Qualcosa da tenere per sé




Recensione di Manuela Baldi


Autore: Margherita Oggero

Editore: Mondadori

Genere: giallo

Pagine: 282

Anno di pubblicazione: 2007

Sinossi. Inverno 2006. Mentre Torino è in festa per le Olimpiadi invernali, la prof Camilla Baudino fa uno strano incontro: Liuba, 22 anni, che lavora in un sexy shop e vive in una comune. La ragazza le chiede aiuto per ritrovare il goffo e lento Quantunque, l’ultimo arrivato nella comune, un ragazzo di cui nessuno sa niente e che è scomparso nel nulla. La ricerca delle due donne s’intreccia presto con l’indagine della polizia sull’assassinio della prostituta Flora…

Recensione

Reso celebre dalla trasposizione televisiva, il libro narra ancora una volta delle vicende anche personali della professoressa Camilla Baudino.

Margherita Oggero, con prosa sempre scorrevole, racconta anche in questo libro di come la prof. Baudino si trovi coinvolta in un caso di omicidio. Meno ironico di altri episodi scritti prima e dopo, il libro e la vicenda scorrono su binari conosciuti. A far da sfondo, la vicenda sentimentale che riguarda la professoressa Baudino e il commissario Berardi fa da elemento continuativo nei libri, per quanto il tira e molla fra i due porti a pause più o meno lunghe nelle quali i due non si vedono e sentono, pur rimanendo l’uno nei pensieri dell’altra.

Margherita Oggero ci racconta di personaggi strampalati, tratteggia i loro caratteri, ce li fa amare. Ha un occhio di riguardo verso le vittime, non indugia in pietismi o spiegazioni sociologiche; l’empatia o l’antipatia con i personaggi è immediata. Spiccano in questo romanzo Liuba, una giovane ragazza tosta all’apparenza ma con una gran voglia di amore, Quantunque, ragazzo che trova in Liuba una guida e molto più di quanto abbia mai avuto dalla sua famiglia. I coprotagonisti, in questo romanzo,sono personaggi strampalati, come quelli che vivono in una sorta di comune, lo “Schirrù”: Vindice il padrone di casa, Nabil, il Gordo, l’Avvocato e Vanessa.

Le vicende personali della Prof. la portano a godere di un’imprevista vacanza dalla famiglia: durante le Olimpiadi le scuole vengono chiuse, marito e figlia vanno in montagna, la madre è a Sorrento, il suo matrimonio è in una sorta di stallo, dominano l’ipocrisia e una cortesia fatta di silenzi o di mezze verità, la voglia di risentire il “suo” commissario si fa sentire. Durante questa vacanza, Camilla verrà messa a conoscenza dal cognato di una situazione difficile che la porterà ancora di più a rimuginare sul suo matrimonio.

Tanti fili e tante trame da annodare, in questo romanzo; pianopiano, sempre con ironia e leggerezza, Margherita Oggero, riannoda tutti i fili delle vicende che si intrecciano e porta a compimento l’indagine. Rimangono in sospeso le vicende personali di Camilla, anche quelle delle quali è stata messa a conoscenza.

Non il migliore della serie, ma sicuramente una lettura estiva da consigliare.

Margherita Oggero


Margherita Oggero, insegnante e autrice per la radio, nel 2002 pubblica il primo romanzo, La collega tatuata, da cui Luciana Littizzetto ha tratto il film Se devo essere sincera. Ai suoi romanzi e alla figura della prof Camilla Baudino sono ispirati gli episodi della serie tv Provaci ancora prof.

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