Purezza




Recensione di Marina Toniolo


Autore: Garth Greenweel

Editore: Giulio Einaudi Editore

Traduzione: Matteo Colombo

Genere: Narrativa straniera

Pagine: 200

Anno di pubblicazione: 2022

Sinossi. La confessione di uno studente che ricorda il suo primo amore, la seduzione di uno sconosciuto che fa riaffiorare la violenza paterna, la storia d’amore con uno straniero che apre e lenisce vecchie ferite: le relazioni, l’amore omosessuale, il sesso – esplicito, brutale, vero, indagato in tutte le sue sfumature – sono la bussola per questa discesa nelle zone più oscure e più luminose del desiderio.

Recensione

Cercando informazioni su “Purezza” di Garth mi sono imbattuta nella catalogazione del libro come ‘narrativa rosa-erotica” e credo che sia fuorviante il giudizio espresso. Si parla anche di sesso, e molto, ma non solo.

Il protagonista, intellettuale e insegnante a Sofia, è un omosessuale e un sostenitore dei diritti LGTB. Attraverso vari episodi della sua vita nella capitale bulgara entriamo nella dimensione di essere sociale, professore in una scuola superiore, e nella sfera privata come uomo alla ricerca di appagamento fisico.

Nei primi capitoli sono entrata quasi in una spirale infernale: la parte dal titolo Gospodar è la perversione assoluta ed è un racconto duro di un incontro tra uomini che esplorano vari confini alla ricerca di un limite, se esiste. Il godimento è alle volte la ricerca del dolore da subire o da infliggere. E’ la ricerca spasmodica di un gay di trovare il proprio equilibrio.

Mano a mano che il romanzo procede la storia si è illuminata: Lui (non sapremo mai il nome e tutti gli altri protagonisti sono evidenziati solo con la lettera iniziale) si è innamorato, ha vissuto una storia con R., ragazzo portoghese che studia in Bulgaria.

E’ stato un amore puro che ha innalzato gli animi e i cuori dei protagonisti ed ha rivelato la parte migliore di ognuno. Ma, c’è sempre un ma. C’è “la paura di non poter mai essere certi di ciò che vogliamo, della sua pulizia in relazione a noi stessi”.  Per la differenza di età e per l’impossibilità di R. di trovare lavoro a Sofia la storia si esaurisce anche se numerose sono le visite che si fanno e il viaggio in Italia, per sfuggire agli occhi indagatori di un popolo che ancora non tollera la diversità, ne è un esempio.

Il protagonista qui è a un bivio: ritornare ad esplorare un mondo di perversione che lo soddisfa in parte garantendo soddisfacimento agli impulsi più primordiali o smettere di insegnare e di partire per ritagliarsi un posto del mondo dove possa vivere ed essere in piena libertà.

Mi ci è voluta molta fatica e molto lavoro interiore per riuscire ad apprezzare appieno “Purezza” e ne è valsa la pena. Ho esplorato intimamente l’animo di un uomo in perenne conflitto con se stesso. La violenza del dolore derivante dalla sua infanzia ne è l’esempio lampante. Ma laddove mi aspettavo un capitolo sul rapporto con il padre sono rimasta a bocca asciutta: la coercizione a ripetere descritto in poche righe darà la chiave di volta.

Purezza” è un inno alla compassione per il genere umano, se proprio vogliamo parlare di generi. È schietto, sincero, arguto. È un inno all’Amore e alla sua capacità di trasformare le persone nella versione migliore di loro stessi. È pieno di luce in certi momenti: la neve, l’estate, le fiaccole; così come è molto oscuro: i bar fumosi, le camere da letto con le tende tirate, i bagni delle stazioni, i parchi mete di incontri mercenari.

Purezza” è un inno alla felicità, alla sua ricerca e alla sua conquista.

La scrittura di Garth è rotonda, come una R ben arrotolata in bocca. Come una mela è gustosa ma anche asprigna.

Un libro che è una profonda e coinvolgente psicanalisi di noi stessi.

A cura di Marina Toniolo

https://ilprologomarina.blogspot.com/

Garth Greenwell 


Garth Greenwell (nato il 19 marzo 1978) è uno scrittore, poeta, critico letterario ed educatore americano. Ha pubblicato il romanzo Mitko (2011) e i romanzi What Belongs to You (2016) e Cleanness (2020). Ha anche pubblicato racconti su The Paris Review  e A Public Space e scrive critiche per The New Yorker  e The Atlantic . Nel 2013, Greenwell è tornato negli Stati Uniti dopo aver vissuto in Bulgaria per frequentare il Workshop degli scrittori dell’Università dell’Iowa come Arts FellowNel suo articolo “Of LGBT, Life and Literature“, il settimanale in lingua inglese Sofia Echo attribuisce alle pubblicazioni di Greenwell il merito di aver portato l’attenzione tanto necessaria all’esperienza LGBT in Bulgaria e ad altro pubblico di lingua inglese attraverso varie trasmissioni, interviste, post di blog, e recensioni.

 

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