L’opzione di Dio




Recensione di Francesco Morra


Autore: Pietro Caliceti

Editore: Baldini + Castoldi

Genere: Narrativa

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2020

Sinossi. La cristianità è in crisi: un violento attentato jihadista, il primo in Italia, ha fatto una strage proprio davanti a San Pietro, e ben presto una notizia altrettanto esplosiva inizia a diffondersi all’interno del Palazzo Apostolico: il Papa sta morendo. Subito nella Curia si scatena la lotta per la successione. Il candidato dei tradizionalisti è Angelo Vignale, un asceta in odore di santità, che il Papa uscente ha voluto quale suo prelato allo IOR. I progressisti puntano invece su Warren Hamilton, un ex rugbista sudafricano divenuto famoso per aver conciliato moltissimi casi di pedofilia prima che arrivassero in tribunale, facendo così risparmiare alla Chiesa un sacco di soldi. Entrambi si lanciano a cercare freneticamente il modo per sbarrare al rivale la strada per il soglio pontificio. La strategia di Hamilton consiste nel passare al setaccio i conti dello IOR sperando di trovare irregolarità che il rivale non ha notato, aiutato da Alessio Macchia, giovane prete dalla fede incrollabile, e dal fratello di lui Giovanni, un avvocato specializzato in questioni finanziarie, che invece ha perso completamente la fede. Dal canto suo, Vignale sguinzaglia il suo assistente a indagare sul passato di Hamilton, sperando di trovare qualche scheletro nel suo armadio. Mentre la polizia indaga sull’attentato, le piste si moltiplicano e l’intrigo di potere, soldi, terrorismo e compromessi all’interno del Vaticano si fa sempre più fitto. Ma proprio quando tutte le indagini sembrano essersi arenate, inaspettatamente emerge un filo che le unisce, e che porta alla luce una verità agghiacciante.

Recensione

Perché l’alternativa a credere in Dio sarebbe o che tutto questo non ha alcun senso, o che è stato creato da qualcuno di cattivo. E di fronte a queste alternative, optare per Dio è la migliore opzione possibile.

Pietro Caliceti torna con un nuovo romanzo nel 2020, un thriller dai contorni religiosi e finanziari. Una trama complessa dove tre storie corrono parallele per le più di 400 pagine, convergendo in un finale sorprendente.

La  ragione  arriva  fino  a  un certo  punto;  ma  c’è  un’infinità  di  cose  che  la  sorpassano.  E se  uno  è veramente  ragionevole,  non  può  fare  altro  che  riconoscerlo.  Nulla  è più  ragionevole  dello  sconfessare  la  ragione.  Ed  è  solo sconfessando  la  ragione  che  arriviamo  a  Dio.

Il papa sta morendo e due visioni della Chiesa, una tradizionalista e l’altra riformista tornano a scontrarsi, incarnandosi nei candidati al soglio pontificio: Hamilton e Vignale. I competitor faranno di tutto per minare il buon nome del loro avversario e usufruiranno di collaboratori per raggiungere il loro scopo, trovare qualcosa di compromettente… Nel frattempo un attentato terroristico miete vittime a Roma. Quindi le tre storie sono il percorso verso il conclave, le indagini sull’attentato e quelle per scoprire le eventuali prove del passato o presente opaco dei cardinali in lizza per diventare il successore di Pietro. Tra le figure e i personaggi, tutti ben delineati. Emergono le figure dei fratelli Macchia. Uno avvocato e l’altro prete che indagheranno sulla gestione dello IOR di Vignale per conto di Hamilton. Quest’ultimo sarà oggetto di ricerche approfondite.

A  volte  ho  come  la  sensazione  che  Dio  si  sia stufato  di  tutti  noi.  Che  voglia  disfarsi  di  noi  e  passare  ad  altro.  Ad altro,  mentre  noi  siamo  ancora  qui,  vivi,  che  parliamo

Un crescente pathos, acuito di capitolo in capitolo accarezza la lettura di queste pagine. Terrorismo, pedofilia, corruzione morale, IOR e finanza. Gli intrighi permeano tutto il libro.

«Non  penso  di  avere  una  soluzione,  Ale.  Non  penso  che  ci  sia  una soluzione.  Questa  è  la  differenza,  tra  noi  due.»

La Fede guida l’uomo e Caliceti ci dimostra ancora quanto le idee e ancor più gli ideali camminano sulle gambe di uomini, imperfetti.

Le insicurezze del prete Macchia, sono quelle anche dell’uomo comune, indi ci fanno empatizzaremoltissimo con lui.

Si  enim  comprehendis,  non  est  Deus

Il silenzio di Dio ne costituisce presenza e forza.

Raramente una trama è così ben articolata come in questo romanzo. Temi religiosi e molto umani vengono coniugati con grande perizia e avvincono. Fino alla fine si è portati ad interrogarsi su quale sarà la conclusione dell’ordito costruito dall’autore. Una scrittura chiara e uno stile limpido al servizio anche di descrizioni finanziarie e indagando su aspetti dirimenti della fede. Non è un saggio finanziario e nemmeno teologico, ma si serve di alcuni aspetti che permettono di attribuire una grande originalità alla storia. Tutto ciò dimostra quanto non vi siano mai confini precisi che definiscano un genere e si riesca a superarlo, innovarlo e potenziarlo, realizzando un’opera di notevole gradevolezza e profondità letteraria. E’ un gran merito riuscire a stupire il lettore e vedrete che in queste pagine niente è banale e scontato, fino alla fine nulla è come sembra.

Aveva  sempre  creduto  che  la soluzione  a  tutto  fosse  un’opzione,  l’opzione  di  Dio;  ma  ora  le opzioni  vincenti  erano  sparite.  Qualunque  cosa  scegliesse,  era destinato  a  perdere.

A cura di Francesco Morra

www.youtube.com/user/Vetriera

 

Pietro Caliceti


(1965), avvocato specializzato in materie finanziarie e societarie, ha esordito nella narrativa con L’Ultimo Cliente (Baldini & Castoldi, 2016), un romanzo che ha subito avuto un ottimo successo di pubblico e di critica, cui ha fatto seguito BitGlobal (Baldini&Castoldi, 2017), il primo romanzo al mondo incentrato su bitcoin.Le sue opere sono state salutate come “una nuova narrativa della finanza, che ne sfrutta il lessico e disegna i cattivi contemporanei” (Tuttolibri) ed accostate, oltre che ai romanzi di maestri del legal thriller come John Grisham, a film come La Grande Scommessa e serie televisive come Billions (TuStyle).

 

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