Notte senza fine




Recensione di Katia Montanari


Autori: Douglas Preston e Lincoln Child

Traduttore: Elisa Finocchiaro

Editore: Rizzoli

Pagine: 404

Genere: Thriller

Data di pubblicazione: 20 febbraio 2018

Siamo a New York nel periodo di Natale. Nell’ arco temporale di una settimana vengono ritrovate uccise e decapitate tre persone e le loro teste risultano scomparse. Cos’ hanno in comune la figlia ribelle di un magnate dell’informatica, un trafficante di armi russo e un avvocato della mafia? Il caso viene affidato al tenente Vincent D’ Agosta della polizia di New York e al suo collega Curry. Fin dalla prima scena del crimine viene mandato in aiuto alla polizia cittadina l’agente speciale Pendergast dell’FBI. A svolgere un’indagine parallela è il giornalista Bryce Harriman del New York Post, determinato a scoprire il movente prima della polizia e a pubblicare uno scoop eccezionale. Non sempre però le cose sono come sembrano e la soluzione più logica è quella giusta.

Di fronte alla minaccia di un serial killer spietato e inafferrabile che minaccia la città, gli autori hanno messo in evidenza alcune delle reazioni più comuni delle persone. I media cercano di accaparrarsi l’esclusiva, parte della popolazione si rifugia nella religione rischiando anche di seguire falsi maestri spirituali, altri preferiscono lasciare la città o credere a false verità piuttosto che vivere nell’ incertezza. Inizialmente il killer sembra colpire solo persone ricche e potenti, ma con lo svilupparsi della trama è evidente che la distinzione da fare non è tra ricchi e poveri.

In questo libro ritorna la figura dell’agente speciale dell’FBI Pendergast, già presente in Relic e in Reliquary come personaggio non protagonista, diventato in seguito personaggio principale nella Stanza degli orrori e in altri testi successivi di Preston e Child. Pendergast è in effetti un personaggio che funziona. Lo si potrebbe definire uno Sherlock Holmes anni ottanta. Ricco, altezzoso, a volte perfino indisponente, ma dotato di un’intelligenza e di un intuito eccezionali. In questo caso, però, per la prima volta, il killer non reagirà secondo le sue previsioni e lo metterà in difficoltà, facendolo precipitare in un incubo.

Eppure nessuno è invincibile e ogni armatura ha un punto debole”

Questo vale sia per Pendergast che per il killer, che si ritroveranno in un faccia a faccia in cui sarà difficile distinguere chi è la preda e chi il cacciatore.

La trama è ricca e ben strutturata e psicologia e personalità dei personaggi sono ben delineate. A volte le intuizioni di Pendergast non sono esattamente consequenziali ma nell’ insieme c’è logicità.

 

Douglas Preston e Lincoln Child


Douglas Preston: è uno scrittore statunitense, famoso per aver scritto bestseller appartenenti al genere techno-thriller e horror, alcuni scritti in collaborazione con Lincoln Child. Lavora per le riviste «The Atlantic Monthly», «The New Yorker», «Harper’s Bazar» e «National Geographic» dove pubblica articoli riguardanti l’archeologia. Insieme a Lincold Child ha firmato successi come La stanza degli orrori, Ice Limit, Maledizione, Marea, Dossier Brimstone, Relic, Due tombe, La mano tagliata, Labirinto blu, La costa cremisi, La stanza di ossidiana. Il loro romanzo più venduto è Il libro dei morti. Dal 1978 al 1985 Preston ha lavorato come scrittore, editor e direttore editoriale per conto dell’American Museum of Natural History di New York. In collaborazione con lo scrittore italiano Mario Spezi ha scritto sul caso del mostro di Firenze con Dolci colline di sangue. Nel 2019 esce L’uomo che scrive ai morti (Rizzoli) scritto con Lincoln Child. Vive nel Maine con la famiglia.

Lincoln Child: è editor, saggista e scrittore americano. Molti dei suoi thriller sono stati scritti in collaborazione con Douglas Preston. Tra questi ricordiamo: L’isola della follia, Sotto copertura, Le porte dell’inferno, Labirinto blu, La costa cremisi. Sempre con Douglas Preston nel 2019 esce L’uomo che scrive ai morti (Rizzoli).

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