Mary Celeste 




 Mary Celeste

Salvatore Lecce

Cataldo Cazzato

GoWare 2022

Noir storico, pag.325

Sinossi. New York, novembre 1872. Il dottor Antonio Gagliardo è braccato da una spietata banda criminale per via di un debito di gioco. Preoccupato per la propria incolumità, sente riaccendersi una speranza di salvezza quando si vede offrire aiuto dal capitano della Mary Celeste, un brigantino pronto a salpare per Genova. Ma Gagliardo non può immaginare che ad attenderlo c’è una traversata oceanica funestata da tragici eventi, là dove non esiste alcuna via di fuga, dove il vento geme tra gli alberi bardati di vele, dove il mare e il cielo si fondono in un colore unico che inghiotte ogni cosa. Tra le assi di una trappola galleggiante, circondato da gente sconosciuta, Gagliardo sarà costretto a indossare i panni di investigatore per smascherare la persona che semina morte apparentemente senza motivo, un assassino spietato e senza scrupoli. Mary Celeste è un viaggio nell’ignoto su cui grava l’ombra di una maledizione, un’inquietante storia ispirata a fatti realmente accaduti, considerata il più grande mistero dei mari.


Recensione di Roberto Forconi

Esistono luoghi dimenticati dall’uomo dove le tenebre e l’amore si mescolano generando tempesta e perdizione; e in quei luoghi non esiste dio o entità a cui donare la propria anima. Solo pagine ritrovate dentro una bottiglia gettata nell’Oceano.

Nelle pagine del nuovo libro di Lecce e Cazzato ci immergiamo in un deserto avventuroso e arido che è quello dei profondi mari e delle grandi navi della seconda metà del diciannovesimo secolo. Un libro che “affonda” in un trama conosciuta, quella del mistero della Mary Celeste e la ripropone da un punto di vista inedito, romanzato che non lascia scampo al lettore che pagina dopo pagina si trova assieme all’equipaggio a sopravvivere agli eventi.

Quando la finzione si mescola alla storia conosciuta non può che coesistere un mistero che il lettore vuole conoscere, sviscerare e perché no, farlo quasi diventare reale più della storia stessa.

Un romanzo molto differente dai precedenti, eppur uguale per velocità e precisione. Le penne di Lecce e Cazzato sono sottili come rasoi nelle descrizioni e nel creare tensione mentre tutto intorno sta precipitando nell’abisso.

Protagonista della storia è l’indiscussa Mary Celeste, una brigantino canadese precedentemente chiamato Amazon che fu trovata alla deriva nel 1872 verso lo stretto di Gibilterra senza alcuna traccia dell’equipaggio.

Cosa è accaduto alla ciurma?

E perché non ci sono testimonianze di ciò che è accaduto?

Questo ed altro costruiscono la base della storia che ha di per sé delle solide fondamenta e si protende verso l’alto con una ricca moltitudine di personaggi tra cui spicca il Main Character il dottor Gagliardo, un medico italiano traferitosi a New York in tenera età, che sta fuggendo da un pericoloso criminale che rivuole i soldi di un forte debito di gioco.
Gagliardo trova rifugio in una taverna dove fa la conoscenza con il capitano della Mary Celeste che, dopo aver ascoltato la sua storia decide di farlo imbarcare senza tenere traccia nei registi di bordo la sua presenza per sbarcare poi in Italia a nuova vita. E’ qui che noi lettori facciamo la conoscenza dei dieci membri dell’equipaggio, delle loro facce consunte, i sorrisi abbozzati, le splendide e tormentose esistenze. Poco dopo due uomini si sentono male e Gagliardo essendo medico constata che sono stati avvelenati. Inizia qui la giovane e inesperta indagine di Gagliardo che si professa un po’ un giovane Conan Doyle nelle fattezze Holmesiane e tra ambienti maleodoranti e cabine strette si muove con estrema intelligenza catturando il lettore in dettagli unici che rendono quasi viva l’esperienza sulla nave. Ogni luogo e volto prende vita ed è proprio questa la grande abilità di Lecce e Cazzata, quella di far prendere vita a d ogni aspetto narrato nel libro.

La Mary Celeste si innalza come unica testimone della vicenda assieme al lettore in un patto di complicità che sovrasta ogni semplice congettura, fino al bellissimo finale che vuol dare una spiegazione a ciò che realmente successe all’equipaggio.

La suspence è l’elemento primario della storia fin dalle prime pagine in cui assistiamo al piano di fuga del dottore, fino a mescolarsi con la brezza dei venti e le bussole naviganti. 

La maledizione della Mary Celeste è impresso a fuoco in questo libro ed è bellissimo scoprire una storia accattivante sapendo che alla base c’è una storia vera a cui nessuno fino ad oggi ha mai dato una tangibile spiegazione.

Non aspettatevi un libro storico banale, e tenete presente a ciò che i due autori hanno scritto in precedenza; in questo loro ultimo lavoro ci sono tutti gli elementi noir che caratterizzavano sia Il Puparo che La Via del Silenzio aggiungendo l’avventura per i sette mari, le fughe rocambolesche e il piacere di non sentire le pagine che scorrono sotto le nostre dita.

Un altro tassello positivo che si aggiunge nella loro e nella nostra libreria.

A proposito, avete mai sentito parlare della nave fantasma Mary Celeste?

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Salvatore Lecce

Cataldo Cazzato


Salvatore Lecce e Cataldo Cazzato sono due amici che condividono la passione per la scrittura. I loro racconti “Natale con il morto” (2016) e “Amaranto e Porpora” (2018) sono stati pubblicati in appendice ai volumi del Giallo Mondadori. Dal racconto “L’albero di Elisa” (2018) è stata tratta l’omonima opera teatrale a cura della compagnia Trinaura Teatro. Per goWare hanno pubblicato il thriller “La via del silenzio” (2018) e il noir “Il Puparo” (2020), entrambi più volte bestseller Amazon.