Recensione di Cinzia Passaro
Autore: Elena R. Marino
Editore: bookabook
Genere: Narrativa
Pagine: 263
Anno di pubblicazione: 2022
Sinossi. Al compimento dei suoi trent’anni, Sofia vuole rifiorire e concedersi la primavera di vita che tanto ha desiderato, malgrado un divorzio in corso e un rapporto complicato con i figli. Il suo ritorno forzato nella villa degli ex suoceri e del marito, disposto a tutto pur di ricostituire la famiglia, sarà per lei una discesa agli inferi, in cui riaffioreranno stereotipi sociali e angherie che già in passato l’avevano portata sull’orlo dell’abisso. La rinascita personale che i suoi stessi figli non capiscono e che il suo ex marito osteggia in ogni modo costerà a Sofia un enorme sacrificio. Cosa fare quando “famiglia” non è sinonimo di “felicità”? Emanciparsi o conformarsi per il bene di tutti?
Recensione
Una scrittura piacevole e scorrevole. Una buona prova per un esordiente, con una trama intrigante che ti trascina dalla prima fino all’ultima pagina, senza pesantezza nonostante i temi affrontati come la violenza domestica e la manipolazione psicologica.
Può una casa, una villa essere origine di disagio tanto da spingere la protagonista a scelte difficili? Si può per la propria sanità mentale accettare di avere contro i propri figli che non capiscono la reale situazione?
Cosa è giusto fare se l’ambiente familiar è tossico?
O ancora “Faber est suae quisque fortunae”, è davvero accettabile pensare che si è artefici del proprio destino? Non sono invece i fatti e le persone a determinare l’evolversi degli eventi?
Sono queste le domande che si pone Sofia, mentre si lascia travolgere e cullare dalla natura circostante, dipigendo bellissimi quadri con le parole, quasi a voler rinascere come accade alla terra ogni primavera: “D’un tratto era primavera. Andavo a camminare nel giardino, camminavo come se avessi delle mete; raggiungevo una pietra e là sedevo”. La presenza della natura accompagna ogni passo della scrittura: il rifugiarsi in alcuni punti del giardino dove si sente protetta.
Sofia è una donna che fa le sue scelte; pur molto giovane ha gia un suo vissuto molto tormentato, un rapporto difficile con un padre che non l’ha aiutata a crescere, giudicandola negativamente. Sceglie di sposarsi,ma vede tradita le sue aspettative, il marito si rivela troppo dipendente dalla famiglia di origine, costringendola a una convivenza soffocante con i suoceri. Contro il parere di tutti sceglie di abbandonare una vita comoda ma soffocante, preferendo vivere una vita normale, facendo un lavoro che non le piace, rimettendosi in discussione.
É una donna che ripudia il compromesso anche se il prezzo da pagare è l’incomprensione dei figli.
Sceglie di non farsi manipolare, riuscendo forse a manipolare, lei debole , senza volerlo spinge a un epilogo che lascia il lettore basito, un epilogo che comporterà conseguenze future. Un romanzo con un finale aperto che lascia immaginare un seguito.
Elena R. Marino
è regista di teatro, drammaturga e formatrice nell’ambito della comunicazione. Dal 2003 dirige, insieme a Silvia Furlan, il Teatro Spazio 14 a Trento. Tra le sue pubblicazioni scientifiche “Gli scoli metrici alle Olimpiche di Pindaro” (Trento 1999) e numerosi articoli su teatro e letteratura greca antica. I suoi racconti sono stati pubblicati su numerose riviste. “Passeggiata nella notte” è il suo primo romanzo.
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