Mio fratello




Mio fratello


Autore: Karin Smirnoff

Editore: Ponte alle Grazie

Traduzione: Giulia Pillon

Genere: Thriller

Pagine: 336

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Una tempesta di neve sferza la strada la sera in cui Jana, dopo anni di assenza, fa ritorno a Smalånger, nell’angolo più remoto della campagna svedese. L’incontro con il gemello Bror, che abita ancora nella piccola fattoria di famigliasprofondato in un gorgo di alcol e depressione, impone alla giovane donna di scavare nella memoria per disseppellire i demoni del passato. Demoni cresciuti silenziosi e indisturbati in seno a una comunità che sa tutto di tutti ma non osaintervenire negli affari degli altri. E che, a distanza di mesi, si ritrova ancora scossa dall’omicidio di Maria, la femme fatale del paese, morta in circostanze sospette. Nel riaprirsi di vecchie ferite, nel rincorrersi di misteri che scatenano un turbinio di paure e fantasmi, Jana prova a ricostruire una vita dove l’aveva abbandonata e a dipanare la matassa di una stagione oscura. Sullo scenario incantato del grande Nord, intriso di brutale bellezza, i due fratelli ripercorrono i sentieridella loro infanzia e scendono a patti con una verità difficile da accettare.

Recensione di Marina Toniolo 

Già all’epoca il nostro paesino e quelli circostanti erano pieni di case disabitate e noi c’eravamo intrufolati praticamente in tutte. Alcune erano vere e proprie stamberghe con la pioggia che entrava dalle falle del tetto e il pavimento sfondato”.

Cos’è casa? Dov’è casa?

Jana ritorna al suo paese per trovare il fratello Bror, che non se la passa molto bene dopo che la moglie lo ha lasciato. Vive ancora nella vecchia fattori di famiglia a uguale a tutte le altre nel circondario. Una uniformità esteriore che lascia pensare all’immobilità di cose e persone nel corso dei decenni. In contrasto con la natura fredda e selvaggia che attornia la campagna di Smalånger, piena di boschi di ruscelli di selvaggina. Jana arriva durante una notte piena di vento e neve e subito incontra (o reincontra?) John con il quale instaura velocemente un rapporto. Subito le viene rivelata la notizia che Maria, ex moglie di John, è morta in circostanze misteriose. E che tutti gli uomini – sposati e non – hanno avuto una storia con lei. Per comprendere appieno chi era quella donna fatale e misteriosa Janadeve ripercorrere la storia della sua infanzia e adolescenza e i rapporti che legano lei e il gemello alla madre e al padre.

Sai qualcosa sull’amore mi chiese. Capisci quali forze mette in moto in chi non ha mai amato. I nostri percorsi sono tutti diversi pensai. C’è chi si spara un colpo e chi sigilla le fessure da cui penetrano i sentimenti”.

Mio fratello’ è un libro che mi ha disturbata parecchio. C’è tutto quello che serve per un ottimo thriller nordico e pure di più. La scrittura è scarna, essenziale eppure ogni frase è perfettamente calibrata come un pugno ben assestato.

Ambientato ai giorni nostri, potrebbe essere stato scritto nell’ottocento, ai tempi di Dickens. Pedagogia nera, rassegnazione e isterismo religioso fanno da padroni in questo angolo remoto della Scandinavia. Una cultura nettamente contadina e di caccia con uomini duri e donne ancora più arcigne.

Jana e Bror sono dei sopravvissuti e la fede uno verso l’altro è il pilastro attorno a cui ruota la loro vita.  Sono affamati d’amore eppure respingenti, non riescono a fidarsi del prossimo perché troppi sono i punti oscuri nella loro anima e in quella dei vicini.

Eppure. Eppure affrontando con dolore i traumi passati riescono a costruirsi una nuova identità e una nuova esistenza. E questo mi ha colpita moltissimo perché è una storia intrisa di speranza e di luce. Pezzi di mosaico che avvicinati formano un disegno nuovo e caldo. Perché recuperare la propria storia e restando aperti alla vita permette una pienezza prima sconosciuta.

Un esordio perfetto questo primo libro sulla trilogia di Jana che, pur aspettando le nuove uscite, è auto concludente con un finale ad hoc.

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Karin Smirnoff


è nata nel 1964 e vive a Piteå, in Svezia. Dopo aver lavorato come fotografa e giornalista, ha esordito nel 2018 nella narrativa con ‘Mio fratello’, già tradotto in undici Paesi, il primo libro di una trilogia best seller in Svezia, da cui verrà presto tratta una serie tv. A seguito del grande successo dei suoi romanzi, Karin Smirnoff è stata scelta per scrivere il prossimo capitolo della serie Millennium di Stieg Larsson.


A cura di Marina Toniolo

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