Quartetto




Recensione di Cristina Bruno


Autore: Manuel Vázquez Montalbán

Editore: Mondadori

Traduzione: Lyria Hado

Genere: giallo

Pagine: 88

Anno di pubblicazione: 2021

Sinossi. Carlota e il marito Luis, Modolell e la moglie Pepa sono due coppie di amici: giovani, colti e benestanti, sembrano godersi la vita incuranti di tutto ciò che non riguardi il loro immediato presente, fatto di viaggi, cene e piaceri. Ad accompagnarli è il signor Ventós, conosciuto durante una vacanza e da allora assiduo frequentatore del gruppo, nonché voce narrante del romanzo, una sorta di direttore d’orchestra di un quartetto che, si scopre ben presto, nasconde molti segreti. L’apparente amicizia che lega i cinque protagonisti cela infatti una realtà ben più complessa, e quando Carlota viene misteriosamente assassinata l’ispettore che segue il caso dovrà indagare nelle vite di ognuno di loro per capire cosa sia davvero accaduto alla donna.

Recensione


L’ispettore Dávila si reca a casa del signor Ventós per porgli alcune domande riguardo alla strana morte di Carlota, una sua conoscente. Ventós aveva conosciuto Carlota e il marito Luis assieme ad altri due loro amici; Modolell e la moglie Pepa, durante un viaggio a Luxor nel 1977.

I quattro formavano un quartetto solidale e affiatato a cui Ventós, di dieci anni più vecchio, si aggiunge in modo inizialmente discreto per poi diventare una colonna portante del gruppo.

L’ispettore è in cerca di un colpevole e i sospetti sono tutti nella rosa delle conoscenze strette di Carlota. Attraverso le parole e i racconti di Ventós scopriremo come evolvono le indagini sul presunto colpevole e qual è invece la drammatica verità.

Io non sono chi sembro essere. Così inizia il breve romanzo e con questa semplice frase riesce a dare il là a tutta la successiva narrazione. È il protagonista, Ventós, a evocare la vicenda. Tra presente e scorci di passato il lettore si costruisce l’immagine sempre più chiara di questo insolito quartetto a cui si è aggiunto il protagonista stesso, come una sorta di spettatore esterno che tuttavia influisce sempre più pesantemente nell’equilibrio instabile del gruppo.

Tutto trasuda citazioni e suggestioni letterarie e artistiche, a partire dalla scena del delitto che appartiene al mondo dei preraffaelliti, con Carlota rinvenuta annegata nello stagno in veste di Ofelia.

La verità viene a galla, per restare in tema, poco per volta, centellinata mentre il protagonista racconta come le vite e le relazioni dei diversi componenti del quartetto si intrecciassero fra loro e con la sua. Le psicologie dei personaggi sono complesse e niente tiene fede alle apparenze, come recita l’incipit.

Chi sono davvero Ventós, Carlota, luis, Pepa e Modolell?

Le loro voci si intersecano e si sovrappongono nella narrazione come in un’esecuzione musicale dove il narratore/protagonista ora li osserva e li guida dall’esterno come un abile direttore d’orchestra, ora partecipa alla musica d’insieme variando all’improvviso le parti di ciascuno.

L’autore, in poche pagine, riesce a costruire un meccanismo perfetto, senza cadere in inutili divagazioni o colpi di scena a ruota libera e lasciando il lettore con un senso di sazietà e di soddisfazione. Troppo spesso ci si trova di fronte a muri di pagine con miriadi di protagonisti e di situazioni che si intersecano in modo non sempre efficace e con finali ad effetto che vogliono stupire ma fanno solo sorgere il sospetto che siano un maldestro tentativo di ingannare il lettore in mancanza del nodo di raccordo con l’intera vicenda.

La brevità e la sintesi in molti casi invece sono ancelle di una narrazione chiara e pulita dove le idee si sviluppano senza fronzoli e raggiungono con precisione millimetrica l’effetto sperato.

Un bel giallo psicologico, ricco di spunti, da leggere in un pomeriggio di vacanza.

“E che dire dell’incrollabile lotta dei comunisti algerini?”

A cura di Cristina Bruno

http://fabulaeintreccio.blogspot.com/

Manuel Vázquez Montalbán


(Barcellona, 1939 – 2003) è stato uno scrittore, giornalista e intellettuale spagnolo. È autore di numerosi saggi e romanzi, tra cui la fortunata serie poliziesca con il detective Pepe Carvalho come protagonista. Per la sua traiettoria letteraria nel 1995 è stato insignito del prestigioso Premio Nacional de las Letras Españolas e nel 2000 del premio internazionale Grinzane Cavour “Una vita per la letteratura”.

 

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