PETRA




A cura di di Silvana Meloni

Noir poliziesco 


Con la regia di Maria Sole Tognazzi e la sceneggiatura di Furio Andreotti, Giulia Calenda e Ilaria Macchia, con la collaborazione di Paola Cortellesi e Enrico Audenino, la serie televisiva italiana che traspone sul piccolo schermo le indagini di Petra Delicado, così come narrate dalla sua creatrice Alicia Giménez Bartlet, è stata prodotta e realizzata da Sky Studios, Cattlelya e Bartlebyfilm. Al momento sono state trasmesse due stagioni, di quattro lunghi (85min) episodi autoconclusivi ciascuna, la prima nel 2020 e la seconda nel 2022. Attualmente è visibile su Sky Cinema e su RaiPlay.

Trama

La serie è ispirata alle indagini di Petra, personaggio letterario creato dalla scrittrice spagnola Alicia Giménez Bartlett in una fortunata serie di romanzi ambientata a Barcellona. Per il suo stile e le sue caratteristiche, Petra può essere ricondotta entro i canoni del Noir Mediterraneo: l’ironia e la nostalgia di fondo che animano la vicenda; la figura stessa di Petra, un’investigatrice che in ogni episodio mette in scena e allo stesso tempo cerca di smentire alcuni stereotipi sulle donne; il ruolo centrale del mare e dell’ambientazione in una città portuale, che nella serie televisiva non è Barcellona ma Genova. La Superba, afferma in un’intervistal’attrice interprete di Petra Delicato, Paola Cortellesi, rappresenta la città più simile a Barcellona nelle sue mille sfumature, che vanno dalle zone malfamate ai quartieri pieni di bellezza e di cultura.

Petra Delicato, è un’ex avvocata che ha lasciato la sua città, Roma, la carriera, lo studio legale e due mariti alla ricerca di una vita diversa. Pensa che l’amore sia sopravvalutato, preferisce vivere da sola ed essere fedele solo a se stessa, è una donna forte e indipendente ma anche fragile, rifiuta il conformismo, i riti sociali e ogni compromesso. Dopo una prima esperienza all’archivio della squadra mobile ha l’opportunità di andare sul campo per la prima volta come ispettore a Genova.

 Antonio Monte è il vice ispettore che collabora con Petra; hanno uno strano rapporto e un legame molto forte che li unisce e li contrappone allo stesso tempo.


PERSONAGGI principali (CAST)

Petra Delicato, interpretata da Paola Cortellesi; 

Antonio Monte, interpretato da Andrea Pennacchi;

Nicola, interpretato da Diego Ribon, avvocato di chiara fama, è il primo ex marito di Petra;

Pessone, interpretato da Antonio Zavatteri, è il commissario della squadra mobile;

Corona, interpretato da Riccardo Lombardo, è il capo della squadra mobile;

Lorenzo, interpretato da Simone Liberati, è il secondo ex marito di Petra, gestisce un locale bar/ristorante.


RECENSIONE

Premetto che io ho adorato il personaggio di Petra Delicado, nato dall’immaginazione della scrittrice Alicia Giménez Bartlett, e ho letto diversi romanzi che la vedono come protagonista.
L’ambientazione a Barcellona è peraltro un elemento importantissimo della narrazione della Bartlett, così come la figura di Fermìn Garzon, collega, amico e braccio destro di Petra, con il quale ha un particolarissimo rapporto dialettico di continue schermaglie.

Quindi, ho affrontato con molto scetticismo la visione della Serie TV che vede come protagonista la sua omologa italiana. Devo invece ammettere che mi sono decisamente ricreduta.

La trasposizione filmica realizzata da Paola Cortellesi, dalla regista e dagli sceneggiatori è un mix abbastanza fedele dell’originale sapientemente immerso nella realtà nostrana. 

L’ambientazione a Genova ha sostituito in maniera egregia, arricchendola, l’ambientazione originale. Come era protagonista Barcellona, è diventata protagonista Genova con la sua storia, i suoi vicoli, il suo tratto commerciale e la bellezza del mare. La malinconia di fondo che si respira nella città si intreccia e si sposa con il carattere ombroso, volitivo e indipendente della protagonista. Il tutto conferisce una tonalità scura, drammatica per le vicende crime raccontate, per il lavoro ingrato dell’investigazione, ma nello stesso tempo liberatoria e graffiante.
Liberatoria perché non impone un dover essere forzatamente leggero, mordace perché si nutre del lato ironico delle stesse intense esistenze dei protagonisti. E persino il rapporto tra Petra e il suo vice, Antonio, nulla ha da invidiare ai suoi omologhi spagnoli. Antonio non è Fermìn, ma, nella splendida interpretazione di Andrea Pennacchi, è il perfetto contraltare di una Petra tanto ruvida quanto fragile, priva di certezze e aperta al dubbio, sia nell’affrontare la vita privata che nell’indagine investigativa.

Ciascuna delle due stagioni trasmesse si compone solo di quattro lunghi episodi che ricalcano, nella trama crime, in maniera abbastanza fedele i romanzi della Bartlett.  Spero nella produzione di altre stagioni perché davvero questa è una eccellenza italiana, una serie imperdibile.