Morte sospetta




Recensione di Giulia Manna


Autore: Lucie Whitehouse

Editore: Newton Compton Editori

Genere: thriller

Pagine: 378

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi.

«Un thriller che ti incolla alla lettura ben oltre l’ora di andare a letto.» Library Journal

Autrice del bestseller Dimmi il tuo segreto Tutti pensano sia stato un tragico incidente.

Solo lei conosce la verità…
Quando la giovane artista Marianne Glass muore, i giornali parlano di un tragico incidente. Ma Rowan Winter, che un tempo è stata la sua migliore amica, sente che qualcosa non va. Marianne e tutti i Glass, infatti, sono stati per Rowan una seconda famiglia. E la loro casa piena di affetto, stimoli intellettuali e incoraggiamento è stata un rifugio sicuro. Almeno finché la sua amicizia con Marianne non si è raffreddata. Sono passati dieci anni da quando i loro rapporti si sono allentati e tutto quello che Rowan sa di Marianne l’ha appreso dai giornali: la brillante ascesa nel mondo dell’arte londinese, la relazione contrastata con il suo gallerista… Ma adesso Rowan non si dà pace. Vuole a tutti i costi scoprire la verità sulla sua morte. E ci sono alcune domande che le tolgono il sonno: qualcuno ha fatto irruzione in casa dei Glass? Chi è l’uomo che ogni notte si intravede dietro il vetro della finestra di fronte? Più scava a fondo e più si convince che c’è qualcosa che non va. Ma è vero che alcuni segreti dovrebbero rimanere sepolti…

Bestseller internazionale. Tradotto in 14 Paesi. Ai primi posti delle classifiche inglesi.

«Una lettura emozionante che trascina verso un finale intenso.» Publishers Weekly

«Una storia avvincente e intelligente che ti entra nella testa e resta lì. Davvero terrificante.» Heat

«Un thriller è riuscito se, dopo aver letto l’ultima pagina, si ha voglia di tornare immediatamente alla prima, per controllare tutti gli indizi che abbiamo ignorato. In questo caso si è spinti a farlo grazie a una trama elegante, una brillante caratterizzazione dei personaggi e un colpo di scena sorprendente.»

The Sunday Mirror

Recensione

Rowan Winter e Marianne Glass erano molto legate da ragazzine, quasi due sorelle. Il padre della Winter, dopo la morte della moglie era sempre via per lavoro e la famiglia Glass aveva preso a cuore la figlia coetanea della propria. Con il tempo, da quella che sembrava essere una famiglia perfetta emergono grandi difetti. Seb, adorato padre di Marianne, era un gran Don Giovanni. Tutti lo sanno e sembrano accettarlo, finché la situazione non precipita e con essa anche l’amicizia tra le due ragazze.

Dieci anni dopo Rowan apprende della morte della sua migliore amica, ormai artista famosa e decide di partecipare al funerale dove ritrova parte della famiglia Glass. Marianne era coinvolta in una chiacchierata storia con un famoso uomo sposato con figlia adolescente e spesso si ritrovava ad essere seguita anche dai paparazzi. Seb era morto in un incidente stradale dove aveva ucciso una donna e la giovane, aiutava il figlio di quest’ultima con le spese universitarie.

Secondo le indagini, nonostante soffrisse di vertigini l’artista sarebbe salita sul tetto e scivolata. Non ci sono altre impronte se non quelle dei suoi stivali. Rowan è una delle poche persone che conoscono i segreti della ragazza e sa che in passato qualcosa ha scatenato una grossa crisi isterica con annesso ricovero, eppure non crede al suicidio. Indagando emerge una strana relazione segreta con un altro artista, Micheal Cory, molto chiacchierato perché due sue ex si sono suicidate. Inoltre, la giovane aveva anche confessato ai suoi famigliari di sentirsi sorvegliata e di essere convinta che qualcuno entrasse di nascosto in casa per rubare i suoi schizzi. Iniziava ad essere paranoica e fuori di testa o davvero qualcuno la seguiva?

Poco dopo il funerale Rowan riceve un biglietto di Marianne. Un semplice “dobbiamo parlare”. Forse era arrivato il momento di riappacificarsi? Era ancora tormentata dal passato? Sapeva di essere in pericolo e voleva il suoi aiuto?

Un thriller psicologico molto bello che fa leva sulla forma d’amore più pericolosa di tutte: la morbosità. Chiunque è sospetto. Può amare morbosamente un genitore, un famigliare, un amante, un ammiratore segreto, un amico e non necessariamente deve essere reale.

“Sei una persona guasta” disse Marianne.

Quando si guasta qualcosa si può arrivare ad essere disposti a tutto pur di cercare di salvare quella che sembra essere la felicità. Riuscirà Rowan a scoprire chi ha ucciso la sua amica?

Thriller che si lascia leggere tutto d’un fiato. Ricco di segreti, di colpi di scena e con un finale perfetto.Ci vedrei bene anche un film.

 

Lucie Whitehouse


È nata nel 1975 e cresciuta nel Warwickshire, in Inghilterra. Ha compiuto studi classici alla Oxford University e ha cominciato a lavorare nell’editoria, dedicando ogni singolo momento libero alla scrittura. Attualmente vive a New York. Collabora con importanti testate, tra cui «Times», «Sunday Times», «Independent» ed «Elle». La Newton Compton ha già pubblicato Dimmi il tuo segreto.

 

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