Orgoglio e pregiudizio 




 Orgoglio e pregiudizio

di Jane Austen

Feltrinelli 2013

Melania La Russa (Traduttore)

Narrativa, pag.402

Sinossi. Jane Austen è una delle poche, autentiche grandi scrittrici che hanno saputo fare breccia nei cuori e nelle menti di tutti i lettori, senza eccezioni. Fra i suoi tanti capolavori, “Orgoglio e pregiudizio” (pubblicato nel 1813) è sicuramente il più popolare e amato: le cinque figlie dell’indimenticabile Mrs Bennet, tutte in cerca di un’adeguata sistemazione matrimoniale, offrono l’occasione per tracciare un quadro frizzante e profondo della vita nella campagna inglese di fine Settecento. I destini di Elizabeth, Jane, Mr Bingley e dell’ombroso Mr Darcy intrecciano un balletto irresistibile, una danza psicologica che getta luce sulla multiforme imprendibilità dell’animo umano, specie quando si trova alle prese con l’amore o qualcosa che all’amore somiglia.


Recensione di Loredana Cescutti

Questa lettura per me è stata una boccata d’aria fresca e una piacevolissima scoperta. Io che non leggo classici e che ho sempre ritenuto noiose certe storie ne sono rimasta rapita e affascinata.

In un’Inghilterra d’altri tempi, dove per le famiglie con figlie femmine, l’unico obiettivo era trovare un marito che potesse garantir loro stabilità, senza ruolo decisionale alcuno per le ragazze, se non quello della gestione della casa, Elizabeth Bennet dimostrerà a tutti che le cose non è detto che debbano continuare ad andare così. Perché essere donna non significa essere per forza stupida e soprattutto, ci mostrerà come anche le donne abbiano diritto di scegliere come e cosa fare della propria vita.

“Se Darcy eccede per orgoglio (alterigia indotta dal suo nobile lignaggio), Elizabeth non è da meno in quanto a pregiudizio (le prime impressioni che si è formata di Darcy resistono a ogni scalfitura).”

Insomma, sembra proprio una coppia destinata a non avere un futuro.

Una storia d’amore che arriva da lontano, che non ha nulla da invidiare alle favole moderne e anzi si presenta ancora più dolce agli occhi del lettore, perché riesce ad emozionare, soprattutto nei capitoli finali, dove come in un romanzo d’altro genere, i due innamorati ripercorreranno assieme i passi che li hanno portati dove poi sono giunti.

“Com’è cominciato?…

È stato molto tempo fa. Ero già preso prima ancora di accorgermene…

… sii sincero: mi hai ammirato per la mia impertinenza?…

Per la tua vivacità di spirito, senz’altro.”

Elizabeth è bella, è fiera, sicuramente piena di pregiudizi ma anche molto intelligente e sensibile. Non ama le imposizioni e nonostante il suo ruolo di donna, mai si farà mettere da parte senza esprimere la sua opinione. E sarà proprio questa una delle qualità che faranno scoccare la scintilla da subito, in almeno uno dei due. O forse inconsapevolmente in entrambi.

“…la vanità, non l’amore è stata la mia follia. Lusingata dalla preferenza dell’uno, e offesa dall’indifferenza dell’altro, fin dall’inizio della nostra conoscenza mi sono lasciata condurre dal pregiudizio e dall’ignoranza, allontanandomi dal buonsenso, dove entrambi erano coinvolti.”

Mr Darcy invece indossa una maschera, fatta sua negli ultimi vent’anni, come insegnato dalla sua famiglia, sotto la quale però dimostrerà che nulla è quello che sembra, e che fermarsi alle prime impressioni, senza approfondire potrebbe far perdere l’occasione per abbracciare la felicità.

Un libro ricco di giochi di parole e di sguardi, che ti lascia con una sensazione piacevole addosso. Lo confesso, terminato il libro, sarò andata a rileggere i capitoli finali almeno tre o quattro volte e ogni volta, ritornavo lì, a casa Bennet, e avevo l’impressione di rimmergermi dentro queste pagine come fosse la prima.

Sarà anche che in qualche modo mi sono ritrovata in entrambi questi due personaggi per la “velata” sintonia con il mio carattere, appunto a volte molto orgoglioso e diffidente, ma giuro, non avrei mai pensato di dire wowwww di un libro così!

Buona lettura!

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Jane Austen


(Steventon, 16 dicembre 1775 – Winchester, 18 luglio 1817) è stata una scrittrice britannica, figura di spicco della narrativa neoclassica, e una delle autrici più celebri e conosciute del panorama letterario del Regno Unito e mondiale.