandesi e burundesi altro non sono che il grimaldello con cui gli americani vogliono estromettere la Francia e il Belgio dalle ricchezze del Congo.”

Tra le tante vittime di questa barbara situazione ci sono soprattutto donne e bambini

Non avrei mai immaginato che il mio primo paziente sarebbe stata una bambina stuprata. Durante la Seconda Guerra del Congo lo stupro era diventata una vera e propria arma da guerra. Le donne venivano stuprate per intimidire la popolazione, per distruggere famiglie ed intere comunità. E’ stata una guerra combattuta sui corpi dei bambini. Questo è assolutamente inaccettabile.”

testimonia il dottor Denis Mukwege.

Indebolito da tanti interventi esterni, il Congo è ormai terreno di conquista per molte nazioni che vogliono impadronirsi dei suoi minerali preziosi, primo tra tutti il Coltan che viene usato nella sempre più indispensabile industria dei semiconduttori elettronici.

Matteo Giusti pone l’accento proprio su questo aspetto che sarà sempre più determinante nel futuro in cui questo metallo sarà di fondamentale importanza per tutte le produzioni e nel suo reportage registra molte persone bene informate che illustrano la grande complessità della situazione congolese e in particolare della regione del Kivu in cui venne assassinato l’ambasciatore italiano.

E’ difficile capire quale possa essere il futuro per il Kivu e l’intero Congo, che è ormai un paese distrutto da una guerra imposta e dalla crudele violenza fatta subire alla sua popolazione.” scrive il Premio Nobel per la Pace Denis Mukwege nella prefazione, “In questa regione non potrà esserci un futuro di sviluppo senza la pace, e non ci sarà pace senza giustizia,”.

L’omicidio Attanasio” è un libro necessario perché ci consente di capire certe dinamiche geopolitiche di cui sentiamo parlare molto raramente e che anche se crediamo non ci interessino, saranno decisive nel medio- lungo periodo e se l’Unione Europea non capisce che in Africa si gioca una partita di scacchi importantissima per il futuro e decide di non impegnarsi nella scacchiera, dovremo tutti pagare un prezzo salatissimo.

L’interessante saggio di Matteo Giusti mette anche in luce la figura di Luca Attanasio, giovane e dinamico ambasciatore che ha sempre agito per il bene dei più deboli mostrando un amore sconfinato per l’Africa e suoi abitanti vessati e sfruttati da talmente tanti secoli di asservimento fisico ed economico che fanno venire in mente quanto scritto dal sudafricano Deon Meyer in un suo noir:

Dopo aver guardato la sua opera, il Creatore doveva aver pensato: “lo lascerò così com’è, come una tentazione, e vi metterò gente avida, che farò arrivare da ogni parte dell’Africa e dal mondo dei bianchi per vedere come ridurranno questo paradiso.”

 

Matteo Giusti


Matteo Giusti: Arezzo 1977.collaboratore dal 2011 della rivista di geopolitica Limes è un riconosciuto africanista che lavora per diverse testate nazionali. Nel 2021 ha pubblicato il suo primo saggio dedicato al caso dell’omicidio dell’ambasciatore Luca Attanasio con la Castelvecchi editore

 

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