Maledizione Gonzaga




di G.L. Barone


DETTAGLI:

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Giallo di ambientazione storica

Pagine: 320

Anno edizione: 2024

Sinossi. Mantova 1591. Durante una battuta di caccia, il duca Vincenzo Gonzaga ritrova i cadaveri di due emissari che aveva inviato a Milano pochi giorni prima. A rendere la scoperta ancora più agghiacciante è un dipinto, lasciato vicino ai corpi, che ritrae una donna dall’espressione malefica con una falce insanguinata. Impossibile non pensare alla leggenda delle Ninfe del Mincio, che con la luna piena si trasformerebbero in streghe per far strage di chiunque incontrino. Ma l’anziano notaio Ranuccio Gallerani, a cui è affidata l’indagine, non si lascia suggestionare: insieme alle due vittime, quella notte, c’era anche la favorita del duca, Bianca Donati, che ora pare scomparsa nel nulla. Con l’aiuto del pittore di corte Giulio De Tatti, il notaio segue le tracce della dama e del quadro, tra carte dell’Inquisizione e giochi di potere che risalgono a un secolo prima. Scoprirà a sue spese che arte e realtà sono spesso più intrecciate di quanto sembri…


Maledizione Gonzaga

A cura di Marina Toniolo


 Recensione di Marina Toniolo

Passare dalla via Emilia significava far transitare un esercito di trentamila uomini attraverso l’intero ducato di Milano. Con tutto il corollario di saccheggi e ruberie a cui le corti italiane erano tristemente abituate”.

Ducato di Milano, corre l’anno 1494. Ludovico il Moro stringe un accordo particolare con il legato del re francese Carlo VIII per far sì che il suo esercito non transiti nei territori di Milano. Un secolo dopo Vincenzo Gonzaga deve decidere se cedere il territorio del Monferrato a Milano e acquisire in cambio Cremona. Purtroppo i due incaricati a controllare i conti del comune vengono uccisi e la terza ambasciatrice del gruppo, madonna Bianca Donati, viene trovata in possesso di un quadro particolare, attribuito al Vasari. Lei stessa assieme al pittore Giulio De Tatti e al notaio Gallerani attraversa mezza Italia fino allo Sato Pontificio per scoprire cosa si cela nella consegna furtiva del dipinto a lei stessa.

Barone sa perfettamente di cosa sta scrivendo e lo racconta in un modo da avvolgere completamente il lettore e trasportarlo nel Rinascimento Italiano.

Partendo da basi storiche certe intesse una trama veritiera ricca di colpi di scena e di arguzia. Il protagonista è, senza ombra di dubbio, il notaio Gallerani, un uomo anziano rimasto vedovo e senza figli a causa della peste.
Dedito totalmente al suo lavoro che occupa la giornata è accorto e profondo osservatore. È lui che supporta il gruppo formato da De Tatti e Donati nella ricerca dei dipinti mancanti, destreggiandosi tra Inquisizione e poteri temporali delle varie Signorie italiane.

Sì perché nel 1500 l’Italia, ricordiamocelo, è frammentata in ducati, marchesati, stati e signorie. Mantova rimane, nel panorama tardo medievale fino al 1700, un luogo sicuro, grazie all’accorta politica dei Gonzaga; i quali coltivano nel corso dei secoli amicizie e alleanze dando ospitalità agli artisti.

Questo insieme di informazioni è condensato perfettamente nella ‘Maledizione Gonzaga’ capace di sintetizzare quel periodo travagliato che caratterizza la nostra Patria, quando ancora faceva gola agli imperi europei.

Lo stile del romanzo è essenziale, ma pregno di note caratteristiche quali i nomi degli indumenti usati e delle peculiarità delle persone. Ecco che allora abbiamo i ‘birri’, che comunemente oggigiorno chiamiamo ‘sbirri’. Con pochi tratti sparsi tra le pagine i personaggi vengono delineati.

Il lettore rimane uno spettatore degli eventi che si succedono e non si può non empatizzare con chi fa dell’uso dell’intelligenza la forma più alta di politica sia interna che estera. 

Ambientato agli inizi dell’estate, rimango quindi folgorata dalle descrizioni di Mantova e, come auspica l’autore, mi propongo di poterla visitare al più presto. Da tenere in conto che i castelli narrati, le stanze, le vie, i palazzi, sono tutti esistenti e il fascino aggiunge fascino poiché posso pensare a quei tempi tormentati politicamente ma così densi di arte e cultura da rimanere abbagliati.

Consigliato?
Sì, si tratta di una lettura gradevolissima e nel contempo istruttiva.

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G. L. Barone


è nato a Varese nel 1974. Laureato in giurisprudenza, è appassionato di economia e nel tempo libero suona in un gruppo heavy metal. Lavora come funzionario presso il comune di Varese. Nel 2012 ha ottenuto uno straordinario successo di pubblico con ‘La cospirazione degli Illuminati’ (Newton Compton), rimasto nella top ten degli ebook per oltre 6 mesi. Tra gli altri suoi titoli ricordiamo: ‘I manoscritti perduti degli illuminati’; ‘Il sigillo dei tredici massoni’; ‘La chiave di Dante’.

A cura di Marina Toniolo

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