Quei bravi ragazzi




 QUEI BRAVI RAGAZZI DEL CIRCEO

di Massimo Lugli, Antonio Del Greco

Newton Compton 2023

Giallo, pag.288

Sinossi. 1975. Roma e l’Italia intera sono sconvolte dalla notizia di un crimine talmente efferato da essere inconcepibile. In un piccolo comune della provincia di Latina, tre giovani di buona famiglia hanno rapito e torturato per un giorno e una notte due ragazze, uccidendone una e causando gravi ferite all’altra prima di essere arrestati. Chi sono questi tre aguzzini, e come sono potuti arrivare a commettere un atto così crudele? La verità ha le sue radici nella tormentata vita sociale degli anni Settanta, in cui il culto della violenza e l’ideologia neofascista allungano i loro tentacoli anche negli ambienti più insospettabili… Massimo Lugli e Antonio Del Greco ripercorrono i traumatici eventi del massacro del Circeo, raccontando i pregressi dei colpevoli, lo svolgersi dei fatti e le conseguenze di uno dei crimini più tristemente celebri della storia italiana.


Recensione di Mara Cioffi


Non ero ancora nata quando successe questo crimine e, nel corso degli anni, ne ho sempre sentito parlare in diversi programmi televisivi, ma mai in maniera approfondita, o comunque tale da capire fino in fondo cosa si nascondesse dietro un gesto così efferato.

Ho colto la palla al balzo quando ho avuto l’occasione di leggere questo libro, che non è un resoconto giornalistico della vicenda, bensì un racconto romanzato di come si svolsero i fatti e del contesto in cui il crimine avvenne.

Tutti conosciamo la storia per sommi capi: il 30 settembre 1975 Donatella Colasanti e Rosaria Lopez uscirono in auto con due ragazzi, Angelo Izzo e Gianni Guido, due studenti pariolini viziati e già noti alle forze dell’ordine, forse per una gita al mare o una serata al cinema. Certo non potevano sapere di essere cadute in una trappola.

Le due ragazze vengono denudate, torturate, violentate e drogate per un giorno e mezzo. Il giorno dopo furono caricate nel baule di una macchina, credute morte dai tre, che parcheggiarono l’auto e si diressero a cena. Ma non avevano tenuto conto dell’astuzia di Donatella che, viva e vegeta, cominciò a gridare aiuto e a battere colpi sul baule, attirando l’attenzione dei passanti che allertarono i carabinieri. La ragazza fu rinvenuta nuda, sporca di sangue, ferita, abbracciata alla sua amica, ormai deceduta da ore.

Questa la vicenda “reale”; nel libro, i due autori ricostruiscono la storia modificando i nomi dei protagonisti, facendolo diventare di fatto un romanzo come un altro, eppure tremendamente vivido e vicino a noi.

I punti di vista alternati funzionano molto bene per mantenere alta l’attenzione del lettore e per creare quella dipendenza che non gli permette di smettere di leggere.

L’attenzione per i particolari, la ricostruzione della situazione politica del tempo e la lotta tra neofascisti, PCI e DC si inseriscono bene nel quadro criminale, il tutto reso ancora più avvincente dalla presentazione delle varie tecniche investigative.

Il ritmo serrato e lo stile scorrevole fanno sì che diventi un libro da leggere tutto d’un fiato, facendo combaciare tutti i pezzi del puzzle affinché ogni personaggio trovi la sua “fine”.

Una storia vera che mette i brividi e che affascina allo stesso tempo, specchio di un pezzo del Paese e di una Roma che non esistono più.

Il mio voto: 4 su 5

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Massimo Lugli e Antonio del Greco


Massimo Lugli: si è occupato di cronaca nera come inviato speciale per «la Repubblica» per 40 anni. La Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, La legge di Lupo solitario, L’Istinto del Lupo (finalista al Premio Strega), Nelmondodimezzo. Il romanzo di Mafia capitale, la trilogia Stazione omicidi, Il giallo PasoliniL’ultimo guerriero e Il giallo del nano della stazione. Insieme ad Antonio Del Greco ha scritto Città a mano armata, Il Canaro della Magliana, Quelli cattivi, Il giallo di via Poma, Inferno CapitaleIl baby killer della Banda della Magliana e Quei bravi ragazzi del Circeo; insieme ad Andrea Frediani, Lo chiamavano Gladiatore.

Antonio Del Greco: è nato a Roma nel 1953 ed è entrato in polizia nel 1978. Dopo i primi incarichi alla questura di Milano, è stato dirigente della Omicidi. Attualmente è direttore operativo della Italpol. Insieme a Massimo Lugli ha scritto Città a mano armata, Il Canaro della Magliana, Quelli cattiviIl giallo di via Poma, Inferno CapitaleIl baby killer della Banda della Magliana e Quei bravi ragazzi del Circeo.