Morte nel chiostro




Sinossi. Ferrara, ottobre 1187. Mentre, davanti alla grande cattedrale, si celebrano le esequie di papa Urbano III, nel piccolo chiostro di San Lazzaro, un monastero femminile isolato tra le selve a margine dei sobborghi cittadini, viene trovata una monaca impiccata. Un suicidio, all’apparenza. Due consorelle della defunta, però, sospettano che dietro quel tragico evento si nasconda un intrigo ordito al di fuori del loro cenobio. La prima è Engilberta di Villers, sapiente badessa originaria dei boschi nordici del ducato di Brabante. La seconda è Beatrice de’ Marcheselli, giovane vedova entrata come novizia a San Lazzaro per trovar requie dal dolore per la scomparsa del marito. Nel corso di un’indagine che si consuma nell’arco di una sola giornata, tra gli inesorabili rintocchi delle campane, il presentarsi di enigmatici visitatori e le difficoltà di una vita comunitaria fatta di inganni, rivalità e menzogne, le due monache scopriranno un inaspettato legame tra il decesso della loro consorella e il furto di una preziosa reliquia, scomparsa dai forzieri del papa il giorno stesso della sua morte. Una reliquia che pare aver lasciato dietro di sé una scia di misteri e di delitti.

 MORTE NEL CHIOSTRO

di Marcello Simoni

La nave di Teseo 2024

Thriller storico, pag.352

 Recensione di Giusy Ranzini

“Morte nel chiostro” di Marcello Simoni è un’opera intrigante che trasporta il lettore nell’atmosfera medievale di Ferrara nel lontano 1187, un periodo storico ricco di fascino e mistero. La narrazione si apre con un evento drammatico: la scoperta del corpo di una monaca impiccata nel chiostro di San Lazzaro, un isolato monastero femminile. Ciò che inizialmente sembra un suicidio si rivela presto un intrigo molto più complesso e oscuro.

Simoni dimostra una maestria notevole nel descrivere l’ambiente monastico e la vita quotidiana del XII secolo, creando un’atmosfera densa e avvolgente. La sua attenzione ai dettagli storici e la sua abilità nel ricreare l’ambiente e le usanze dell’epoca sono impressionanti, e rendono  la storia non solo avvincente, ma anche educativa.

I personaggi sono ben delineati e tridimensionali, specialmente le due protagoniste, Engilberta di Villers e Beatrice de’ Marcheselli, che guidano l’indagine. Engilberta, la badessa, è una figura di saggezza e forza, mentre Beatrice, la giovane vedova divenuta novizia, apporta una prospettiva fresca e determinata. La loro interazione e il loro sviluppo, nel corso della narrazione, sono una delle forze trainanti del libro.

Il mistero si dipana in una giornata, scandita dai rintocchi delle campane, creando un senso di urgenza che tiene il lettore incollato alle pagine. La scoperta di un legame tra la morte della monaca e il furto di una preziosa reliquia collega il piccolo monastero agli eventi globali dell’epoca, mostrando come, anche in un ambiente isolato,  le influenze esterne possano avere un impatto devastante.

Simoni confeziona, abilmente, una trama piena di colpi di scena, mantenendo il lettore in sospeso fino all’ultimo. Gli elementi di mistero sono ben equilibrati con i dettagli storici, creando un equilibrio perfetto tra apprendimento e intrattenimento. Inoltre, l’autore esplora temi come il potere, la corruzione, la fede e la perdita, rendendo la storia rilevante e riflessiva.

In conclusione, “Morte nel chiostro” è un romanzo storico avvincente che offre una finestra su un’epoca lontana. È un must per gli amanti dei romanzi gialli storici e per coloro che apprezzano una storia ben tessuta in un contesto riccamente descritto. Marcello Simoni si conferma un maestro nel creare un mondo che, pur essendo lontano nel tempo, risuona con temi e questioni sorprendentemente attuali.

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Marcello Simoni


Marcello Simoni è nato a Comacchio nel 1975. Ex archeologo ed ex bibliotecario, laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con “Il mercante di libri maledetti”, romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° premio Bancarella e il premio Emilio Salgari 2012. I diritti di traduzione sono stati acquistati in diciotto paesi. Tra i riconoscimenti ricevuti, il premio Stampa Ferrara, il premio Ilcorsaronero e il premio Jean Coste. Il 21 gennaio 2020 è stato invitato in Senato a discutere di lettura come strumento di democrazia. Presso La nave di Teseo ha pubblicato “I misteri dell’abbazia di Pomposa” e “La dama delle lagune”.