Obscuritas




Obscuritas


Autore: David Lagercrantz

Traduzione: Laura Cangemi

Editore: Marsilio

Genere: Thriller

Pagine: 416

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. Nell’estate del 2003, mentre gli americani stanno invadendo l’Iraq, a Stoccolma un arbitro di calcio di origini afgane viene picchiato a morte. Dell’omicidio è accusato Giuseppe Costa, uomo dal temperamento focoso, nonché padre di uno dei giocatori della squadra. Ma, al solito, non c’è nulla di definitivo. Di fronte alle insistenze di Costa, che continua a dichiararsi innocente, il capo della polizia decide di chiedere aiuto a Hans Rekke, professore di psicologia ed esperto mondiale di tecniche di interrogatorio, noto per aver trovato in passato la soluzione di enigmi apparentemente indecifrabili. Rekke fa parte dell’alta società di Stoccolma, è sofisticato, colto, grande esperto di logica e musica, ma è anche dipendente dai farmaci, ed è un uomo fragile. Dopo un avvio non particolarmente fruttuoso, si ritrova a collaborare gomito a gomito con Micaela Vargas, giovane poliziotta di origine straniera, cresciuta nei bassifondi della capitale e tirata dentro all’indagine quasi per caso.

Recensione di Marina Toniolo

Al momento della morte, Jamal Kabir aveva trentaquattro anni. Era un bell’uomo, magro, con la schiena dritta e la mascella asimmetrica a causa dei maltrattamenti e delle torture subiti a Kabul”.

Kabir ha appena diretto una partita di calcio in Svezia e poco dopo viene ritrovato ucciso nelle vicinanze dello stadio. E’ un rifugiato afgano e della sua morte viene incolpato Giuseppe Costa. Ma Micaela Vargas, di origini cilene, non crede che l’uomo sia colpevole: troppi indizi sono trascurati, quasi che l’omicidio risulti sabotato ai vertici della polizia. Sarà lei, con la collaborazione del professor Hans Rekke, a scoprire i vari collegamenti tra America Svezia e Afganistan, tra CIA e Talebani.

 

“Obscuritas’ è sicuramente un thriller nordico di grande spessore.

Il protagonista, Hans Rekke, è disegnato come un uomo altolocato, raffinato ed ex pianista di successo. Ora si dedica all’analisi psicologica e a convalidare gli interrogatori della CIA nei confronti dei terroristi. Proprio per questo il suo fragile equilibrio psichico viene meno e sprofonda nel buio della depressione. Vargas, al contrario, proviene dal bronx di Stoccolma e suo fratello è assimilabile ad un gangster. La scelta di far parte della polizia è indicativo per evidenziare la ricerca di riscatto e di contrapposizione alle bande giovanili che imperversano nei quartieri. Mai coppia investigativa è così agli antipodi eppure mai opposti si sono attratti così prepotentemente.

Scavano nel passato dell’arbitro e, in un crescendo di colpi di scena, si avvicinano a delle realtà intrecciate e sovrapposte, con scandali che rischiano di esplodere in ogni momento. Non dimentichiamo che corre l’anno 2003 e il mondo viene a conoscenza delle torture bianche che gli americani hanno inflitto ai prigionieri di guerra. Torture che sono state documentate e i cui video sono diventati virali. È possibile che Jamal Kabir sia un’altra persona e non solo un semplice arbitro? I due investigatori sono alla ricerca della ‘claritas’ – chiarezze – e, con una deduttività e una logica a pari merito con Sherlock Holmes e Watson, Rekke e Vargas analizzano ogni singolo indizio fino ad arrivare ad una conclusione spiazzante.

Il filo rosso che unisce tutto il romanzo è la musica quale profonda espressione di se stessi. Non serve esprimere dolore, gioia o terrore per un musicista. Le note parlano per lui. E, come per ogni qualità artistica, o si eccelle o non si è una nullità. La musica, come ricerca di perfezione, è una motivatrice eccellente per chi è in cerca di riscatto e, per un popolo dove eseguirla coincide con la morte, significa ancora essere vivi, provare dei sentimenti.

In tempi difficili tutti veniamo travolti dalla obscuritas, dalla mancanza di chiarezza di intenti e dall’assenza di luce. Per fortuna possiamo cogliere i vari aiuti che arrivano dalle persone più disparate che mostrano con claritas la motivazione per cui continuare a vivere.

Diverso dal solito il finale in cui già posso pregustare il seguito.

Autorevole.

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David Lagercrantz


(Solna 1962) affermato giornalista e scrittore tradotto in più di quarantacinque Paesi, è autore di romanzi e biografie, tra cui la celebre Io, Ibra (Rizzoli, 2013) sulla vita di Zlatan Ibrahimovic. Di Lagercrantz, oltre ai famosi volumi della saga Millennium creata da Stieg Larsson – un fenomeno editoriale da cento milioni di copie vendute nel mondo –, Marsilio ha pubblicato i romanzi La caduta di un uomo. Indagine sulla morte di Alan Turing(2016), Il cielo sopra l’Everest (2018), Obscuritas (2022).

A cura di Marina Toniolo

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