Quando mangiavo…




Quando mangiavo ciliegie

sotto spirito con Hitler

di Manja Präkels

Voland 2023

Silvia Morante e Stephanie Kunzemann (Traduttore)

Romanzo autobiografico pag.256

Sinossi. Mimi e Oliver sono vicini di casa e compagni di pesca in una piccola città sul fiume Havel, nella Germania Est. Giocano a calcio insieme, prestano giuramento pionieristico insieme e durante le feste di famiglia si ubriacano in segreto con le ciliegie sotto spirito dei genitori. La caduta del muro di Berlino, quando sono ancora adolescenti, mette fine alla loro amicizia. Sotto il nome di combattimento di “Hitler”, Oliver diventa il leader di una banda di neonazisti a cui presto la situazione sfuggirà di mano… Romanzo doloroso e divertente, in parte autobiografico, ambientato in una tranquilla cittadina del Brandeburgo al momento della scomparsa della DDR. 


Recensione di Nunzia Esposito

Manja Praekels, più spesso ricordata per i suoi articoli giornalistici o per le collaborazioni musicali (più in patria che qui da noi) ci regala una storia semi-autobiografica, intrisa di Storia, ricordi, politica, rabbia ma anche una sottile vena di ironia (sebbene rara). 

L’autrice inizia raccontando la sua infanzia nella Germania dell’est, pochi anni prima che cadesse il muro di Berlino. Attraverso i suoi racconti conosciamo le attività scolastiche ed extrascolastiche che coinvolgevano Mimi, già dai tempi della scuola. Iniziative volte a rendere attiva la partecipazione degli alunni alla causa socialista. Un malcontento malcelato tra la gente privata della libertà di espressione è sempre presente. Eppure, al momento della caduta del muro di Berlino, quando sembrava che potesse esserci solo serenità e benessere, crolla l’ultima certezza di gran parte della popolazione e prende piede il neonazismo tra i più giovani. 

I ricordi precedenti alla caduta del muro sono quelli carichi di risate e malinconia, che vedono protagonisti la famiglia di Mimi -in primis sua nonna con la quale dividerà la mansarda- i vicini di casa, coi quali si festeggiava anche il compleanno. Quel senso di comunità-famiglia che percepiamo come lontano tra le righe del romanzo. E poi gli amici, protagonisti cardine dell’intera vicenda. 

La politica fa da co-protagonista, o forse, meglio antagonista. Come un demone serpeggia tra la popolazione e distrugge amicizie, crea nemici, fomenta violenza.

Quando mangiavo ciliegie sotto spirito con Hitler è decisamente una storia che incolla alle pagine. Personalmente posso dire che l’ho amato. Apre uno squarcio su un periodo storico che in molti a mio avviso abbiamo dato per scontato:

la caduta del muro come mera “liberazione” della Germania Est da un regime oppressivo, lo stesso regime che però “si prendeva cura” del cittadino e che, dal racconto della scrittrice, in molti rievocano con una punta di nostalgia.
La narrazione tuttavia non è mai pesante.

Gli occhi di Mimi vedono e il loro resoconto non annoia, anzi, l’attenzione del lettore resta alta e invoglia a dire “dai solo un’altra pagina”. Esilaranti alcune parti dell’infanzia di Mimi, sebbene contraddistinte dalla povertà.

Consiglierei questo romanzo a chi vuole capire davvero cosa si è vissuto in Germania in quegli anni, la voce di Mimi è fresca e la sua narrazione consente di immergersi in un mondo che non c’è (forse) più…

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Manja Präkels


figlia di un’insegnante. Fino al 1998 ha lavorato come reporter locale nel Brandeburger.  Ha studiato filosofia e sociologia alla Freie Universität di Berlino. Nel 2000 ha condotto interviste con giovani radicali di sinistra e di destra, da cui è emerso il documentario ZDF Le zecche di Zehdenick. Nel 2001 ha fondato la band Der Singende Tresen col ruolo di cantante. Nel 2004 è stato pubblicato il suo primo volume di poesie, Tresenlieder, e nel 2005 il primo CD di Singing Tresen. Attualmente vive a Berlino. Nel 2017 è stato pubblicato il suo romanzo autobiografico “Quando mangiavo ciliegie sotto spirito con Hitler” che descrive gli ultimi anni della RDT e gli sconvolgimenti sociali in una piccola città del Brandeburgo dopo la riunificazione. Nel 2018 riceve il Premio Anna Seghers e il Premio tedesco per la letteratura giovanile per questo romanzo. Nel dicembre 2018, il libro è stato il numero 17 nella lista dei bestseller “Belletristik Independent” nel German Book Trade Journal.