Misterioso




Recensione di Loredana Cescutti


Autore: Arne Dahl

Traduttore: Carmen Giorgetti Cima

Editore: Marsilio

Collana Farfalle

Pagine: 368

Genere: thriller

Anno di pubblicazione: 2009

Sinossi. In una Stoccolma che gode di un’inattesa estate anticipata, qualcuno sembra deciso a colpire il cuore della vita economica del paese. Secondo un rituale ben preciso, alcuni manager alla guida di gruppi finanziari molto in vista vengono uccisi nel salotto di casa con due colpi di pistola alla testa. Omicidi che hanno le caratteristiche di un’esecuzione. L’allarme spinge la polizia a creare un’unità speciale, pochi uomini selezionati dotati di poteri straordinari per risolvere una situazione di emergenza. Con i colleghi del neonato Gruppo A, Paul Hjelm segue le tracce che portano a una società segreta, e ancora alla mafia russa, ma sarà il ritrovamento di un nastro su cui è incisa una rara registrazione di “Misterioso” di Thelonius Monk a dare una vera svolta alle indagini.

RECENSIONE

“Destino. Il confine fra caso e destino è sottile come un capello, ma una volta superato non si può più tornare indietro!”

Il neo nato gruppo che si occuperà di questo intricato caso sarà composto da Paul Hjelm del distretto di Huddinge, Viggo Norlander della polizia di Stoccolma, Kerstin Holm della polizia di Goteborg, Jorge Chavez del distretto di Sundsvall, Arto Soderstedt da Vasteras e Gunnar Nyberg della polizia di Nacka.

“Più imparavano a conoscersi, più stentavano a capirsi.”

Nel corso della lettura apparirà chiaro come queste persone, che non avrebbero potuto essere più diverse fra loro, hanno una cosa che le accomuna, cioè un incidente del passato che ha fatto sì che rimanessero segnate per sempre tanto da arrivare a cambiamenti drastici nella loro vita.

A capo di questa squadra così variegata ci sarà il commissario Jan-Olov Hultin, un personaggio dalla personalità molto forte che si adopererà affinché la squadra mantenga la giusta lucidità e non perda mai di vista l’obiettivo primario.

I compagni inizialmente faranno molta fatica a lavorare assieme in modo coeso e come una vera squadra, perché scatteranno tutta una serie di difese che li porteranno a guardarsi con scetticismo e scarsa fiducia reciproca. Saranno le esperienze di questa vicenda a fare sì che il gruppo si compatti per dare vita a qualche cosa di buono.

La storia è narrata in modo semplice, piacevole da leggere e con una sottile ironia che di tanto in tanto farà capolino.

Se vi aspettate la classica atmosfera da libro scandinavo, con descrizioni cupe di paesaggi notturni, ritmi lenti dovuti al maltempo, pomeriggi invernali sorseggiando il the ecc. vi sbagliate di grosso.

Da quando ne vedrà i natali, sarà la squadra a scandire il tempo della storia. Il ritmo è incalzante e fino alla fine la suspense legata all’esito dell’intera vicenda sarà garantita.

Arrivata a un certo punto della lettura mi è venuta voglia di andare a cercare “Misterioso” di Monk, per capire come mai l’assassino l’ascoltasse durante le esecuzioni.

Ebbene, mi sono ritrovata per più della restante metà del libro con un motivetto Jazz in testa che mi accompagnava non appena riprendevo il libro in mano (di norma io non ascolto la musica jazz).

Il personaggio di Paul è costruito molto bene: una persona che si ritrova a vivere in una bolla dalla quale non riesce a uscire, i problemi al lavoro, le difficoltà famigliari che non vede o non vuole vedere e i dubbi sulle azioni compiute lo perseguiteranno incessantemente.

Sarà solo con il progredire di questo caso che riuscirà a trovare dentro di sé le motivazioni per riuscire a guardarsi allo specchio con maggiore rispetto per sé stesso, iniziando così a distinguere ciò che è realmente importante.

Anche per i suoi compagni di squadra questo caso diventerà una possibilità per rimettersi in gioco nella vita e nel gruppo: sarà un momento di crescita e rinascita personale per tutti.

Arrivati a questo punto posso solo consigliarvi di intraprendere questo viaggio avventuroso al più presto.

Sono sicura che non ne rimarrete delusi, io ne sono rimasta entusiasta e pregusto sin da ora il momento in cui inizierò il secondo libro di questa serie.

Non mi resta che augurarvi buona lettura!!!

Arne Dahl


Arne Dahl, pseudonimo di Jan Arnald (Sollentuna, 11 gennaio 1963), è uno scrittore svedese. Scrittore e critico letterario, a Stoccolma collabora con l’Accademia di Svezia[1]. Scrive principalmente romanzi gialli sotto il suo pseudonimo ed è famoso soprattutto per la serie di romanzi incentrati sul “Gruppo A”, pubblicata in Italia da Marsilio. La serie, tradotta in venticinque lingue e premiata con il Palle Rosenkrantz Prisen e più volte con il Deutscher Krimipreis[1], è ambientata a Stoccolma e ha per protagonista Paul Hjelm.

 

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