L’omicidio Vera Kall




Sinossi. Una telefonata nel mezzo della notte: una voce e poche parole che in un solo momento fanno crollare certezze e instillano dubbi e paure. Un messaggio che fa riaffiorare ricordi ed emozioni da un passato che sembrava ormai lontano e definitivo. Un terribile incidente forse non così casuale che sconvolge la vita di una tranquilla cittadina e porta con sé riflessioni etiche e morali. Tre delitti per altrettanti racconti, attraverso i quali Håkan Nesser esplora il mondo delle possibilità e l’effetto dirompente che alcune decisioni possono avere anche a distanza di anni sulle vite delle persone; mostra come i rapporti famigliari apparentemente più solidi e senza sbavature possano invece dimostrarsi fragili ed effimeri, perché basati su segreti e menzogne. A indagare questa volta sono persone come noi: una donna che non vuole veder tornare il figliastro tossicomane che aveva causato tanti problemi e che credeva morto, un professore cinquantenne che si mette sulle tracce di una vecchia compagna di classe, un insegnante che cade in una profonda crisi dopo la morte di un’alunna.

 L’OMICIDIO VERA KALL

Guanda 2023

Carmen Giorgetti Cima ( Traduttore )

narrativa gialla, pag.288


L’omicidio Vera Kall

A cura di Marina Toniolo


 Recensione di Marina Toniolo

Tre racconti animano la struttura del libro.

Nel primo, una coppia matura vive in una bella casa in un ottimo posto. Il marito lavora nel cinema e la moglie scrive autobiografie. Durante una notte, mentre l’uomo è via per lavoro, lei riceve una telefonata dal figlio che crede morto da ventidue anni. L’evento fa crollare il castello di carte costruito dai coniugi nel corso di una serata tempestosa in cui entrambi prendono una decisione che muta il corso degli eventi. 

Nel secondo, un uomo quasi cinquantenne accetta l’invito di un vecchio amico di scuola a passare due settimane in uno chalet sul lago per correggere una bozza di libro e parlare del passato. E di Vera Kall, che trent’anni prima scompare dalla festa di fine anno scolastico e non viene più ritrovata. Un biglietto lasciato alla reception dell’hotel mette in moto la ricerca di indizi per capire dove può essere la ragazza.

Nel terzo, un giovanissimo insegnate di svedese e inglese deve valutare la preparazione di una studentessa che, purtroppo, muore in un incidente prima degli scrutini. Gli scrupoli che si pone lo portano ad un incontro surreale con i genitori dal quale scaturisce una profonda crisi.

Qual è il filo conduttore delle tre esistenze?

Sicuramente il tempo.

Come lo intendiamo ed anche come sarebbe potuto essere se si fossero prese decisioni diverse anni addietro.

 Poiché “le ferite possono guarire, e il pregio dell’essere umano è di sapersi adattare a nuove condizioni, a situazioni in cui altri animali soccomberebbero”.

Tuttavia omissioni e menzogne possono minare anche gli spiriti più forti e, se manca la fiducia, l’intera esistenza va rivista ponendo nuovi obiettivi. Dobbiamo riflettere sul tempo e di quanto poco la nostra esperienza dello stesso corrisponda al modo in cui lo misuriamo.

Ambientato in una Svezia quasi impersonale, ‘L’omicidio Vera Kall’ mi ha posto nella condizione di ragionare molto sui tre racconti, così diversi eppure con temi simili.
La lettura potrebbe fermarsi solo al primo livello ma la semplicità di scrittura pone un’analisi che si rivela costante nel corso della giornata e che sicuramente continuerà ancora.

I rapporti familiari descritti nascondono delle insidie e non si può fuggire ma cercare e affrontare la verità. Decisamente inusuale e introspettivo.

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Håkan Nesser


Håkan Nesser nato nel 1950 a Kumla, è uno scrittore svedese di romanzi polizieschi. Ha insegnato lettere in un liceo, ma dopo il successo ottenuto dai suoi primi romanzi si è dedicato interamente alla letteratura. Molti dei suoi gialli hanno come protagonista il commissario Van Veeteren. I suoi libri sono stati tradotti in molte lingue, tra cui l’italiano, e da alcuni di essi sono stati tratti film o serie televisive. Nel 2000 ha vinto, con ‘Carambole’, il premio Glasnyckeln (“Chiave di vetro”) per il miglior romanzo poliziesco scandinavo. Dal 2000 la TV svedese ha prodotto una serie di film basati sui casi del commissario Van Veeteren: alcuni sono basati su romanzi già pubblicati, altri sono stati scritti espressamente per la televisione da Nesser.
Della serie che ha per protagonista il commissario Van Veeteren, Guanda ha pubblicato: ‘La rete a maglie larghe’, ‘Una donna segnata’, ‘L’uomo che visse un giorno’, ‘Il commissario e il silenzio’, ‘Carambole’ (che ha vinto nel 1999 il prestigioso premio Glasnyckeln come miglior romanzo poliziesco scandinavo dell’anno), ‘Un corpo sulla spiaggia’, ‘La rondine, il gatto, la rosa, la morte’, ‘Il caso G’ e ‘Il commissario cade in trappola’. Della serie dedicata all’ispettore italo-svedese Gunnar Barbarotti sono usciti ‘L’uomo senza un cane’, ‘Era tutta un’altra storia’, ‘L’uomo con due vite’, ‘L’uomo che odiava i martedì’ e ‘Confessioni di una squartatrice’. Nel catalogo Guanda sono presenti anche  ‘Il ragazzo che sognava Kim Novak’, ‘La confraternita dei mancini’ e ‘Barbarotti e l’autista malinconico’.

A cura di Marina Toniolo 

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