Prima la voce




A cura di Fiorella Carta


Autrice: Maddalena Mantovani

Genere: Thriller

Pagine: 211

Editore: Parallelo45

Anno: 2021

Sinossi. La telefonata di un Commissariato di Polizia irrompe nella vita di Emma, studentessa universitaria alle prese con una tesi di laurea sul Caravaggio, e la costringe a partire immediatamenteper Roma.Qui, la dottoressa Damiani, donna stravagante giunta ormai a fine carriera,sta indagando sulla morte di Caterina Leonardi, moglie di Jacopo Doschi, dal quale Emma aspetta un figlio.Nel corso dei colloqui con il commissario,la ragazza ripercorre gli ultimi mesi vissuti con l’uomo del quale si è innamorata, mentre nel suo animo affiorano dubbi e angosciosi timori.

Recensione


L’esordio di Maddalena Mantovani ci porta a Roma, all’interno di una famiglia, quella dei Doschi, che si ritrova ad affrontare la morte per omicidio della moglie di uno dei tre fratelli, Jacopo che gestisce l’antica dimora della famiglia, immersa nel lusso e nell’arte e che, in fase di separazione dalla vittima, ha intrapreso una relazione con Emma e proprio attraverso i suoi occhi scorriamo la storia, le indagini e la cornice di personaggi che circonda lei e gli indagati. 

Nel dipanarsi del romanzo, impariamo a conoscere ogni protagonista e incontriamo alcuni secondari che insieme a Emma, affrontano alcuni argomenti attuali come lo stalking e la violenza sulle donne. 

Menzione particolare per la Dottoressa Damiani che si occupa delle indagini, personaggio empatico e che ispira simpatia. 

Chi ha ucciso, dunque, Caterina Leonardi e perché?

Soldi? Passione? 

Forse una scrittura acerba, avrei preferito una maggiore caratterizzazione dei personaggi, ma noto un ottimo lavoro dell’autrice e della casa editrice nel consegnare al lettore un lavoro pulito e credetemi, non è cosa da poco.

Mi auguro che Maddalena Mantovani riesca a perfezionare la sua scrittura. 

Vi lascio ad una breve intervista all’autrice.

INTERVISTA


Maddalena, la scrittura ti accompagna fin dall’adolescenza. Hai scritto sempre di omicidi e indagini o hai toccato diversi temi?

Ho scritto diversi racconti, sì, ma narrando anche storie che non hanno nulla a che vedere con il genere poliziesco. Tuttavia, il tema della suspense compare spesso. C’è qualcosa che mi attrae molto nell’idea di scrivere storie che giochino con la curiosità e la ricerca della verità. Il mistero, qualunque sia la sua natura, è sempre affascinante, e riuscire ad attirare l’attenzione dei lettori sulle circostanze che possono portare a svelarne i retroscena, è una sfida allettante.

Nel romanzo Prima la voce fa capolino un argomento mai troppo esposto, ovvero lo stalking e la violenza sulle donne. Cosa si potrebbe fare ancora ( e di più) per contrastare questo lato oscuro della società?

Penso che gli strumenti normativi che già esistono siano adeguati. Spesso, per diversi ambiti di azione, le misure giuridiche per operare ci sono ma le persone non ne sono al corrente. In questo caso, credo si dovrebbe intervenire di più sul fronte sociale. Potrebbero essere messe a disposizione dei Servizi sociali dei Comuni maggiori risorse per attività di ascolto e assistenza, anche nell’ottica di monitorare il territorio e impedire che si esasperino e degenerino situazioni di solitudine ed emarginazione. Anche in questo ambito, infatti, la prevenzione è sempre l’arma migliore.

Parlaci liberamente dei tuoi progetti futuri.

Sto scrivendo un’altra storia incentrata anche in questo caso su un omicidio,  ma ci sono diversi risvolti psicologici ed emotivi. Perché, tra le altre cose, trovo molto intrigante indagare l’animo umano. Il crimine, in effetti, mi dà l’occasione per tratteggiare dei personaggi, uomini e donne, colti nella loro unicità. Ognuno di noi è unico ed inimitabile e non c’è niente di più bello di un viaggio tra i nostri sentimenti, le emozioni, gli stati d’animo, e i modi differenti di reagire agli eventi. Ho in mente anche un’altra storia, che invece affondera’ le sue radici nella Sicilia degli anni ’50. Lì non racconterò un omicidio, ma ci sarà comunque un mistero da scoprire….

 

Maddalena Mantovani


Maddalena Mantovani, classe 1973, è laureata in giurisprudenza e lavora nella pubblica amministrazione. Ama in modo particolare viaggiare, leggere, scattare fotografie e collezionare segnalibri. Vive a Verona e scrive racconti fin da quando era adolescente. Prima la voce è il suo romanzo d’esordio.

 

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