Macerie




Greta e Marlon e la strage delle lucciole


Autore: Erica Arosio & Giorgio Maimone

Editore: Mursia

Genere: Giallo

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Milano, dicembre 1950. Viene uccisa una lucciola. È la quinta, ma la Polizia non se ne interessa. Le prostitute non valgono niente: non possono andare in chiesa, non pagano le tasse, non hanno diritti, non votano, non meritano indagini. Ancora di più se si tratta di ex operaie, che hanno scelto il mestiere per fame. Chi c’è dietro questi omicidi? Spetterà a Greta e a Marlon scoprirlo, spezzando la rete di omertà che il potere stringe attorno al caso. Intanto alla Scala fervono i preparativi per il debutto dell’Otello. Tutto intorno, le macerie della guerra deturpano ancora Milano: le case crollate, i villaggi per gli sfollati, la migrazione dal Sud, la miseria delle periferie e, per converso, in centro, una città che ha fretta, che vuole crescere, che si libera del vecchio per costruire il nuovo, dove gli abitanti dei quartieri alti non si mischiano ai proletari. A meno che questo non avvenga nei bordelli.

Recensione di Paola Iannelli


L’energia esplosiva implode a Milano, dove desideri e speranze alimentano la fervente ascesa della metropoli, tesa a ricostruire il tessuto connettivo della città nel secondo dopoguerra. Un’atmosfera rarefatta però incombe sulla superficie della fitta ragnatela umana che popola i tanti quartieri, la fame e la miseria sono protagoniste di un momento storico molto delicato.

La crisi di identità e le problematiche legate allo scarso valore spirituale sprigionano e liberano gli istinti più bassi. La storia di Greta, un’avvocatessa-investigatrice si ambienta negli anni ’50, epoca d’oro per lo sviluppo delle grandi industrie e del commercio, è per certi versi innovativa. Donna, di aspetto gradevole, colta, riesce suo malgrado a farsi carico delle indagini per scoprire l’assassino delle lucciole. Grazie al suo spiccato senso di osservazione colloca gli indizi giusti nella casella idonea, tanto da riuscire a decifrare la natura del serial killer.

Alcuni scorci di Milano ricordano un grande romanzo La pelle di Curzio Malaparte, che nell’anno della pubblicazione nel 1949, suscitò un grande scandalo, colpevole di aver fatto luce sulle ombre calate a Napoli dopo la fine della seconda guerra mondiale, non di meno sul degrado fisico e psicologico del popolo.

In Macerie il vettore portante è nella descrizione nello sfaldamento dei lembi che custodiscono l’anima, o meglio la scarnificazione dei sentimenti buoni, l’unica cosa che resta è un istinto greve e balordo che prende forma nella continua assuefazione intenta al delirio della sopravvivenza.


Le donne descritte patiscono pene indicibili, corporali e spirituali, ricevendo in cambio l’obolo della rinuncia a qualsiasi forma di dignità. I profili maschili restano volutamente relegati nel recinto della volgarità fine a sé stessa, unica testimone delle azioni ignobili di cui si macchiano. Le ore dedicate all’ozio si trasformano per loro in ancore di salvataggio da una vita scialba, condividendo così tra alcol e bordelli, la sete di diversione che tiene lontana la balestra la cui freccia è tesa nel dolore di vivere.

L’odore della vendetta però percorre tutto il romanzo spargendo il seme della classica rivalsa, le ragioni del male sfiorano la follia restando nel buio dell’inconscio, i monologhi dell’assassino centellinano le motivazioni e le deviazioni psichiche che lo hanno condotto a commettere numerosi omicidi.

Al centro c’è lei Greta, una donna dall’aspetto fragile ma con un temperamento ferreo, il suo personaggio delinea il confine verso cui il male dovrà scontrarsi. L’abilità dell’avvocatessa è nel riconoscere la vera natura dell’uomo che agisce a danno delle prostitute.

Milano osserva attraverso i palazzi diroccati dai numerosi bombardamenti le varie figure che si alternano senza sosta, reduci di quel solletico civile che alimenta progetti e opere in corso. La salvezza arriverà seguendo la scia della lucciola più giovane, colpevole di assecondare un’educazione insana e lei sarà la molla che darà a Greta la chiave di volta.

Un romanzo scritto a quattro mani dove si evidenzia il grande amore per la città di Milano, complice la delicata armonia scrittoria che vede un registro linguistico chiaro ma dalle tinte profonde, in cui ogni sagoma umana è studiata attraverso un caleidoscopio intimo, in cui emergono molteplici  sfaccettature.

La dualità dei fini nella mercificazione del proprio corpo è al centro di questa indagine privata, scabrosa e dolente, chiusa nell’immoralità e nello sfacelo nato dalla incuria rivolta ai più deboli, vittime inconsapevoli di un sistema politico- finanziario potente e cieco.

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Erica Arosio & Giorgio Maimone


Erica Arosio Laureta in Filosofia, Erica Arosio è una giornalista con una grande passione per la gastronomia, anche per formazione famigliare. Già collabotrice di «Gioia», in cui si occupa di cultura e spettacolo, ha scritto anche per «La Repubblica», «Il Giorno», «Cineforum», «Rockerilla» e «Segnocinema». È critica cinematografica e letteraria, ed è passata dall’altra parte della barricata pubblicando il suo primo romanzo L’uomo sbagliato con La Tartaruga nel 2012 (riedito da Baldini & Castoldi nel 2014). L’anno successivo esce Vertigine (Baldini & Castoldi), scritto a quattro mani con Giorgio Maimone, con il quale darà alle stampe anche L’amour gourmet (Mondadori Electa, 2014) e Non mi dire chi sei (Tea 2016). Da segnalare infine che nel 2013 esce per Feltrinelli Real Cinema la riedizione di una sua biografia su Marilyn Monroe La macchina soffice, in cofanetto con il film Love, Marilyn.

Giorgio Maimone. Caporedattore de «Il Sole 24 Ore» per oltre trent’anni, ha anche lavorato in teatro, diretto una delle prime radio libere della sinistra milanese, Radio Canale 96 e, in seguito, Radio Regione. Ha fondato e diretto il portale della canzone d’autore La Brigata Lolli e ha collaborato con le reti Mediaset come ideatore e autore di programmi. Si occupa di recensioni librarie e discografiche per il settimanale «Gioia», si definisce gourmet per vocazione, anche se si occupa del fenomeno della nascita dell’alta ristorazione per lavoro, ad esempio con Cnn Italia. Del 2013 è il suo primo libro Vertigine, edito da Baldini & Castoldi e scritto con Erica Arosio, un giallo ambientato nella Milano degli anni ’50. Sempre con Erica Arosio ha scritto anche L’amour gourmet, uscito nel 2014 per Mondadori Electa, e Non mi dire chi sei, pubblicato da Tea nel 2016 

A cura di Paola Iannelli

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