Notturno metropolitano




Recensione di Manuela Baldi


Autore: Alessandro Bastasi

Editore: Fratelli Frilli Editori

Genere: noir

Pagine: 298

Anno di pubblicazione: 2018

Sinossi. C’è voglia di violenza nell’aria, in questa Milano notturna, fotografata nel buio di un gelido gennaio. La caserma Notari dell’Arma dei carabinieri, già nell’occhio del ciclone anni prima per la morte di un tossicodipendente avvenuta in circostanze poco chiare, oggi torna a essere al centro dell’attenzione per l’omicidio del brigadiere Giulio Tarantino e di sua moglie Barbara, genitori di un figlio morto da poco per overdose. Nel conflitto di competenza tra carabinieri e polizia per la delega all’indagine, la vince quest’ultima, e il commissario Daniele Ferrazza – pressato sia dal questore sia dalla Procura per la delicatezza della vicenda – si trova ad affrontare un caso molto complicato proprio in un momento di crisi personale, a causa della relazione non semplice con Laura Barbieri, l’anchor-woman di Telelibera. Ciò non gli impedisce di impegnarsi a tutto campo, destreggiandosi tra organi dello Stato reticenti e locali malfamati, corrieri della droga e ambigui personaggi, come l’ex carabiniere e ora investigatore privato Romano Montanari, o la vicina di casa dei Tarantino, moderna dark lady, Flavia Perantoni. In un susseguirsi di colpi di scena, superando di volta in volta inganni tecnologici e un gioco continuo di specchi e di rimandi, il commissario, coadiuvato dal fido ispettore Ceolin detto “Ndemo tosi” e grazie anche all’aiuto di Laura, arriva a scoprire la più squallida delle verità. Che forse, però, è una verità “provvisoria”, perché, come dice uno dei personaggi, “la verità non esiste, esistono solo i punti di vista”. Romanzo nero, Notturno metropolitano è un ulteriore capitolo dell’impietoso racconto che Bastasi sta componendo con i suoi romanzi sullo stato di salute di una società, la nostra, nella quale, alternativamente, tutti noi recitiamo sia la parte delle vittime sia quella dei carnefici. E dove, come in questo caso, nulla è ciò che sembra. Letteralmente.

Recensione

Conosco e stimo Alessandro Bastasi e come sempre quando si conosce l’autore c’è sempre un po’ di pudore ad affrontare una recensione.

Apprezzo lo stile di Bastasi, riconosco nella sua scrittura il suo passato di attore teatrale, la capacità di descrivere ambienti e situazioni.

I luoghi, come ci dice l’autore nelle note finali, sono reali. E’ una Milano notturna, cupa e oscura, con personaggi che non sono mai completamente buoni o cattivi. Ferrazza, il commissario protagonista, è un ottimo poliziotto, ma lascia a desiderare come uomo.

I coprotagonisti sono quanto di più vario la vita ci possa far conoscere.

Gli ingredienti di un buon noir ci sono tutti, ci sono i morti, ci sono i moventi, ci sono le indagini, ci sono le situazioni complicate, ma molto più di tutto questo conta la descrizione di uno spaccato di società con le sue contraddizioni.

La scrittura di Bastasi è fluida e coinvolgente, narra del nostro tempo e della nostra società. Il romanzo si legge tutto d’un fiato e ricorda in alcuni passaggi, fatti di cronaca realmente avvenuti.

Credibili i dialoghi e le situazioni, validi i personaggi di contorno. Le dinamiche descritte denotano un buon lavoro di preparazione. C’è materiale per il prossimo libro con lo stesso protagonista.

Consigliato a chi ha letto il primo romanzo con protagonista il commissario Ferrazza (Morte a San Siro. Milano, il mistero di villa Pozzi sempre per i tipi della f.lli Frilli ed.); a chi conosce Milano; a chi conosce lo scrittore; a chi nella lettura cerca un fondo di realtà e come sempre a tutti quelli che amano le storie scritte bene.

Alessandro Bastasi


Alessandro Bastasi  è nato a Treviso nel 1949. A 27 anni si è trasferito a Milano, dove attualmente vive e lavora. Con un passato di attore teatrale, a Venezia ha recitato al teatro Ridotto con il mitico Gino Cavalieri, ha continuato in seguito a calcare le scene fino all’ultima partecipazione nell’atto unico Virginia (2010) di Giuseppe Battarino e altri. Nella seconda metà degli anni ’70 ha scritto numerosi articoli di argomento teatrale per riviste del settore (“Sipario”, “La Ribalta”). Tra il 1990 e il 1993 ha vissuto a Mosca. Gli avvenimenti di quegli anni – di passaggio dall’URSS alla nuova Russia – gli hanno dato materia per il suo primo romanzo La fossa comune, pubblicato nel 2008 e ambientato nella capitale russa. In seguito ha dato alle stampe: La gabbia criminale (romanzo, Eclissi Editrice 2010), Città contro (romanzo, Eclissi Editrice 2011), Ologrammi (racconto, MilanoNera Edizioni 2012), La caduta dello status (racconto pubblicato sul quotidiano “Il Manifesto” 2012), Cronaca di un’apocalisse annunciata (racconto, nell’antologia Cronache dalla fine del mondo, Historica Edizioni 2012), La scelta di Lazzaro (romanzo, Meme Publishers editore 2013), Milan by night (racconto, nell’antologia Una notte a Milano, Novecento Editore 2014) ed Era la Milano da bere (Fratelli Frilli Editori, 2016). Altri racconti sono presenti in vari siti letterari.

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