Presto verrai qui




di Giorgio Glaviano

Marsilio 2022

Thriller, pag.352

Sinossi. L’ispettrice di polizia Melina Pizzuto non ha un’intelligenza raffinata, né talenti particolari, ma possiede quella tenace ostinazione che se inizia una cosa la fa arrivare fino in fondo, cascasse il mondo e tutti giù per terra. A causa di un’indagine non autorizzata sui colleghi viene cacciata da Roma e costretta a tornare alla sua Palermo. Ormai dalla parte sbagliata dei trent’anni, seppellita in una stanzetta della questura, senza nemmeno un computer che funzioni, passa le giornate prigioniera dei ricordi di un amore finito. Quando, a causa dell’ennesima presa in giro da parte degli altri poliziotti, un’improbabile vedova si presenta per denunciare la vicina, che le avrebbe insozzato la cappelletta votiva con uno straccio lercio, per l’ispettrice la misura è colma, e medita di mollare. Quella pezza si rivela però essere una maglietta, e il sudiciume sangue, tanto sangue, forse umano. Melina per sopravvivere si attacca disperata a quello che lei stessa definisce «un mezzo caso» ma che, tra indizi spaiati, intuizioni fortuite, vicoli ciechi e ipotesi barcollanti, alla fine la porterà a scoprire un delitto scellerato, eppure praticamente perfetto. Sola e contro tutti, con l’eccezione di Angelica, detta “la Secca”, l’unica collega che per sfinimento riuscirà a convincere ad aiutarla, la caparbia ispettrice dovrà immergersi nel dedalo doloroso del suo passato e di quello antico e oscuro di Palermo per scovare e arrestare l’insospettabile assassino.


Recensione di Agnese Manzo

Presto verrai qui” è l’inquietante monito che accompagna chi si inoltra in uno dei luoghi più macabri della Palermo segreta, un sito pressoché sconosciuto in cui Melina giungerà quasi senza crederci. Lei, rinnegata da tutti, trasferita da Roma alla natia Palermo come forma di rappresaglia, proprio in quella città che avrebbe dovuto essere il capolinea della sua carriera in Polizia si ritroverà invece a condurre un’indagine che avrà un risalto internazionale e che sarà il suo trampolino di lancio.

Melina è l’emblema della persona corretta e fedele alle istituzioni che paga molto cara la propria incorruttibilità, sia sul piano lavorativo che su quello personale. Accortasi di scorrettezze e violenze che avvenivano nella sua squadra, si è rifiutata di voltarsi dall’altra parte e ha denunciato i colleghi, tra i quali è presente anche il suo compagno, guadagnandosi, come prevedibile, la patente di “infame”. Giunta a Palermo ferita e sconvolta, colpita nell’amor proprio, nella professionalità, e, non ultimo, anche nei sentimenti, dal momento che lo storico fidanzato/collega l’ha abbandonata, Melina subisce mobbing e angherie da colleghi e superiori, ma nonostante le apparenze non ha perso la sua grinta. Al fatto che non le affidino nessun caso reagisce scoprendone uno che rischiava di rimanere invisibile: partendo da una semplice maglietta macchiata di sangue, una traccia labilissima nella quale da principio neanche lei crede per davvero, più una speranza che un’autentica convinzione, giungerà alla scoperta di un omicidio. 

Con l’aiuto di Angelica, poliziotta fuori dalle righe e un po’ emarginata come lei, Melina finirà con lo scoperchiare un vaso di Pandora che la porterà lontano nel tempo e nello spazio, in un mondo affollato da fantasmi che non hanno nulla a che vedere con il trascendente, esseri disumani che hanno dovuto sparire per cancellare il proprio vergognoso passato.

Intorno, la Palermo che come sempre ferve di vita, con la sua grandezza e le sue miserie, i suoi affascinanti misteri, i suoi personaggi caratteristici con un piede nel passato e l’altro nel futuro, i suoi palazzi storici, la sua bellezza: lo scenario ideale per il cammino di due piccole grandi donne fedeli a se stesse e inarrestabili nella loro ricerca della giustizia e della verità. 

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Giorgio Glaviano


Giorgio Glaviano è nato a Palermo nel 1975. Lavora come sceneggiatore per il cinema e la tv. Ha pubblicato due saggi sulla serialità americana e i romanzi “Sbirritudine” e “Il confine”.