Odio e amore in noir




Quinta antologia in memoria di Marco Frilli


Recensione di Loredana Cescutti


Autore: AA.VV

Editore: Frilli

Genere: Racconti Noir

Pagine: 272 p. R.

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile; non so, ma è proprio così e mi tormento. Il Carme del poeta Catullo riassume un dilemma che, inalterato, ha attraversato i secoli: la difficile convivenza – che spesso corrompe pensieri e azioni – di due sentimenti, tanto opposti quanto speculari, nel mistero dell’animo umano. “Amore e Odio” è anche uno dei temi inevitabilmente più utilizzabili in letteratura e questa nuova – quinta – antologia dedicata a Marco Frilli ne è un esempio tanto sfaccettato quanto esemplare. Chiamando a raccolta cinquantanove autori per cinquantaquattro racconti (di ottimo livello) l’argomento non poteva che essere sviscerato a fondo: nel volume ci imbattiamo in chi ama una cosa o un posto o un’idea o – soprattutto – una persona; insomma qualcosa o qualcuno che attrae e si vorrebbe di conseguenza “possedere”. Questo rende disponibili a lottare per ottenere quanto si desidera facendo, di conseguenza, maturare anche l’odio, perché tuteli da chi o cosa minaccia il nostro amore. Il conflitto può diventare insanabile e l’aggredire naturale: l’Amore si defila e l’Odio esce allo scoperto, facendoci ringhiare. Un malinteso, un gesto inaspettato, una parola di troppo e si riversa sull’avversario la tensione accumulata: si alzano i toni, piovono gli insulti, e la violenza – avvisaglia della bestialità a danno dell’umano – può diventare omicida. È così dalla notte dei tempi: la Bibbia non racconta di un fratricidio? Caino, il primo essere umano a nascere, uccise Abele, il primo essere umano a morire. E gli autori che hanno partecipato alla composizione di questo volume dimostrano come l’Odio, polo negativo dell’Amore, sia sentimento “legittimo”: esiste e non si può proibire di provarlo. I due vanno a braccetto perché l’uno è il mezzo per crescere, l’altro il tentativo di preservare quello che abbiamo ottenuto e, nei loro racconti, è (quasi sempre) il buio che batte la luce della sopravvivenza: non per nulla sono noir. Insieme ai personaggi che gli scrittori inventano, intingendo le loro penne in fantasia e inchiostro, talvolta compare il “Grande Capo”… e non come un’ombra – che non pensa, non vede, non ama e non odia – ma ben vivo e pieno della verve che lo ha sempre contraddistinto: san Tommaso sostenne che “Le apparizioni di chi ha lasciato questo mondo, qualunque esse siano, possono avvenire per il fatto che una speciale disposizione divina vuole l’intervento di certe anime nelle vicende dei vivi”.

Sono vivi i protagonisti di “carta”? Per autori e lettori sicuramente sì.

Marco era mio amico e scrivere di un amico implica scrivere di sé, imbarazzante.” Maria Masella – Prefazione)

Recensione


Quando apri un libro e già dalla prefazione rimani colpita, emozionata e un brivido ti attraversa, donandoti sensazioni belle che hanno il sapore di ricordi piacevoli, di un tempo che non può tornare ma che comunque rimane impresso, quasi scolpito nella mente grazie ad una mano che ha scrittosemplicemente ciò che sentiva e provava in quel momento beh, solo questo, in realtà, non significa solo questo, perché, tu lettore, sai già che il dopo non potrà essere da meno.

Parole che promettono aspettative.

Pensieri che si impossessano di te.

Immagini, vivide come fotografie di un tempo che è stato, che ti regalano serenità.

Uno scrittore è addestrato a scavare dentro di sé per trovare materiale utile, ma mostra sentimenti e manifesta opinioni indossando i panni dei propri personaggi, in un ambiguo Carnevale.”

Così si apre questa quinta antologia di racconti noir, nata in memoria di Marco Frilli, dove autori che negli anni hanno avuto modo di collaborare con questo editore, da un po’ hanno deciso di dedicare del tempo, affinché queste meravigliose raccolte vedessero la luce anno dopo anno, grazie anche a Carlo e alla Fratelli Frilli Editore, che ha portato avanti egregiamente il sogno del padre.

Marco non era un amico, è un amico. I tempi verbali sono importanti. E’: perché il sogno ha messo radici ed è vivo. È un amico: perché il suo sogno è stato un po’ anche il mio e l’amicizia vive di sogni condivisi.” (Maria Masella – Prefazione)

Nuova raccolta, nuovo tema di base che avvolge l’intero libro, quello dell’odio e dell’amore, due facce della stessa medaglia, che si riferiscono a temi diversi ma che nella loro semplicità possono prendere il sopravvento e portare a conseguenze disastrose o estremamente piacevoli.

A seconda dei punti di vista.

Storie, dove l’amore può trasformarsi in qualcosa di bello oppure di malato e odio, dove l’amore, per l’appunto, assume le sembianze di qualcosa di malsano, di vischioso, di sporco, di folle.

Si dice che i gatti abbiano sette vite. La donna ne ha una sola. Ma il solo fatto che sia capace di infatuazioni o disprezzo può renderla letale.”

Cinquantanove autori per cinquantaquattro racconti, una lettura che si fa estremamente coinvolgente di storia in storia, una proprietà nella scrittura e nella produzione dei testi che nel tempo ho trovato essere qualitativamente sempre più valida, a tal punto che volendo provare a sceglierne qualcuno rispetto ad altri, la missione diventa, di anno in anno, sempre più difficile.

Ovviamente, come sempre però, quando si parla di racconti, vi è qualcosa che ci colpisce di più in quel momento, vuoi per come ti senti tu, vuoi perché ci sono attimi in cui certi temi arrivano a toccarti più nel profondo, o anche perché sei tu più sensibile o magari, perché di un autore apprezzi lo stile o altresì, per come una penna è riuscita a stravolgere le logiche del momento e insomma, i preferiti si palesano nella tua testa.

Anche se, ammettiamolo, ti dispiace non nominarli tutti.

Perché diciamolo, mi sono piaciuti tutti, tant’è che la mia lettura, che una volta, trattandosi di racconti, durava più di un mese come libro compagnia, in questo caso si è trasformata in una full immersion e in poco tempo l’antologia è terminata.

E vabbè, facciamoci coraggio e fuori i nomi, gli altri però non me ne vogliano, perché sono stati tutti bravissimi e da tanti sono rimasta colpita. Il cuore, però, per certi è rimasto lì, dentro il libro, e ancora adesso se ci ripenso dico wowwww.

Come ho già accennato ad inizio recensione, la prefazione di Maria Masella, da sola mi ha toccata dritta al cuore e con il suo raccontoDedicato a te amor mio, poi, mi ha definitivamente messa ko.

Mirko Addesa con il suo “Tu cosa fai stasera?” mi ha lasciata senza parole per un po’ e Alessandro Bastasi, con la sua Viola, è riuscito a togliermele del tutto, per cui complimenti a entrambi.

L’incontro di Sabrina De Bastiani e Daniele Cambiaso nella drammaticità della storia ti dona speranza mentre il Colpo di telefono di Carlo Frilli, la speranza te la toglie definitivamente, sbattendoti in faccia, con poche battute, l’immagine di come sia sufficiente un attimo perché non rimanga più nulla per cui combattere.

Alessandro Maurizi, con la sua Alice mi ha strappato una lacrima e Giada Trebeschi, con Setami ha costretta a riflettere sulle scelte estreme che talvolta ci vediamo costretti a prendere per amore dei nostri figli.

Insomma, se vi piacciono i racconti e se avete voglia di riflettere seppur trascorrendo qualche ora piacevole, vi invito a leggere questa raccolta che sul piano dello stile, vi permetterà di fare la conoscenza di moltissimi autori della scuderia Frilli e sul fronte dei contenuti, riuscirà a stupirvi sicuramente.

Vi ricordo inoltre, che una parte dei proventi di “Odio e amore in noir” sarà devoluta all’associazione Gigi Ghirotti Onlus di Genova.

Può l’amore, nel volgere di un attimo, trasformarsi in odio?”

Buona lettura!

AA. VV.


Gli autori: Mirko Addesa (Tu cosa fai stasera?), Massimo Ansaldo (Compito in classe), Adelaide Barigozzi (Per amore di James), Alessandro Bastasi (Viola), Michela Bellini (Una storia che non fa notizia), Maria Bellucci (Amniotico), Marina Bertamoni (Il cadavere con l’abito da sposa), R. Besola, A. Ferrari. F. Gallone (Amore caro, amore bello), Emiliano Bezzon (Il muro), Mauro Biagini (La povera donna ricca), Marco Bonini (Il mio posto è là), Fabrizio Borgio (La tazzina che trema), Roberta Castelli (Asia), Armando D’Amaro (Sguardi), S. De Bastiani, D. Cambiaso(L’incontro), Carla De Bernardi (Il delitto perfetto), Arianna Destito Maffeo (Sette minuti), Daniela Domenici (La statua dell’indiano), Graziella Dotta (D’amore e odio), Massimo Fagnoni(L’amore si odia), I. E. Ferrario (Un amore di cadavere), Carlo Frilli (Colpo di telefono), Maurizio Miro Gatti (Amore e odio), Antonella Grandicelli (Le due sorelle), Domenico Ippolito(Sinceramente odio), Sabrina Lombardo (Autori, che gente!), Enrico Luceri (C’era una stella ballerina), Valentina Lusetti (Un uomo Onesto), Achille Maccapani (Roberta Belotti e le notti di vendetta), Giorgio Maimone (Una vendetta molto fredda), Federica Marchetti (Il circolo delle donne), Nathan Marchetti (Il caso Garbìn), Gino Marchitelli (Operazione Lanterna), Maria Masella(Prefazione – Dedicato a te amor mio), Leonardo Massabò (Catene), Alessandro Maurizi (Alice), Roberto Mistretta (Dimmi il tuo nome), M. Monaco, A. Bruzzone (Il filo sottile), Sergio Monleone (Storia di A), Andrea Novelli (Quando l’odio si nasconde…), Paolo Mizar Paini (Lila), Daniela Paletta (Nata dal sangue di un’innocente), Maria Rosaria Pugliese (Né con te né senza di te), A.Reali, L. Malusà (Per Gaia la storia si ferma qui), Nicoletta Rettegheri (E Berta filava), Gaudenzio Schillaci (Goditi il silenzio), Roberta Spadotto (Punto di non ritorno), Giada Trebeschi (Seta), Luana Troncanetti (Laurea honoris causa), Maria Teresa Valle (Genoa-Lazio: tre a uno), Paola Varalli (Pretty Belin), Laura Veroni (Ma quale amore?).

 

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