Ombra




Sinossi. Max, Abdel, Sanda e Vittoria vorrebbero solo vivere come persone normali, loro che di normale hanno ben poco. Dopo essere evasi da un carcere francese mai avrebbero pensato di diventare detective per caso. E mentre l’aria pungente dell’autunno torinese fa cadere le foglie e ingrigire le facciate dei palazzi, Numero Uno, il misterioso fondatore dell’agenzia investigativa per cui lavorano, li convoca in una cascina abbandonata.Nella periferia di Torino un prete è morto in strane circostanze. In quartiere don Mario Stejardt era amato da tutti, negli ultimi tempi però appariva molto giù di corda. Ora al suo posto c’è un nuovo parroco e durante le funzioni si respira un’aria gelida. Il caso è stato archiviato come un normale incidente stradale e gli imputati hanno subìto lievi condanne. Ma le coincidenze sono difficili da digerire e anche questa volta, per vederci chiaro, Max, Abdel, Sanda e Vittoria dovranno scavare a fondo. E da una piccola parrocchia verranno catapultati nella realtà più oscura della Chiesa. Il prezzo da pagare sarà alto, soprattutto per Vittoria, l’affascinante e malinconica alsaziana che dovrà lottare con tutte le sue forze per proteggere se stessa e la figlia.

 OMBRA

di Enrico Pandiani

Rizzoli 2023

thriller, pag.420

 Recensione di François Morlupi

Dopo Fuoco, con cui ha vinto meritatamente il Premio Scerbanenco della Giuria, torna Enrico Pandiani e tornano i quattro galeotti più ricercati di Francia. Poco è cambiato dal primo libro ahimè, vivono sempre con una spada di Damocle sulla loro testa che gli impedisce di sorseggiare la vita appieno e di cancellare un passato che vorrebbero dimenticare del tutto. Non è possibile, purtroppo. Numero Uno infatti, l’uomo misterioso che abbiamo conosciuto nel primo volume, ha ancora bisogno del loro talento investigativo. 

Anche in questa seconda indagine Pandiani affronta tematiche sociali importanti e analizza, in maniera lucida e spietata, il degrado politico, economico e sociale di una città (o di un paese?) che appare lento ma irreversibile. Attraverso le storie dei quattro protagonisti, lo scrittore dipinge un affresco duro ma veritiero dell’animo umano. Uno splendido mosaico composto da tasselli eterogenei e umanamente incompleti.

Tutti i protagonisti si rivelano né bianchi né neri, ma grigi. Sono in fondo soltanto delle pedine di un sistema attuale che è indifferente al loro dolore e li sfrutta senza alcuna remora, privilegiando l’apparire all’essere.

Il punto di forza, senza dubbio, sono infatti loro, Max, Abdel, Sandra e Vittoria; due uomini e due donne fragili e imperfetti che tentano di andare avanti, malgrado la durezza della vita e le sue brutture. Tralasciando il loro passato da criminali, è molto facile per il lettore immedesimarsi nei loro problemi quotidiani, apprezzare la loro profonda umanità e la loro ricerca della felicità che deve per forza passare nella risoluzione di un caso, che si annuncia spinoso e che soprattutto potrebbe far tremare le stanze della politica e del Vaticano.

Il Vaticano che getta su di loro un’ombra inquietante che corrode tutto ciò che incontra. Il Vaticano che si muove nell’ombra, mai alla luce del sole. Un avversario difficile da battere che metterà a durissima prova i nostri quattro protagonisti.

Lo stile inconfondibile di Pandiani, che ha influenzato numerosi scrittori tra cui il sottoscritto, ovvero asciutto ma al tempo stesso diretto che ti colpisce allo stomaco senza pietà, esalta i capitoli brevi e il danzare tra i vari punti di vista, offrendo al lettore un quadro completo dell’indagine. Anche in questo caso, siccome l’indagine è anche una scusa per raccontare altro, Pandiani non ha la presunzione di offrire risposte, ma pone interrogativi che non possono lasciare indifferente il lettore.

Per questo sono un fan assoluto di Enrico, per la sua volontà ogni volta di denunciare un tema che gli sta a cuore e di farmi riflettere alla chiusura di ogni sua avventura. Non ho potuto poi rimanere indifferente al riuscitissimo crossover con un suo personaggio a me molto caro, un colpo di genio che entusiasmerà i suoi lettori più affezionati.

Aspettiamo frementi il seguito di una serie eccezionale e che ha ancora tanta strada da fare.

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Enrico Pandiani


Inizia ad esprimere il suo talento di narratore fin da bambino, disegnando fumetti. Poi grafico e disegnatore, scrive la saga “Les italiens”, i cui protagonisti sono una squadra di poliziotti parigini e il Commissario Mordenti: Les Italiens è del 2009, Troppo Piombo del 2010 e Lezioni di tenebra del 2011. I primi tre episodi sono stati pubblicati per Instar Libri, mentre Pessime scuse per un massacro, quarto capitolo della saga, è uscito per i tipi Rizzoli nel 2012. Da segnalare anche La donna di troppo (Rizzoli, 2013), con la quale Pandiani ha inaugurato una nuova serie gialla ambientata nella sua città. Del 2014 e sempre per lo stesso editore è I semi del male, raccolta di racconti noir scritta a sei mani: oltre allo stesso Pandiani, vi sono storie di Carlo Bonini, Sandrone Dazieri, Giancarlo De Cataldo, Marcello Fois e Bruno Morchio. Tra i suoi romanzi più recenti ricordiamo: Più sporco della neve (2015), Una pistola come la tua (2016), Un giorno di festa. Un