L’uomo nell’ombra




Recensione di Mirella Facchetti


Autore: Daniel Cole

Traduttore: Alberto Pezzotta

Editore: Longanesi 

Genere: Thriller

Pagine: 400 nella versione a stampa

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Mi chiamo Emily Baxter e quello che mi aspetta è un compito impossibile, un enigma che sfida qualsiasi comprensione. Sono una detective di New Scotland Yard, sono fatta per questo lavoro. O così ho sempre creduto. Ma fermare questi omicidi sembra qualcosa al di là delle mie forze, e perfino di quelle dell’FBI e della CIA. Tutto per un semplice fatto: non muoiono solo le vittime, muoiono ogni volta anche gli assassini. Sempre in coppia, omicidio e suicidio. Qui a Londra, ma anche oltre oceano, a New York. C’è soltanto un aspetto che può aiutarmi a trovare chi tira i fili nell’ombra. Ma è anche ciò che più mi terrorizza. Perché, per quanto possano sembrare distanti, questi omicidi hanno una cosa in comune.

Recensione

Non avevo letto Rag Doll– il precedente thriller di Cole – e non sapevo nemmeno che questo libro fosse, in un certo senso, una sua continuazione; mi ha colpita per la bellissima copertina, mi sono buttata nella lettura ewow è stato un continuo crescendo. Sicuramente, allinizio della lettura, i richiami al caso Rag Doll facilitano chi ha già letto il primo thriller, ma dopo un momento di smarrimento iniziale – dovuto anche al gioco di Cole che parte, molto cinematograficamente, con un flashforward, per poi intrecciare la storia su diversi piani temporali – sono stata immediatamente catturata.

La storia in sé trascina, anche perchè è tutta attualità (per non spoilerare, mi limito a dire che attentati e spirito di vendetta la fanno da padrone) e lidea di alternare le scene del crimine tra Londra e New York, con omicidi che si ripetono, quasi identici, tra le città, con un effetto ping-pong, è molto originale.

Ciò che più mi ha colpita e che più ha attirato la mia attenzione, al di là della storia, sono stati, però, i personaggi: Baxter su tutti.

Baxter, protagonista già del precedente romanzo, viene tratteggiata benissimo: dura, spigolosa, resa insicura nelle relazioni umane da precedenti cadute che lhanno lasciata ammaccata, sincera al limite delloffensivo, anaffettiva, non disposta, mai, a fare la parte del poliziotto buono.

Rapportarsi con lei significa, giorno dopo giorno, guadagnarsi fiducia sul campo, significa scalfire le sue granitiche certezze, significa rendersi conto della sua fragilità nascosta sotto la corazza della persona che non deve chiedere mai, della donna che ha tutto sotto controllo. E io amo questi personaggi, così complessi, rognosi” e, allo stesso tempo, estremamente fragili.

Il finale, poi, con il ritorno di Wolfpersonaggio di Rag Doll– a cui si continua ad accennare nel corso della storia (personaggio estremamente legato a Baxter), fa immediatamente venire voglia di avere tra le mani il nuovo romanzo di Cole.

Adrenalinico, avvincente, ricco di colpi di scena e di personaggi ben delineati, questo thriller ha tutto per conquistare il lettore.

Daniel Cole


Daniel Cole, ha lavorato in passato come paramedico. Ragdoll, il suo primo romanzo e il primo capitolo della trilogia legata al detective Wolf, è uscito in Italia nel 2017 presso Longanesi, che se l’è aggiudicato in seguito a un’asta agguerrita alla London Book Fair.

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