Notturno francese




 NOTTURNO FRANCESE

di Fabio Stasi

Sellerio 2023

narrativa, pag.160

Sinossi. Vince Corso, biblioterapeuta e detective di enigmi letterari, sul treno che dovrebbe portarlo a un appuntamento con la fidanzata si imbatte in un originale compagno di viaggio: un uomo colto, insinuante, che fisicamente gli ricorda il grande Léo Ferré, lo chansonnier anarchico di Avec le temps. Solo che Corso ha sbagliato direzione, doveva andare verso Sud invece che al Nord, e contrariato vorrebbe ripa-rare. Ma l’uomo, misteriosamente allusivo, lo invita a persistere nello sbaglio: «forse lei non lo sa ancora, ma potrebbe essere arrivato il momento di fare questo viaggio». Genova, la prima meta, gli darà un tuffo al cuore: da lì fino a Marsiglia era trascorsa la sua primissima infanzia. La madre cameriera lo aveva concepito con uno sconosciuto una notte di fine luglio del 1969. E sarà questa l’indagine più importante della sua vita: scoprire chi è suo padre. Per cinque anni Vince Corso gli ha spedito una cartolina al giorno, lasciando vuoto il nome del destinatario e indirizzandole all’unico luogo dove sapeva che almeno per una notte suo padre era transitato: l’Hotel Le Negresco a Nizza. La sua ricerca si svolgerà sui litorali della Costa Azzurra, tra povere pensioni e hotel liberty, dietro a versi di poeti e a vecchi personaggi carichi di storie vissute, seguendo l’indecifrabile mosaico dei destini individuali e delle coincidenze. Fino al riconoscimento che completa il cerchio: essere restituito dai libri alla vita, riavere indietro la possibilità di «amare senza misura». Notturno francese è in realtà un notturno pieno di luce. È una storia di errori, di appuntamenti che non si sa di avere, di labirinti e di orfani che cercano un porto. Un romanzo dove domina la malinconia del continuo lasciarsi dietro le spalle cose e persone, nel tempo e nello spazio. Ma anche la sconsideratezza di mettersi in viaggio per ritrovarle. O per farsi trovare.

 Recensione di Salvatore Argiolas

Vince Corso svolge una professione singolare ma molto affascinante, infatti si occupa di biblioterapia:

In biblioterapia, generalmente, si assegna un libro ai propri pazienti e nelle sedute successive gli si chiede di raccontare cosa hanno letto.
E’ un po’ come interpretare dei sogni ad occhi aperti. Lo chiamano percorso di individuazione.”

“E lei invece?”

Io faccio il contrario; le persone mi confidano i loro malesseri, e a seconda di quello che mi dicono suggerisco loro un romanzo”.

“E funziona?”

Prendo anche molte cantonate”.

Così si presenta Vince Corso ad un passeggero che incontra in treno mentre pensava di andare a Napoli mentre per errore aveva preso il Frecciarossa che andava a Milano.

Questo contrattempo viene interpretato da Corso come un segno del destino in quanto il treno poi prosegue per Genova dove ha passato diverso tempo della sua vita ed è vicina a Nizza, sua città natale.

Assecondando destino e volontà di proseguire un suo rituale particolare, decide di andare a dormire nella città francese, nell’Hotel Le Negresco, dove sua madre aveva lavorato tanti anni prima per indagare su un cliente che aveva soggiornato in una data precisa.

Notturno francese” come trama e atmosfere somiglia molto alla produzione narrativa del Premio Nobel francese Patrick Modiano, costruita attorno alla ricerca dell’identità attraverso un indagine che riporta al rapporto con i genitori, figure centrali e catalizzatrici dell’azione.

Sono tanti i richiami letterari che Vince Corso incontra nella sua indagine sentimentale nell’Hotel, “dove era transitata tutta la letteratura degli ultimi due secoli. L’elenco era infinito: Verne e Maupassant, Wilde e Rimbaud, André Gide, Jean Cocteau, i Fitzgerlad, i Mann (…) Simenon ci aveva portato la sua Underwood nera, Somerset Maugham aveva chiesto che la sua finestra della sua stanza venisse murata perché la bellezza del mare lo disturbava.”e nell’albergo cerca gli indizi che lo portino a trovare il misterioso ospite in quel lontano 1969, l’anno in cui si “stava per chiudere un decennio spumeggiante e quella costa sembrava un epilogo perfetto. Dopo le intemperanze dell’anno prima, l’Occidente si concedeva un’ultima vacanza sulle spiagge francesi.”

Il tempo passato mette anche in evidenza l’irridente inaffidabilità della memoria

Ne parlavano come si parla della vita, una volta che è passata. Con grande nostalgia, ma senza farsi ingannare da quel teatro di illusioni che è sempre la memoria. Gli mancava tutto, di quegli anni, eppure non sono sicuro che avrebbero barattato la loro giovinezza avventurata con quello che avevano ora.”

Con questo libro Vince corso chiude un cerchio cominciato con “La lettrice scomparsa” del 2016,il primo episodio della serie che continua con altri tre romanzi , “Per tutte le altre destinazioni”, “Ogni coincidenza ha un anima” e “Uccido chi voglio”.

Giocando con suggestioni, citazioni letterarie di grande livello, “Notturno indiano” di Antonio Tabucchi è il libro che Vince Corso legge in treno e la cui trama si sovrappone alla realtà che vive, ispirando anche il titolo del romando in raffinato gioco di specchi, Fabio Stassi dimostra la sua bravura cesellando un romanzo breve di estrema eleganza dove passato e presente diventano un continuum affascinante all’insegna di una riflessione sulle proprie origini.

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Fabio Stassi


di origine siciliana, vive a Viterbo e lavora a Roma in una biblioteca universitaria. Scrive sui treni. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo Fumisteria (GBM, premio Vittorini Opera Prima 2007). Per minimum fax ha pubblicato È finito il nostro carnevale (2007), La rivincita di Capablanca (2008) e Holden Lolita Živago e gli altri. Piccola enciclopedia dei personaggi letterari (1946- 1999) (2010), ha pubblicato con Sellerio: L’ultimo ballo di Charlot, tradotto in diciannove lingue (2012, Premio Selezione Campiello 2013, Premio Sciascia Racalmare, Premio Caffè Corretto Città di Cave, Premio Alassio), Come un respiro interrotto (2014), Fumisteria (2015, già Premio Vittorini per il miglior esordio), La lettrice scomparsa (2016) e Uccido chi voglio (2020) e Mastro Geppetto (2021). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (2013, 2016).