Presenza oscura




Recensione di Francesca Avelluto


Autore: Wulf Dorn

Editore: Corbaccio

Traduzione: Alessandra Petrelli

Genere: Thriller psicologico

Pagine: 432

Anno di pubblicazione: 2019

Sinossi. Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout. Nikka ha provato l’esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa? Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla… Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Recensione

Esiste un posto in Germania, teatro delle più oscure pulsioni della psiche umana. E’ circondato da una fitta foresta ed è lo sfondo perfetto per le storie tormentate dei personaggi che abitano le pagine dei romanzi di uno degli autori di thriller psicologici più amati in Italia.

Stiamo parlando di Wulf Dorn e della sua fittizia quanto concretissima Fahlemberg. Come già era stato per La psichiatra, per Il superstite e Follia profonda, solo per citare alcuni tra i suoi lavori più famosi, anche per l’ultima storia uscita dalla penna del thrillerista tedesco – Presenza Oscura in questi giorni in libreria per la casa editrice Corbaccio – Fahlemberg è al centro della vicenda: testimone dei fatti raccontati, presenza silenziosa eppure concreta.

Questa volta a raccontarci la sua storia è Nikka, adolescente caparbia e coraggiosa che svelerà da sola  il mistero della propria morte ma anche quello della sorte della sua migliore amica. Come in un gioco dell’oca al contrario, partendo dalla fine della storia – ovvero la morte di Nikka stessa– per poi risalire casella dopo casella, ogni pezzo del puzzle troverà la sua posizione nel disegno generale della vicenda, finché il finale e il movente non prenderanno forma in tutta la loro gloriosa e sconvolgente interezza.

Presenza oscura si inserisce nel filone della narrativa thriller con pesanti sfumature psicologiche, godibile però anche da un pubblico più giovane, così come già era avvenuto per i romanzi Incubo e Il mio cuore cattivo. Ma non c’è da ingannarsi: la protagonista sarà anche un’adolescente e il romanzo apostrofa diversi temi cari alla narrativa di formazione – come l’influenza dei social network o le conseguenze degli abusi di alcool e droghe – ma gli argomenti principali trattati sono tutt’altro che indicati per i deboli di cuore. Dalla vendetta al riscatto, dal rancore alla gelosia, passando dall’odio alla premeditazione all’interno di Presenza oscura si può trovare il campionario intero delle peggiori nefandezze che l’animo umano può arrivare a racchiudere.

Stilisticamente parlando c’è poco da dire: Dorn sa fare il proprio mestiere e soprattutto lo sa fare molto bene. Presenza oscura è un page turner a tutti gli effetti, in cui la componente psicologica della protagonista gioca un ruolo fondamentale nei confronti del lettore. Basato su un concetto tanto semplice quanto logorante è garantito che non si riuscirà a mettere da parte il libro se non dopo averlo terminato.

Dorn infatti gioca con la sua protagonista e di conseguenza anche con il suo lettore: quello  che si sta leggendo è la verità o la visione distorta di Nikka in conseguenza del trauma subito?

La non affidabilità del narratore è certamente uno dei cardini del libro e insieme a quello della dicotomia tra componente soprannaturale e spiegazione razionale alla luce della quale ogni evento presente nella trama è interpretabile, mantiene la tensione costante per tutta la durata della lettura.

Il finale poi è un puro stile Dorn, con le ultime righe degne della detonazione di una bomba, capaciancora una volta di stupire e di sconvolgere il povero lettore.

Presenza oscura è dunque uno psicothriller con una struttura portante ben definita e consona al genere, che nonostante qualche pecca qui e la può comunque vantare una storia originale, ben congegnata e ricchissima di colpi di scena e twist narrativi che non si vedono arrivare.

Consigliato a tutti coloro che hanno amato i suoi lavori precedenti.

A cura di Francesca Avelluto

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Wulf Dorn


Ha studiato lingue e per anni ha lavorato come logopedista per la riabilitazione del linguaggio in pazienti psichiatrici. La psichiatra (Corbaccio 2010) è il suo primo romanzo ed è diventato un successo grazie al passaparola dei lettori. Tra gli altri suoi libri Il superstite (2011), Follia profonda (2012), Il mio cuore cattivo (2013), Phobia (2014), Incubo (2016), tutti pubblicati da Corbaccio.

 

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