L’ultima nota di violino




Recensione di Ilaria Bagnati


Autore: Natasha Korsakova

Editore: Piemme

Genere: thriller

Pagine: 448

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Un killer spietato. L’ossessione per uno strumento leggendario. Un’indagine nel lato più oscuro del mondo della musica classica. Cremona, 12 agosto 1716. Nel suo laboratorio, Antonio Stradivari ha ultimato un violino perfetto, il suo capolavoro. Ma dietro quello strumento c’è molto di più: un segreto, destinato a essere tramandato per generazioni. Esattamente 300 anni dopo, a Roma, il commissario Di Bernardo riceve una telefonata dal suo partner, l’ispettore Del Pino: la potente agente musicale Cornelia Gardini è stata assassinata. L’efferatezza del delitto colpisce persino un uomo come Di Bernardo che, dopo anni a combattere la ‘ndrangheta, pensava di averle viste tutte. La vittima è in una pozza di sangue, la gola squarciata. Gli occhi, spalancati in un’espressione di terrore, conservano il segreto del volto dell’assassino. Quando anche la nipote della donna, violinista, viene aggredita brutalmente, e diversi indizi fanno pensare a un collegamento con il capolavoro di Stradivari, a Di Bernardo non resta che addentrarsi nel lato più torbido e oscuro della musica classica. Sulle tracce di un tesoro per cui molti sono disposti a uccidere, e a morire. In questo giallo sorprendente, Natasha Korsakova ci accompagna in una Roma logora ed eterna, tra eleganti sale da concerto e artisti senza scrupoli, regalandoci un’indimenticabile figura di detective “vecchio stile” con un’incrollabile fiducia nel potere della giustizia.

Recensione

L’ultima nota di violino è un thriller che fonda le sue radici nel passato, precisamente a Cremona agli inizi del 1700. Antonio Stradivari è passato alla storia come il più grande maestro liutario, qui lo troviamo alle prese con la costruzione del suo più grande capolavoro, il violino perfetto. 

Fabbricare un violino eccellente non era mero artigianato: era un’arte, che alle volte diveniva totalizzante.

Nel 2017 a Roma si compie un omicidio efferato, Cornelia Gardini, famosa agente letteraria, viene letteralmente sgozzata nel suo ufficio.

L’omicidio è stato commesso in una finestra temporale molto ridotta, il tempo che la segretaria ha impiegato per scendere al bar a prendere uno spuntino. La Gardini è stata trovata in una pozza di sangue con gli occhi sbarrati, non sembra essersi difesa e ciò fa pensare che conoscesse il suo assassino.

Chi può aver ucciso Cornelia?

Può essere un musicista che lei rappresenta? Un familiare o un conoscente?

Il commissario Di Bernardo ammette di non conoscere il mondo della musica classica quindi fatica un po’ a destreggiarsi tra musicisti, liutari e meravigliosi violini. La sua dedizione al lavoro lo porta a impegnarsi a fondo in un caso che appare fin da subito ostico.

Quando la nipote di Cornelia, Arabella, violinista di successo, viene aggredita e trovata in un boschetto il caso sembra complicarsi ulteriormente.

Si tratta della stessa mano che ha ucciso sua zia?

I violini acquistano una grande importanza in questa storia e fanno da filo conduttore tra il passato e il presente. Si percepisce il grande amore e il profondo rispetto dell’autrice nei confronti della musica classica e in particolare dei violini.

Ne descrive la struttura, ci parla del loro suono, di come vengono trattati, della loro storia e del loro valore monetario ma soprattutto sentimentale. E’ stato molto interessante e illuminante conoscere queste informazioni.  

La tensione in questo thriller è palpabile, mi sono chiesta se ci sarebbero state nuove vittime, ho sospettato di tutti e il finale mi ha pienamente appagata. Sono stata molto felice di fare la conoscenza di un nuovo commissario che l’autrice ha ben caratterizzato.

L’uomo è divorziato e vive solo anche se la presenza del figlio Alberto è una presenza costante nella sua vita. Di Bernardo è un uomo di grande cuore e sensibilità, è un ottimo padre e ha un profondo senso della giustizia. Da una parte rappresenta lo stereotipo del commissario in sovrappeso in lotta con la bilancia ma è un personaggio che si fa amare e ricordare.

Consiglio la lettura di L’ultima nota di violino a chi ama la musica classica e i thriller coinvolgenti ricchi di tensione e indizi da raccogliere e scoprire.

A cura di Ilaria Bagnati

ilariaticonsigliaunlibro.blogspot.com

 

Natasha Korsakova


Natasha Korsakova è una violinista e scrittrice di origine greco-russa. Dopo gli studi alla Central Music School del Conservatorio di Mosca, a 19 anni si è trasferita in Germania e ha continuato la sua attività concertistica, esibendosi come solista in tutto il mondo. È stata nominata “Artista dell’anno” in Cile e in Italia, e ha suonato per Papa Benedetto XVI in Vaticano. Oggi vive nel sud della Svizzera e visita spesso l’Italia, in particolare Roma, che ha scelto come teatro dei suoi romanzi gialli. Il secondo capitolo della serie del commissario Di Bernardo è stato da poco pubblicato nei Paesi di lingua tedesca, dove la serie ha avuto un grande successo anche in edizione audio.

 

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